Nella nostra precedente analisi del 10 febbraio, avevamo evidenziato che l’indice Sp500 aveva rotto uno dopo l’altro tutti i pivot point e giovedì 27/02 aveva chiuso 5861, con un movimento al ribasso composto da 5 onde. Un simile movimento lasciava aperte solo 2 alternative:
- E’ probabilmente iniziata un’onda impulso ribassista di cui abbiamo visto l’onda 1 e il rimbalzo di venerdì 28/02 è parte dell’onda che si potrebbe spingere verso la vecchia area pivot tra 6003-6040, per poi iniziare una terza onda ribassista che andrebbe a rompere il 5800, minimo di gennaio. Complessivamente queste 5 onde al ribasso avrebbero un obiettivo attorno a 5600. Da lì la probabilità maggiore sarebbe un’onda 2 di correzione, per poi iniziare un nuovo ribasso con obiettivo 5100, minimo del 5 agosto 2024
- Esiste una possibilità residua che il movimento a 5 onde da 6140 a 5861 sia stata l’onda C di un’onda B espansa, finita il 19/02 con movimento triangolare. In questo caso, per averne la conferma sarà necessario che il nuovo movimento al rialzo assuma la configurazione a 5 onde e riesca a superare la vecchia area pivot tra 6003-6040 e poi fare un piccolo ritracciamento e ripartire al rialzo rompendo i massimi a 6149. In questo caso l’obiettivo sarebbe tra 6300-6500 e sarebbe l’onda finale di tutto il movimento al rialzo iniziato nell’ottobre 2022.
Si è concretizzata l’opzione 1, perché negli ultimi 5 giorni sono stati rotti sia l’area pivot 5800, che teneva da 4 mesi, sia varie linee di tendenza sull’indicatore settimanale RSI, Inoltre sul chart giornaliero c’è statala rottura la ribasso di uno come “Slope” che ha segnalato la fine del rialzo.
L’onda impulso ribassista che ne è seguita dovrebbe avere un primo obiettivo attorno a 5620 dell’indice Sp500. Il rimbalzino di venerdì pomeriggio per ora sembra solo un piccolo short covering di take profit e aspettiamo di vedere un eccesso di ribasso più consistente per ipotizzare che sia stato il minimo, anche se non siamo lontani e il sentiment è già molto pessimista.
Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly
I segni di scricchiolio già presenti da settimane sul chart weekly, si sono trasformati in chiari segnali di ribasso di medio termine, con poche residue possibilità che il segnale venga annullato, perché assisteremo ad un pesante smobilizzo di tuti gli ETF a leva che avevano contribuito al rialzo.
Il movimento al ribasso dell’ultima settimana ha rotto chiaramente l’area pivot attorno a 5800-5860 dell’indice SP500. L’oversold di brevissimo termine ha generato un piccolo rimbalzo che al momento non sembra poter essere derivato dalla vera formazione di bottom.
Chiusura della settimana in forte ribasso ribasso per l’indice Nasdaq, che porta alla rottura dell’importante pivot point a tra 20500-20630, al di sotto del quale il trend al ribasso ha ricevuto un’ulteriore accelerazione. L’ipervenduto non sembra ancora sufficiente per chiamare un minimo di fase da cui possa seguire un rimbalzo consistente
Mercati Azionari: il sentiment rimane in una fase di marcato pessimismo, ma non siamo ancora a livelli estremi che in passato hanno decretato la fine del ribasso

Chiusura settimanale invariata da 35 a 20 dell’indice di sentiment composito CNN Fear & Greed, che, dopo aver toccato anche il livello di 16, ma i minimi di un ciclo ribassista possono arrivare anche a 12-13, quindi non si può ancora parlare di eccesso di pessimismo insostenibile.
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