🌐 Il piano repubblicano: tra tagli fiscali e debito record
I repubblicani della Camera hanno presentato un piano di bilancio che include 4,5 trilioni di dollari di tagli fiscali e un aumento di 4 trilioni di dollari nel limite del debito per mantenere in piedi le finanze statunitensi.
🔹 Il piano prevede tagli alla spesa per almeno 1,5 trilioni di dollari, con un obiettivo finale di 2 trilioni in 10 anni. 🔹 La commissione bilancio della Camera voterà giovedì, e il presidente Mike Johnson è fiducioso sulla vittoria. 🔹 Tuttavia, aumenta la fronda interna al GOP, mentre la vera opposizione non arriva dai Democratici, ma dai Repubblicani del Senato, capeggiati da Mitch McConnell.
La proposta ha anche evitato un shutdown del governo, mantenendo i finanziamenti fino al 30 settembre, ma aumentando la spesa per la difesa e tagliando i fondi per i programmi non militari.
🔄 Trump e Johnson puntano su una strategia aggressiva
La Camera ha votato 216-214 per adottare la norma che regola il dibattito sulla risoluzione del bilancio. Ma la sua approvazione definitiva rimane incerta:
🔹 Se tutti i democratici votano “no”, i repubblicani possono perdere solo un voto per far passare la misura. 🔹 Al Senato servono 60 voti per superare l’ostruzionismo, e con Rand Paul contrario, serviranno almeno otto voti democratici.
Tuttavia, i Democratici del Senato sono riluttanti a bloccare il piano, per paura che un shutdown favorisca Trump, dando a Elon Musk (che gestisce ora il Dipartimento del Lavoro) più margine per forzare prepensionamenti nel settore pubblico.
🏛️ I Democratici faticano a opporsi al Trump 2.0
Nonostante le proteste sulla proposta repubblicana, i leader Dem sono divisi:
🔹 Chuck Schumer ed Elizabeth Warren sembrano incerti sul bloccare il provvedimento se passa alla Camera. 🔹 L’ala più progressista dei Democratici vorrebbe usare questa occasione per rinegoziare un accordo bipartisan e ridurre i tagli ai programmi sociali. 🔹 Tuttavia, sembra che stiano pensando più a proteggere le loro clientele elettorali piuttosto che a contrastare realmente Trump.
🌐 Mitch McConnell: il leader della fronda repubblicana contro Trump
💡 Mitch McConnell è il vero ostacolo per Trump. Ex leader del Senato, è il repubblicano più potente e il principale oppositore della linea dura del MAGA.
McConnell si è già opposto a:
🔹 La nomina di Robert Kennedy Jr. a ministro della Salute. 🔹 La scelta di Pete Hegseth come capo del Pentagono. 🔹 La nomina di Tulsi Gabbard a direttrice dell’Intelligence.
A 82 anni, probabilmente all’ultimo mandato, McConnell vuole lasciare la politica da protagonista, sfidando apertamente il movimento MAGA.
Ha dichiarato: “Il potere del Senato di ‘advice and consent’ sulle nomine non è un’opzione. Dobbiamo opporci a candidati incompetenti”.
🚫 McConnell vs Trump: uno scontro totale
💥 McConnell e Trump si odiano apertamente.
🔹 Trump ha più volte insultato McConnell e sua moglie. 🔹 Dopo l’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio, i due non si parlano più. 🔹 McConnell ha votato contro la candidata di Trump Lori Chavez-DeRemer come capo del Dipartimento del Lavoro. 🔹 Ha pubblicato uno studio secondo cui i dazi di Trump costeranno ai cittadini del Kentucky fino a 1.200 dollari all’anno.
🔍 La battaglia vera: chi controllerà il Senato?
La lotta non è tra Repubblicani e Democratici, ma tra Trump e McConnell.
🔹 Trump ha bisogno del Senato per governare, ma McConnell controlla ancora una parte del GOP. 🔹 Se McConnell blocca il tetto del debito, Trump rischia di far crollare i mercati e perdere consenso. 🔹 Un shutdown adesso sarebbe un disastro per Trump, dando ai Dem un’arma per le prossime elezioni.
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