Il titolo Baidu ha registrato un rialzo impressionante, con un +16% a Hong Kong e un +8% negli Stati Uniti, spinto dall’entusiasmo per il suo business AI. A favorire il movimento è stato l’upgrade di Arete Research Services, che ha alzato il rating da “sell” a “buy”, sottolineando come le prospettive legate ai chip di intelligenza artificiale e al cloud possano compensare il calo dei ricavi pubblicitari.
Le azioni del colosso cinese dei motori di ricerca hanno già guadagnato quasi il 59% dall’inizio del 2025, segno che il mercato sta premiando la sua capacità di reinventarsi in un contesto in cui l’AI è sempre più strategica.
L’impatto della partnership con Hynix e le nuove emissioni obbligazionarie
Come evidenziato anche nel nostro articolo del 12 settembre, i progressi di SK Hynix nelle memorie HBM4 rappresentano un vantaggio competitivo per i big cinesi dell’AI, tra cui Baidu e Alibaba, che hanno acquistato ingenti quantità di chip per addestrare i propri modelli.
Parallelamente, Baidu ha annunciato una nuova emissione obbligazionaria offshore da 4,4 miliardi di yuan, che segue quella da 2 miliardi di marzo, con l’obiettivo di finanziare progetti di intelligenza artificiale. Inoltre, l’accordo con China Merchants Group, conglomerato statale attivo in logistica, finanza e real estate, conferma la volontà del gruppo di stringere partnership strategiche per rafforzare la sua posizione nell’AI.
Ernie Bot: il cuore della strategia AI di Baidu
Il progetto più ambizioso di Baidu resta Ernie Bot, il modello di intelligenza artificiale generativa sviluppato per competere con ChatGPT e le altre soluzioni internazionali.
- L’azienda sta monetizzando il prodotto con abbonamenti per privati e aziende.
- Ernie Bot è già stato integrato nel motore di ricerca Baidu, trasformandolo in una piattaforma sempre più “conversazionale”.
- Durante la conferenza sviluppatori, Baidu ha presentato Ernie X 1.1, dichiarando performance superiori al modello di ragionamento della rivale cinese DeepSeek.
Questo posiziona Baidu come leader nella corsa ai modelli linguistici avanzati, con ricadute su diversi verticali di business.
Cloud, chip proprietari e indipendenza tecnologica
Un altro pilastro della strategia è l’espansione del cloud computing, essenziale per supportare le applicazioni AI. Parallelamente, Baidu sta sviluppando chip proprietari per ridurre la dipendenza da fornitori esteri, scelta cruciale in un contesto di restrizioni commerciali e tensioni geopolitiche.
Questa transizione non solo riduce i rischi legati all’approvvigionamento, ma consente anche un maggiore controllo sui costi e sulle prestazioni delle soluzioni AI.
Mobilità autonoma: il progetto Apollo e i robotaxi
Oltre all’AI generativa, Baidu resta pioniere nella guida autonoma con il progetto Apollo. I suoi robotaxi sono già operativi in diverse città cinesi, offrendo un servizio reale e concreto ai cittadini. Questo segmento rappresenta un importante banco di prova per l’applicazione dell’AI in mobilità e un potenziale motore di ricavi futuri.
Baidu come pilastro dell’AI cinese
Il forte rally in Borsa riflette la fiducia degli investitori nel percorso di Baidu, che non si limita più al business pubblicitario tradizionale ma punta a essere un attore centrale nella rivoluzione AI.
Con Ernie Bot, lo sviluppo di chip interni, la crescita del cloud e i progetti di mobilità autonoma, Baidu si sta affermando come leader tecnologico globale. Le sfide restano — dalla concorrenza interna alla regolamentazione — ma la direzione intrapresa appare chiara: l’intelligenza artificiale è il cuore del futuro di Baidu.
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