Warren Buffett è considerato il più grande investitore di tutti i tempi, un punto di riferimento per investitori di tutto il mondo. Ma anche il “Oracolo di Omaha” ha dovuto imparare da qualcuno, e quel qualcuno è stato Benjamin Graham, il padre del value investing. Graham ha lasciato un’eredità di saggezza finanziaria, e tra i suoi insegnamenti ci sono tre principi fondamentali che oggi risultano particolarmente attuali per chi investe nei mercati.
1. “L’investitore intelligente è un realista che vende agli ottimisti e compra dai pessimisti.”
Graham ha sempre riconosciuto che il mercato azionario è altamente emotivo e volatile nel breve termine, con oscillazioni che vanno dall’estremo pessimismo all’estremo ottimismo. Tuttavia, nel lungo periodo, i prezzi delle azioni tendono a riflettere il loro valore intrinseco. Ecco perché il miglior momento per acquistare è quando gli investitori sono pessimisti, mentre il miglior momento per vendere è quando regna un entusiasmo eccessivo.
Comprare quando il mercato è in crisi offre due vantaggi chiave:
- Maggiore rendimento a lungo termine perché si acquistano asset sottovalutati.
- Minore rischio grazie a un prezzo d’ingresso più basso e a una maggiore “margine di sicurezza”.
🔹 Come applicare questa regola oggi?
Oggi vediamo un forte ottimismo sugli indici azionari statunitensi, mentre la Cina è vista con scetticismo dagli investitori globali. Seguendo la logica di Graham, potrebbe essere un’ottima opportunità ridurre l’esposizione agli asset statunitensi e aumentare la posizione su quelli cinesi, sfruttando il pessimismo diffuso nei confronti di quest’ultimo mercato.
2. “Il problema principale dell’investitore – e anche il suo peggior nemico – è se stesso. Alla fine, il comportamento dei tuoi investimenti è molto meno importante di come ti comporti tu.”
Secondo Graham, il più grande rischio per un investitore non è l’inflazione o un’economia debole, ma le proprie emozioni. Le scelte impulsive e irrazionali portano spesso a decisioni sbagliate, prese nei momenti peggiori.
Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che i bias cognitivi influenzano negativamente il nostro modo di investire:
- FOMO (Fear of Missing Out): l’ansia di perdere un’opportunità ci spinge a comprare asset già in forte crescita, spesso a prezzi esagerati.
- Framing Bias: ci facciamo influenzare dalle narrazioni di mercato anziché analizzare i dati concreti.
- Loss Aversion: siamo inclini a mantenere un titolo in perdita troppo a lungo per evitare di “ufficializzare” la perdita.
🔹 Come applicare questa regola oggi?
- Identifica i tuoi bias comportamentali e studia come hanno influenzato le tue decisioni passate.
- Crea una checklist comportamentale per verificare ogni decisione prima di agire.
- Documenta i tuoi investimenti e rivedili regolarmente per imparare dai tuoi errori.
Essere disciplinati e avere un approccio razionale è più importante che cercare di prevedere i mercati.
3. “Non importa quanto sei prudente: il rischio di sbagliare non può mai essere eliminato.”
Investire significa assumersi dei rischi, e anche i migliori investitori sbagliano circa il 50% delle volte. Tuttavia, ciò che distingue gli investitori di successo è la loro capacità di:
- Accettare che i mercati sono imprevedibili e fuori dal proprio controllo.
- Sviluppare un vantaggio competitivo nel tempo attraverso l’analisi e la gestione del rischio.
- Far sì che i guadagni siano sempre superiori alle perdite.
Se si vince il 50% delle volte ma i guadagni superano il doppio delle perdite, si avrà un portafoglio redditizio nel lungo termine.
🔹 Come applicare questa regola oggi?
- Concentrati su un processo di investimento solido e non sui singoli risultati.
- Costruisci un portafoglio ben diversificato e bilanciato per limitare le perdite in caso di errore.
- Adotta strategie di gestione del rischio come lo stop-loss dinamico o il position sizing, per evitare di compromettere il portafoglio su un singolo investimento sbagliato.
Chi riesce ad apprendere dagli errori e a non ripeterli avrà un vantaggio competitivo rispetto al mercato.
Conclusione
Gli insegnamenti di Benjamin Graham restano attuali e applicabili in qualsiasi contesto di mercato. Essere razionali, disciplinati e focalizzati su un processo solido è la chiave per ottenere risultati nel lungo periodo. Investire non è una questione di fortuna, ma di preparazione e gestione del rischio.
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