🔎 Cos’è il GDPNow e perché il suo tracollo fa tremare i mercati
Venerdì 28 marzo, i mercati azionari statunitensi hanno subito un duro colpo dopo la pubblicazione dell’ultima stima del GDPNow della Federal Reserve di Atlanta: il modello ora prevede una contrazione del PIL del -2,8% per il primo trimestre del 2025. Una virata clamorosa rispetto alla previsione del +3,6% registrata solo due mesi fa, il 2 febbraio. Una svolta che ha immediatamente risvegliato i timori di una recessione imminente.
Ma cos’è esattamente il GDPNow?
➡️ Il GDPNow è un modello di previsione (“nowcast”) sviluppato dalla Fed di Atlanta per stimare in tempo reale la crescita del PIL reale degli Stati Uniti, prima che venga pubblicata la stima ufficiale del Bureau of Economic Analysis (BEA).
➡️ Utilizza un approccio quantitativo rigoroso, basato su 13 sotto-componenti del PIL, tra cui consumi, investimenti, esportazioni e scorte. Non prevede interventi soggettivi: le previsioni si basano esclusivamente su algoritmi matematici e dati macroeconomici aggiornati.
➡️ Il modello è considerato tra i più affidabili per stimare con anticipo la direzione dell’economia americana.
🧠 La metodologia dietro il modello
Il GDPNow combina due approcci:
- 🧮 Bridge equations che collegano le componenti del PIL con i dati mensili disponibili
- 📊 Modello fattoriale ispirato agli studi di Giannone, Reichlin e Small (2008)
Le previsioni sono aggiornate ogni volta che vengono rilasciati nuovi dati. Le componenti più difficili da stimare? Esportazioni nette e variazione delle scorte private: proprio quelle che, in questa fase, stanno trascinando le stime verso il basso.
💥 La previsione di -2,8% è un colpo durissimo
📉 Il calo di venerdì è stato brutale:
- Il 26 marzo la previsione era già scesa a -1,8%
- Due giorni dopo, il 28 marzo, è crollata a -2,8%
📌 A fare da detonatore è stata la pubblicazione degli ultimi dati sul commercio estero e sull’indice manifatturiero ISM:
- Le esportazioni nette hanno tagliato quasi 5 punti al PIL nel modello base
- Il contributo delle scorte private è peggiorato sensibilmente
Il tutto in un contesto già indebolito dalla politica di dazi del 25% di Trump su auto e componentistica, che ha generato incertezza nei consumi e negli investimenti.
🧨 Un’inversione clamorosa: da +3,9% a -2,8% in otto settimane
Il dato che ha più colpito analisti e investitori è la velocità della virata:
📅 Il 2 febbraio, il GDPNow indicava una crescita del +3,9% per il Q1 2025 📉 Ora indica una contrazione del -2,8%.

Una variazione di oltre 6,5 punti percentuali in meno di due mesi, che ha pochi precedenti nella storia recente delle previsioni macroeconomiche.
📉 Un mercato già fragile riceve il colpo di grazia
L’equity statunitense era già in difficoltà per le incertezze geopolitiche e le politiche economiche aggressive della nuova amministrazione. Con il -2,8% del GDPNow:
- Le probabilità di una recessione tecnica nel 2025 aumentano drasticamente
- Gli analisti si attendono revisioni al ribasso sugli utili aziendali
- Gli investitori si rifugiano in asset difensivi: oro, treasury, liquidità
📉 La lettura del PIL ufficiale per il primo trimestre arriverà il 30 aprile. Ma se la stima del GDPNow fosse confermata, sarebbe la prima contrazione trimestrale dell’economia USA dal Q1 2022.
📅 Prossima tappa: 1 aprile, nuovo aggiornamento del modello
Il GDPNow verrà aggiornato martedì 1 aprile: sarà il dato più atteso della settimana. Gli investitori valuteranno se il crollo attuale è un’anomalia temporanea o l’inizio di un trend recessivo.
Nel frattempo, il mercato resta sospeso, con gli occhi puntati su un indicatore che – ancora una volta – sembra aver anticipato il cambio di marcia dell’economia USA.