Nel precedente report datato 6 ottobre, avevamo evidenziato che, dopo un nuovo massimo infra settimanale, era si è concretizzato un movimento opposto che potrebbe essere il segnale dell’esaurimento della leading diagonal al rialzo che dura da mesi. Venerdì 10 ottobre scorso, c’è stato infatti il più forte ribasso giornaliero dell’indice SP500 dai minimi di inizio aprile. Il ribasso di venerdì scorso è stato così forte da far sì che l’indice SP500, e il Nasdaq 100 abbiano registrato un key reversal week (termine tecnico che descrive una situazione in durante la settimana c’è stato massimo superiore alla settimana precedente, seguito da una chiusura settimanale sotto il minimo della settimana precedente).
L’indice Sp500 si è fermato proprio sul livello della prima area pivot a 6550, la cui rottura sarebbe un prima conferma di rovesciamento della tendenza verso il basso.
La seconda necessaria conferma sarebbe la rottura al ribasso dell’area pivot 6280-6212, dove si era fermata ad inizio agosto l’ultima piccola correzione degna di nota.
La settimana passata non ha dato ancora una conferma la key reversal week al ribasso della settimana precedente, perché il prezzo dell’indice SP500 si mantiene da una al di sotto del massimo a 6715 di mercoledì 15/10 e il pivot point a 6550.
Il superamento di 6715 darebbe invece l’indicazione di un probabile nuovo impulso al rialzo, con probabile obiettivo al livello superiore di Fibonacci a 6920, che già avevamo indicato in uno dei precedenti report.
Data la struttura del rialzo come leading diagonal, l’inversione al ribasso deve avere come caratteristica, quindi o riparte velocemente il ribasso la settimana entrante, oppure riprende forza l’ipotesi di correzione intermedia che porta a nuovi massimi.
Mercati Azionari: analisi di medio termine – chart weekly
Inoltre come avevamo segnalato nelle settimane scorse l’indicatore DMI settimanale mostra perdita di forza del trend al rialzo e suggerisce un possibile esaurimento nelle prossime settimane i nuovi massimi dell’indice SP500 delle settimane precedenti non hanno mai superato né la parallela superiore di un canale di medio termine, né la vecchia linea di tendenza al rialzo interrotta col ribasso di marzo-aprile 2025, entrambi segnali che la forza del rialzo si sta esaurendo.
Mercati Azionari: Nasdaq 100 – settore tecnologico

Dopo il key reversal week al ribasso dell’indice Nasdaq 100 della settimana precedente, che aveva fatto scendere l’indice Nasdaq 100 fino all’area pivot post tra 23908-24130, siamo ancora a contatto con un livello di resistenza rappresentato dalla vecchia linea di trend rialzista interrotta nel mese di marzo, il massimo del luglio 2024, febbraio 2025 e i massimi erano tutti su una stessa linea inclinata verso l’alto, che va formare un grosso triangolo rettangolo con la linea orizzontale dei minimi di luglio 2023, luglio 2024 e aprile 2025.
In un mondo ‘normale’, in pratica dovremmo essere di fronte alla tipica azione di topping che si osserva quando una conformazione Leading Diagonal si sta completando, ma anche per il Nasdaq 100 manca ancora il caratteristico violento reversal che seguì il top di un leading diagonal.
Il segnale di topping e il rovesciamento di tendenza devono passare per la rottura al ribasso dell’area pivot fondamentale a livello di 24250 che era stato anche il minimo dell’ultima piccola correzione della settimana terminata il 26 settembre.
Mercati Azionari: indicatore composito CNN Fear & Greed ancora in zona di iniziale eccesso di pessimismo
CNN Fear & Greed Index: L’indicatore composito è sceso fino a 27 rispetto alla chiusura di 29 della settimana precedente, mentre violento incremento del livello del VIX si è fermato.
E’ continuata la forte debolezza del Bitcoin, dopo il Key reversal week anche per il bitcoin, indicatore di sentiment per eccellenza e discrimine tra risk on/ risk off, mentre il suo tanto decantato aspetto di asset class come bene rifugio slegato dalle politiche delle Banche Centrali è scomparso, se mai c’è stato, surclassato dal fortissimo rialzo dell’oro
Le posizioni a margin debt, caratterizzate dagli enormi inflows giornalieri sugli ETF a leva e in misura minore dalla Put/Call ratio, continuano ad indicare che la speculazione rialzista è a livelli di forte euforia, gli investitori retail comprano come se non ci fosse un domani, mentre la smart money continua ad accumulare posizioni short.




