La pubblicazione dei risultati del terzo trimestre 2025 di Tesla (TSLA) ha messo in luce una delle dicotomie più marcate nella storia recente della società di Elon Musk: volumi record e profitti in calo.
Nonostante la crescita delle consegne e delle installazioni nel business dell’energia, la forte compressione della redditività operativa ha innescato una vendita immediata del titolo in after-hours, con un calo superiore al 3% nella sessione del 22 ottobre 2025.
La notizia ha sorpreso molti investitori retail che continuano a “comprare sui ribassi” (buy the dip), mentre la smart money sta riducendo l’esposizione, come dimostra una grossa operazione short da 3 milioni di dollari in opzioni put su Tesla con scadenza ravvicinata.
Il mercato, insomma, sta cominciando a prezzare con maggiore severità il trade-off tra crescita e redditività.
La reazione del mercato: multipli elevati e tolleranza zero ai margini in calo
Tesla continua a essere valutata con multipli da società tech piuttosto che da produttore automobilistico: il P/E forward è intorno a 175x, mentre l’EV/EBITDA forward si attesta a oltre 110x, contro le 10–12 volte dei competitor tradizionali come Toyota o Ford.
In un contesto del genere, qualsiasi segnale di normalizzazione della redditività viene amplificato negativamente.
Il margine operativo (GAAP) è sceso al 5,8%, meno della metà rispetto al 10,8% di un anno fa.
Il mercato ha letto questo dato come la conferma che la fase di maturazione del business automotive sta comprimendo la redditività più rapidamente del previsto.
Inoltre, il management ha attribuito il calo a un forte aumento delle spese operative e di R&D, legate all’Intelligenza Artificiale e al programma Robotaxi, elementi che pur sostenendo la crescita futura accentuano nel breve termine la pressione sui margini.
Analisi finanziaria Q3 2025: la crescita diventa costosa
| Metrica | Q3 2025 | Consenso Wall Street | Variazione YoY | Reazione |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi Totali | $28.1 mld | $26.46 mld | +12% | Superamento leggero |
| EPS (non-GAAP) | $0.50 | $0.55 | -31% | Profit miss |
| Margine Lordo GAAP | 18.0% | — | -180 bps | Compressione significativa |
| Reddito Operativo GAAP | $1.62 mld | — | -40% | Segnale di stress |
| Margine Operativo GAAP | 5.8% | — | -500 bps | Fattore principale del sell-off |
La contrazione dei margini si riflette su ogni linea del conto economico.
Il margine lordo è sceso al 18%, compresso da minore assorbimento dei costi fissi, cambi di mix e impatto tariffario negativo, solo parzialmente compensato dal calo delle materie prime.
Il reddito operativo si è ridotto del 40% su base annua, mentre le entrate da crediti regolatori (storico “cuscinetto di profitto”) sono crollate del 43%, passando da $739 milioni a $417 milioni.
Un calo di oltre $322 milioni che ha inciso direttamente sul margine lordo.
Free Cash Flow positivo ma spese esplosive
Nonostante il calo dei profitti, Tesla ha chiuso il trimestre con Free Cash Flow di circa $4 miliardi, sostenuto da $6,2 miliardi di flusso operativo e liquidità totale in aumento a $41,6 miliardi.
Questa solidità di cassa consente a Musk di mantenere il ritmo di investimenti elevato, con CapEx previsto a $9 miliardi nel 2025 e ulteriore accelerazione nel 2026.
Le spese operative (OpEx) sono cresciute del 50% YoY, raggiungendo $3,43 miliardi: l’aumento è imputabile ai progetti AI, allo sviluppo dei chip proprietari di nuova generazione (AI5), ai costi legali e di ristrutturazione interna.
Il mercato ha letto questo come un segnale di pressione strutturale sui margini destinata a protrarsi finché le nuove linee di business — FSD (Full Self-Driving) e Robotaxi — non inizieranno a generare ricavi tangibili e ad alto margine.
Rischi esecutivi e regolatori sul fronte AI e guida autonoma
Il futuro di Tesla ruota attorno all’AI e alla guida autonoma, ma anche qui emergono rischi significativi.
La NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) ha avviato un’indagine su 3 milioni di veicoli dotati di FSD per possibili violazioni dei segnali stradali, e ogni approvazione commerciale del programma Robotaxi richiederà permessi giurisdizionali complessi.
Questo introduce un rischio di esecuzione e ritardo nella monetizzazione dei progetti più ambiziosi di Musk.
Finché tali linee non produrranno ricavi concreti, il mercato continuerà a concentrarsi sul deterioramento dei margini del business core automobilistico.
Tesla resta un titolo da alta tensione
Il sell-off after-hours del 22 ottobre non è stato innescato dal calo dei volumi o dei ricavi, ma da un messaggio chiaro: il mercato non è disposto a pagare multipli da tecnologia pura per una redditività da produttore tradizionale.
Con un margine operativo dimezzato, spese in crescita del 50% e un rischio regolatorio crescente sull’AI, Tesla affronta una fase delicata di transizione tra “costruttore automobilistico premium” e “società di tecnologia autonoma”.
La liquidità abbondante e la visione di lungo termine restano punti di forza, ma nel breve termine il mercato guarda ai numeri — e i numeri parlano di compressione dei margini, profit miss e rischio di execution.
Finché il Robotaxi resterà una promessa e non un flusso di cassa, il mercato continuerà a scontare il futuro con crescente scetticismo.
