Mercati Azionari: SP500, la tenuta pivot point di medio termine a 5830-5860 è l’elemento qualificante del mercato azionario

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Nella nostra precedente analisi del 20 dicembre, avevamo evidenziato che il carico speculativo al rialzo era talmente forte che l’indice SP500 ha rotto al ribasso al primo tentativo il pivot point superiore a 6030, su notizie tutto sommato attese di una pausa dell FED nel processo di ribasso dei tassi. In un solo giorno è stato raggiunto il pivot point a 5830-5860 dell’indice SP500, anche se, per ora, il mercato ha mantenuto quel supporto. La settimana scorsa era stato di fatto raggiunto uno degli obiettivi di medio termine a 6100 e c’era stato il warning della rottura del rising wedge. La struttura del trend rialzista si è fortemente indebolita, ma, vista la forza del trend rialzista di medio termine, occorre aspettare una struttura ribassista 1-2, per poter ipotizzare un mercato orso e posizionare eventualmente gli short sul rimbalzo dell’onda 2. Sempre più evidente il deterioramento degli indicatori tecnici sul chart settimanale, che assumono sempre di più la configurazione di un esaurimento del trend al rialzo, anche se manca ancora il colpo di spada nel cuore del mercato toro.

Il pivot point a 5850 ha tenuto e ne è scaturito un discreto rimbalzo, potenzialmente l’Onda B, che è arrivata a recuperare il 76% del precedente ribasso.

È bastata però una giornata negativa in chiusura di settimana, per riportare nuovamente portato l’indice SP500 sotto 6000. L’indice Sp500 si è stampato la vecchia trendline rialzista, sia sul chart, sia sull’indicatore RSI, denotando la poca forza del movimento. Movimenti erratici in una settimana caratterizzata da volumi molto bassi e intervallata dalle festività.

Non ci resta che ripetere che finché l’indice Sp500 rompe al ribasso il pivot point a 5850, il trend è ancora al rialzo, anche sembra tenuto su solo da alcune Big Caps come Apple.

Anche se il pattern complessivo si è ulteriormente deteriorato, non si può ancora escludere l’ultimo rally fino 6300. A supporto di quest’ultima ipotesi c’è un forte oversold su alcuni indicatori di sentiment.

Vedremo il mercato vero solo a partire dal 6 gennaio.

Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly

Malgrado il ribasso continuano a tenere i punti fondamentali del chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane.

Sul chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane è evidente la convergenza di linee orizzontali e di linee di trend, che rimangono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine.

In mancanza della rottura di queste linee, finché tengono queste linee e non viene violato il pivot point a 5830-5860, l’indice SP500 ha ancora la forza puntare all’obiettivo successivo posto attorno a 6300.

In un’ottica di più lungo termine rimaniamo nella fase finale del bull market e il risk/reward di posizioni Long rimane molto sbilanciato dalla parte del rischio.

Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine

Nell’ultima settimana, dopo un veloce rimbalzo che ha ritracciato il 76% del precedente ribasso, c’è stata nuovamente una violenta discesa fino a 5950, che potrebbe essere la Onda 1 dell’Onda C.

Per mantenere il trend al rialzo, è fondamentale mantenere il supporto a 5850, al di sotto del quale si aprirebbe uno scenario di ribasso di medio termine.

Veloce rimbalzo anche dell’indice Nasdaq, che rimane comunque in una configurazione debole, chiusa in un potenziale rising wedge, ben visibile anche sul chart settimanale. Rimane il baluardo difensivo del livello di 50-51 dello stesso RSI, al di sopra del quale il trend dell’indice Nasdaq 100 rimane al rialzo.

Mercati Azionari: sentiment ancora in eccesso di pessimismo, ma non più su livelli estremi livelli estremi

Indice di sentiment composito CNN Fear & Greed
Indice di sentiment composito CNN Fear & Greed

Chiusura settimanale in rialzo di 8 punti dell’indice di sentiment composito CNN Fear & Greed, che si riporta in posizione di eccesso di pessimismo soprattutto per l’ulteriore debolezza mostrata dagli indicatori di breadth (new highs/new lows ratio a 52 settimane e McClellan volume summation index.

McClellan volume summation index
McClellan volume summation index

Ritorna invece in forte livello di eccesso di euforia la Put/call ratio, malgrado la pulizia della giornata di venerdì, sintomo che la speculazione è ancora fortemente posizionata al rialzo.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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