Dimentica i Ritorni Grezzi: Ecco Perché Contano di Più i Ritorni Rettificati per il Rischio

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Per molti investitori, il rischio è quasi un pensiero secondario: tutta l’attenzione è rivolta ai potenziali guadagni. È per questo che le operazioni speculative sono così allettanti: se azzeccate, il rendimento sembra imbattibile. Ma c’è un aspetto importante: non serve puntare su scommesse ad alto rischio per ottenere rendimenti elevati. Con la giusta strategia, anche gli asset “noiosi” possono diventare potenti generatori di ritorni. Vediamo perché concentrarsi solo sui rendimenti grezzi potrebbe essere un errore e come trasformare qualsiasi investimento in un potenziale vincente.

Rischio o rendimento?

Immagina di dover scegliere tra queste due opzioni:

  1. Un investimento “emozionante” con un rendimento atteso del 20%, ma un rischio del 40% (che sia volatilità, perdita massima o altro).
  2. Un investimento “noioso” con un rendimento atteso del 10% e un rischio del 10%.

Molti sceglierebbero senza esitazione il 20%, pensando: “Se posso sopportare il rischio, perché non puntare al massimo guadagno?”. Ma c’è un problema: questa mentalità ignora un fattore cruciale, la dimensione della posizione.

L’impatto di un asset sul tuo portafoglio non dipende solo dal suo rendimento, ma anche da quanto gli destini. Aumentando o riducendo il peso di un asset, puoi regolare il suo contributo al tuo portafoglio. Ad esempio, raddoppiare l’allocazione in un asset con un rendimento del 10% ha lo stesso effetto di raddoppiarne il rendimento atteso. E con l’uso della leva finanziaria (che ti consente di superare il limite del 100% di allocazione), puoi puntare a rendimenti molto più alti anche con asset meno rischiosi.

Come i “noiosi” possono battere gli “eccitanti”

Torniamo all’esempio. L’asset noioso è quattro volte meno rischioso di quello eccitante. Ciò significa che potresti destinarvi una quota quattro volte maggiore mantenendo lo stesso livello di rischio. E con un’allocazione quadruplicata, il rendimento del 10% diventa un 40% (4×10%) – il doppio del 20% offerto dall’asset eccitante.

Concentrandoti sugli asset con i migliori rendimenti rettificati per il rischio e regolando la dimensione delle posizioni, puoi massimizzare i rendimenti per il livello di rischio che sei disposto a tollerare. Improvvisamente, gli asset “noiosi” diventano molto più interessanti.

Perché dovresti interessartene?

La lezione chiave è che il rendimento grezzo di un asset non è ciò che conta di più. Quello che importa davvero è il rendimento rettificato per il rischio, perché ti permette di ottimizzare i guadagni senza superare il rischio che sei disposto ad accettare.

Ovviamente, in pratica, le cose sono più complesse. Stimare il rischio effettivo di un asset è difficile e i metriche comuni come il rapporto di Sharpe o il rapporto di Calmar sono solo punti di partenza. Inoltre, allocare di più in asset meno rischiosi richiede maggiori risorse. Tuttavia, combinare metriche come il rapporto di Sharpe con un po’ di buon senso può portarti lontano. E per il problema del capitale, l’uso responsabile della leva può fare la differenza.

Il potere della leva

Prendiamo un portafoglio a parità di rischio (risk-parity portfolio): un portafoglio classico senza leva potrebbe contenere il 15% in azioni, il 40% in obbligazioni, il 20% in oro e il 25% in altre materie prime. Allocare di più alle obbligazioni riflette il loro minor rischio, creando un mix più bilanciato e stabile.

Un backtest di un portafoglio simile dal 2000 ha mostrato rendimenti annuali del 6,3%, paragonabili a quelli delle azioni globali, ma con solo un terzo della volatilità e una perdita massima del 15% (contro il 55% delle azioni). Il rapporto di Sharpe è stato dello 0,63, il doppio di quello delle azioni globali. Aggiungendo un 50% di leva, i rendimenti sarebbero saliti al 9% annuo, mantenendo una volatilità del 10% e una perdita massima del 20% – ancora meno rischioso delle sole azioni, ma con rendimenti superiori.

In Conclusione

Non devi fare affidamento su scommesse ad alto rischio per ottenere rendimenti elevati. Concentrandoti su strategie con rendimenti rettificati per il rischio e utilizzando la leva in modo responsabile, puoi massimizzare i tuoi guadagni senza aggiungere rischi inutili. È un approccio più intelligente e strategico che ti permette di sfruttare al meglio le opportunità d’investimento, evitando la pericolosa ossessione del mercato per operazioni ad alto rischio.

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Flavio Ferrara
Flavio Ferrara
Consulente Finanziario Indipendente (delibera numero 2046 del 25/10/2022 con matricola n. 631131). Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari. Laureato in Scienze Economiche, ha frequentato diversi corsi di specializzazione tra i quali un Master in Corporate Finance e un corso in Value Investing. Spinto dagli studi e dalla specializzazione in Finanza, ha deciso di iscriversi all’esame OCF, superato con successo, e diventare un Consulente Finanziario Indipendente. La sua esperienza non solo teorica è a disposizione per assistere le persone nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari. Sostiene il concetto di una sana pianificazione finanziaria, in cui gli investitori ottengono rendimenti attraverso il valore creato nell’economia reale.

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