Nel precedente report datato 27 ottobre, avevamo evidenziato che l’indice SP500 aveva superato il livello di 6715, che rappresentava il massimo del precedente rimbalzo. Questo superamento indicava un probabile nuovo impulso al rialzo, con l’obiettivo potenziale di raggiungere il livello superiore di Fibonacci a 6920. Attualmente, l’indice si trova sulla parallela superiore del canale rialzista di lungo termine. Facevamo notare che la struttura del rialzo partito dai minimi di aprile 2025 è identificata come un leading diagonal. Questa configurazione, che è un’onda impulso al rialzo formata da tre movimenti invece dei classici cinque (A e B composte da 3 onde, e la C finale composta da 5 onde), ha una caratteristica specifica: se la tendenza dovesse invertirsi, la velocità di discesa sarà rapida e violenta.
Per gli analisti, la conferma che il top sull’indice SP500 sia stato raggiunto si otterrà solo con la rottura del pivot point a 6550. Sebbene la mancanza di momentum del movimento al rialzo suggerisca la tipica azione di topping che si osserva quando un Leading Diagonal si sta completando, al momento manca ancora il caratteristico violento reversal che segue il massimo di questa conformazione.
L’analisi evidenzia una situazione di incertezza e potenziale inversione di tendenza per l’S&P 500, notando il raggiungimento di un obiettivo rialzista e la successiva rottura di un pivot point di brevissimo termine. Un elemento chiave è l’attivazione dell’Hindenburg Omen il 30 ottobre, un segnale tecnico che storicamente precede forti correzioni di mercato, e l’importanza di un rapido e violento ribasso per confermare la fine del recente movimento rialzista.
La valutazione rileva inoltre valutazioni elevate per l’S&P 500 e un massiccio afflusso di capitali nei fondi passivi in contrasto con i deflussi dai fondi attivi. dall’attivazione di un segnale tecnico storicamente rilevante: il 30 ottobre 2025, l’Hindenburg Omen, progettato per avvertire di potenziali inversioni di tendenza al ribasso e spesso ha preceduto forti correzioni del mercato azionario.
E’ scattato, ma la sua valenza può non essere immediata, anzi spesso passano alcune settimane prima che dispieghi la sua forza ribassista Nonostante le statistiche passate suggerissero una prevalenza di correzioni al ribasso nelle settimane precedenti, l’indice SP500 ha sorpassato tutti I tradizionali periodi stagionalità negativa e ha continuato la sua corsa, arrivando a un rialzo totale del +42% dal minimo dei primi giorni di aprile.
Il ribasso post-FMOC di due giorni ha rotto il pivot point a 6845 e se l’indice SP500 dovesse rompere rompere al ribasso il livello strategico di 6803, minimo del 30 ottobre , ci sarebbe anche un segnale di ribasso di breve termine.
Mercati Azionari: analisi di medio termine – chart weekly
Nessuna novità a livello di analisi del chart settimanale: situazione molto tesa, ma livelli e indicatori tecnici, sono rimasti in una configurazione analoga alle settimane precedenti.
Mercati Azionari: Nasdaq 100 – il settore tecnologico
Anche il Nasdaq 100 ha mostrato un’azione tipica di topping (formazione di un massimo) che si verifica quando una conformazione Leading Diagonal si sta completando, ma nulla di nuovo e significativo, essendo stato spinto a nuovi massimi.
Mercati Azionari: l’indicatore composito CNN Fear & Greed risale dalla zona di iniziale eccesso di pessimismo

Il punto saliente è che la clientela retail ha dimostrato un forte interesse ad acquistare durante i ribassi. L’indicatore composito CNN Fear & Greed Index si è posizionato a 35 (rispetto a 33 della settimana precedente), allontanandosi leggermente dalla soglia del pessimismo estremo. Tutto questo contrasta però col fatto che durante il weekend La Fed Reserve ha immesso 29,4 miliardi di dollari nel sistema bancario statunitense tramite operazioni di pronti contro termine overnight.
La domanda per la Standing Repo Facility (SRF) della Fed è salita a +20,4 miliardi di dollari venerdì, il livello più alto da quando la linea di credito è diventata permanente nel 2021.
L’aumento dell’utilizzo nelle ultime settimane mostra una crescente tensione nei mercati dei prestiti a breve termine e una minore offerta di liquidità in tutto il sistema. Chi avrà ragione? Only time will show the wiser.



