Mercati Azionari: SP500, consolidato il superamento di 6000, ma i mercati evidenziano 2 rising wedge in formazione

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Nella nostra precedente analisi del 18 novembre, avevamo evidenziato che l’indice SP500 aveva fatto segnare un nuovo massimo marginale a 6035 ,ma l’indice Nasdaq 100 aveva faticato a salire boccato da una serie di resistenze che lo ostacolano. Il sentiment era tornato in una fase di eccesso di euforia e la Put/call ratio è a livelli esasperati. Proprio quest’ultimo indicatore sarebbe coerente con una possibile correzione di qualche giorno, prima di riprendere il trend di medio termine, che rimane al rialzo finché tengono il pivot point a 5670-5690 e le line di tendenza sul chart dell’indicatore di forza RSI a 21 settimane. Nel breve termine invece, è importante del livello pivot di 5835-5860, che pur avendo valenza di breve termine, ha acquisito maggiore importanza.

E’ continuata la salita, come un trend molto poco voltatile, come se fosse disegnato a tavolino, orami il livello di 6000 è superato con buon scarto e si punta direttamente all’obiettivo di medio termine di 6300, raggiungibile tra fine dicembre e i primi di gennaio.

Il Nasdaq ha ripreso a salire, ma ha una configurazione tecnica più debole, con un potenziale rising wedge in costruzione.

Lo stesso rising wedge, anche se meno evidente, è presente anche sull’indice Sp500, che nella sua ultima fase di rialzo non è mai riuscito a portarsi sopra la vecchia linea di tendenza rialzista interrotta a metà novembre.

E’ evidente una forte leva speculativa sulle small caps, che son rimaste indietro, ma che continuano a sotto performare l’indice SP500. La put call ratio/ratio, che è in forte eccesso di euforia, anticipa la possibilità di una correzione prima delle scadenze tecniche del 20 dicembre, perché è inevitabile un po’ di pulizia della forte leva rialzista sulle opzioni.

Adesso il pivot point a 5835-5860 è di vitale importanza per mantenere il trend al rialzo.

Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly

Continuano a rimanere invariati i punti fondamentali del chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane. Sul chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane è evidente la convergenza di linee orizzontali e di linee di trend, che rimangono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine.

In mancanza della rottura di queste linee, finché tengono queste linee e non viene violato il pivot point spartiacque di 5670-5690, l’indice SP500 ha ancora la forza puntare all’obiettivo successivo posto attorno a 6300, che ormai è a portata di mano nel giro di poche settimane.

In un’ottica di più lungo termine rimaniamo nella fase finale del bull market e il risk/reward di posizioni Long rimane molto sbilanciato dalla parte del rischio.

Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine

La salita degli ultimi giorni è sta molto compatta e priva di oscillazioni importanti, ma dal punto di vista tecnico di breve termine ha costruito una fase di rialzo “debole”, perché tutti i massimi sono rimasti al di sotto della vecchia TrendLine rialzista e si è creato un potenziale rising wedge. Nel brevissimo termine sono importanti i due piccoli supporti a 6085 e 60650, al di sotto dei quali si romperebbe la linea ascendente del rising wedge.

Il pivot point a 5835-5860 è diventato ora strategico a medio termine, per cui non deve essere violato per poter mantenere l’ipotesi di raggiungimento a breve dell’obiettivo a tra 6100-6300, livelli derivanti sia dal calcolo del counter swing (4800-3500, 1300 punti da sommare al precedente massimo di fase a 4800 di inizio 2022), sia dal calcolo della Elliott Wave theory.

Questa settimana finalmente l’indice Nasdaq è stato in grado a far segnare nuovi massimi, ma rimane in una potenziale configurazione debole.

Come abbiamo evidenziato nel paragrafo di commento generale ai mercati, si nota una configurazione che ricorda molto da vicino un “rising wedge”, figura che solito annuncia l’esaurimento di un trend al rialzo.

L’altro segnale di debolezza, già evidenziato più volte, è che, al contrario dell’indice maggiore SP500, è già stata rotta la vecchia trendline rialzista sull’indicatore RSI a 21 settimane, segnale che normalmente precede un ribasso di medio termine.

Rimane il baluardo difensivo del livello di 50-51 dello stesso RSI, al di sopra del quale il trend dell’indice Nasdaq 100 rimane al rialzo.

Mercati Azionari: veloce rientro dall’eccesso di euforia, ma la Put/call ratio rimane su livelli estremi

Indicatore Fear & Greed
Indicatore Fear & Greed

Chiusura settimanale in ribasso di 13 punti dell’indice di sentiment composito CNN Fear & Greed, che si riporta in posizione neutrale soprattutto per la debolezza mostrata dagli indicatori di breadth (new highs/new lows ratio a 52 settimane e McClellan volume summation index.

Un’indicazione da non sottovalutare è che il mercato obbligazionario sulle scadenze a lungo termine sembra assumere una configurazione di “safe haven”. Resta invece in forte livello di eccesso di euforia la Put/call ratio.

McClellan volume summation index
McClellan volume summation index

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Approfondimento

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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