CoreWeave, Inc.: il difficile ma promettente percorso verso la redditività nel cloud AI

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

CoreWeave, Inc. è oggi uno dei nomi più discussi nel settore cloud AI, con un modello di business che si distingue per l’offerta di GPU bare-metal ottimizzate per carichi di lavoro di intelligenza artificiale su larga scala. A differenza dei tradizionali hyperscaler (AWS, Azure, Google Cloud), CoreWeave punta su un’architettura specializzata, che elimina i costi di virtualizzazione e garantisce maggiore efficienza per l’addestramento dei modelli AI.

Grazie a questa impostazione e a una relazione privilegiata con Nvidia, il gruppo si è imposto come leader emergente tra i cosiddetti “neocloud”, diventando un partner strategico per laboratori di ricerca e grandi aziende tecnologiche.


Un ordine miliardario da Nvidia che cambia le prospettive

Le azioni CoreWeave hanno registrato un balzo dell’8% dopo l’annuncio di un ordine da 6,3 miliardi di dollari da parte di Nvidia. L’accordo prevede che Nvidia acquisti la capacità cloud invenduta di CoreWeave fino al 2032, garantendo di fatto un’assicurazione contro i rischi di sovracapacità.

CoreWeave ha chiuso il Q2 2025 con 1,21 miliardi di dollari di ricavi, in crescita del 207% su base annua, confermando la traiettoria di iper-crescita che l’ha portata da 229 milioni di dollari nel 2023 a 1,9 miliardi nel 2024. Le previsioni interne parlano di 8 miliardi di ricavi nel 2025, numeri che pochi player nel settore tecnologico possono vantare.


Il paradosso della redditività: ricavi in crescita, perdite ancora maggiori

Nonostante i margini lordi siano elevatissimi (circa 85%), CoreWeave continua a registrare perdite nette crescenti: -594 milioni di dollari nel 2023, -863 milioni nel 2024 e un dato ttm di oltre -1,1 miliardi.

Il motivo non è un modello fallimentare, ma la scelta di puntare tutto sulla crescita e sugli investimenti. L’azienda ha raccolto 12,7 miliardi di dollari tra equity e debito, incluso un maxi-finanziamento da 7,5 miliardi nel 2024. Questa aggressiva leva finanziaria (rapporto debito/patrimonio netto a 5,48 e quick ratio 0,4) riflette la volontà di conquistare quote di mercato prima dei concorrenti, ma espone l’azienda a seri rischi di liquidità.


Alleanze strategiche con Microsoft, OpenAI e Nvidia

Il modello CoreWeave si fonda su contratti pluriennali con clienti e partner di altissimo profilo. Microsoft ha rappresentato oltre il 60% dei ricavi nel 2024, ma il gruppo ha diversificato siglando un accordo da 11,9 miliardi con OpenAI, che include anche una partecipazione azionaria di 350 milioni. Un ulteriore contratto da 4 miliardi ha rafforzato la partnership.

L’alleanza con Nvidia resta centrale: oltre al supporto diretto come azionista, l’accordo per l’acquisto della capacità invenduta fino al 2032 fornisce stabilità e garantisce il ritorno sugli enormi investimenti in GPU.

In totale, CoreWeave dispone di un portafoglio ordini da 30,1 miliardi di dollari, che rappresenta una base di fatturato stabile e prevedibile, riducendo parte del rischio connesso al debito elevato.


I rischi da monitorare

Il percorso verso la redditività di CoreWeave resta complesso e presenta tre grandi criticità:

  • Elevata leva finanziaria: il peso del debito e la bassa liquidità rendono vulnerabile il bilancio in caso di shock economici.
  • Concentrazione dei clienti: Microsoft e OpenAI sono cruciali, e la perdita di uno solo di questi contratti potrebbe avere conseguenze devastanti.
  • Competizione degli hyperscaler: se colossi come Microsoft e Google riuscissero a superare la carenza di GPU o sviluppassero chip proprietari, il vantaggio competitivo di CoreWeave potrebbe ridursi drasticamente.

Conviene comprare azioni CoreWeave ora?

Agli attuali prezzi, le azioni CoreWeave trattano a 11x EV/Ebitda forward e 6x EV/Ebitda 2027, anno in cui il mercato si aspetta la svolta verso la redditività. L’EV/Sales conferma che la leva operativa è già prezzata in ottica di lungo termine.

CoreWeave rappresenta una scommessa high risk / high reward: da un lato un modello scalabile, margini lordi elevati e partnership strategiche uniche, dall’altro debito elevato, perdite consistenti e forte dipendenza da pochi clienti.

Per investitori conservativi il titolo appare troppo rischioso, ma per chi cerca esposizione diretta al boom dell’infrastruttura AI CoreWeave potrebbe essere una scommessa interessante, a patto di accettarne la volatilità e l’incertezza temporale sul ritorno in utile.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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