Mercati Azionari: fase di consolidamento laterale intorno i 6000 punti per l’S&P 500

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Nella nostra precedente analisi del 9 dicembre, avevamo evidenziato che era continuata la salita, con un trend molto poco voltatile, come se fosse disegnato a tavolino, ormai il livello di 6000 è superato con buon scarto e si punta direttamente all’obiettivo di medio termine di 6100-6300, raggiungibile tra fine dicembre e i primi di gennaio. Il Nasdaq ha ripreso a salire, ma ha una configurazione tecnica più debole, con un potenziale rising wedge in costruzione. Lo stesso rising wedge, anche se meno evidente, è presente anche sull’indice Sp500, che nella sua ultima fase di rialzo non è mai riuscito a portarsi sopra la vecchia linea di tendenza rialzista interrotta a metà novembre. E’ evidente una forte leva speculativa sulle small caps, che son rimaste indietro, ma che continuano a sotto performare l’indice SP500. La put call ratio/ratio, che è in forte eccesso di euforia, anticipa la possibilità di una correzione prima delle scadenze tecniche del 20 dicembre, perché è inevitabile un po’ di pulizia della forte leva rialzista sulle opzioni. Adesso il pivot point a 5835-5860 è di vitale importanza per mantenere il trend al rialzo.

Poche le novità, la più importante sono la rottura della linea ascendente del rising wedge e la formazione di un nuovo pivot point di brevissimo termine a 6030, al di sotto del quale potrebbe partire la correzione per pulire il mercato azionario prima delle scadenze tecniche di venerdì 20 dicembre, triple witching hour, perché la leva rialzista sulle opzioni call è estremamente forte e ci sarebbe da aspettarsi una presa di profitto, anche perché gli investitori istituzionali e hedge funds il 20 dicembre chiudono di fatto i loro libri contabili e devono consolidare la performance per farsi pagare le commissioni sul risultato del trimestre.

Il pivot point chiave per parlare di correzione e non di inversione è 5830-5860, al di sotto del quale le probabilità di una formazione di un top do medio termine diventano più forti.

Rimane valida la considerazione che questo è un bull market of everything, come ha detto John Paulson e finché non si rompe un pivot point importante, rimane orientato al rialzo.

Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly

Continuano a rimanere invariati i punti fondamentali del chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane. Sul chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane è evidente la convergenza di linee orizzontali e di linee di trend, che rimangono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine.

In mancanza della rottura di queste linee, finché tengono queste linee e non viene violato il pivot point a 5830-5860 3 poi lo spartiacque a 5670-5690, l’indice SP500 ha ancora la forza puntare all’obiettivo successivo posto attorno tra 6100-6300, che ormai è a portata di mano nel giro di poche settimane.

In un’ottica di più lungo termine rimaniamo nella fase finale del bull market e il risk/reward di posizioni Long rimane molto sbilanciato dalla parte del rischio.

Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine

Nell’ultima settimana, malgrado un giorno di rialzo cospicuo, il mercato ha formato un consolidamento laterale, con pivot point a 6030, ma è già sceso al di sotto della vecchia TrendLine inferiore di un potenziale rising wedge.

Il pivot point a 5835-5860 è diventato ora strategico a medio termine, per cui non deve essere violato per poter mantenere l’ipotesi di raggiungimento a breve dell’obiettivo a tra 6100-6300, livelli derivanti diversi metodi di calcolo, solitamente affidabili. Di fatto 6100 è già stato sfiorato, per cui tutto è possibile a questo punto.

Anche l’indice Nasdaq è stato in grado a far segnare nuovi massimi, ma rimane in una poconfigurazione debole, chiuso anch’esso in un potenziale rising wedge, ben visibile anche sul chart settimanle. L’altro segnale di debolezza, già evidenziato più volte, è che, al contrario dell’indice maggiore SP500, è già stata rotta la vecchia trendline rialzista sull’indicatore RSI a 21 settimane, segnale che normalmente precede un ribasso di medio termine.

Rimane il baluardo difensivo del livello di 50-51 dello stesso RSI, al di sopra del quale il trend dell’indice Nasdaq 100 rimane al rialzo.

Mercati Azionari: sentiment complessivamente neutrale, ma la Put/call ratio rimane su livelli estremi

Sentiment composito CNN Fear & Greed
Sentiment composito CNN Fear & Greed

Chiusura settimanale in ribasso di 3 punti dell’indice di sentiment composito CNN Fear & Greed, che si riporta in posizione neutrale soprattutto per l’ulteriore debolezza mostrata dagli indicatori di breadth (new highs/new lows ratio a 52 settimane e McClellan volume summation index. Resta invece in forte livello di eccesso di euforia la Put/call ratio.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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