Continua la Crisi nel Segmento dei Veicoli Elettrici: Germania in Difficoltà e GM Vende la Quota Nella Produzione di Batterie

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La crisi nel settore automobilistico tedesco si aggrava, con Volkswagen che taglia divisioni non redditizie in Germania e Belgio, riduce la produzione e cerca di contrastare l’impatto dei dazi dell’UE contro le auto elettriche cinesi. Questo scenario rappresenta una minaccia significativa per l’Italia, la cui filiera dell’automotive vale 25,76 miliardi di euro. L’Italia esporta componenti per il 20,5% del totale verso la Germania, pari a 5,2 miliardi di euro, rendendo il settore particolarmente vulnerabile a un crollo dell’industria automobilistica tedesca.

Le esportazioni di veicoli e componenti, già in calo a causa della diminuzione della domanda in Europa e Italia, rischiano di subire ulteriori pressioni. Mentre l’UE discute il divieto dei motori a combustione entro il 2035, la Germania e altri paesi si trovano in ritardo nell’adozione dei veicoli elettrici (BEV). Senza politiche di incentivazione e investimenti nel settore, l’obiettivo 2035 sembra sempre più irraggiungibile.

L’Italia, già indietro rispetto alla media europea nei veicoli elettrici, potrebbe subire conseguenze significative se la spinta tedesca rallenta ulteriormente. Le scelte di Volkswagen, incluse le possibili delocalizzazioni fuori dall’UE, segnano un momento cruciale per il futuro del settore.

Una Svolta Legislativa con la Nuova Commissione Europea?

In Europa, il nuovo commissario per l’industria Stéphane Séjourné ha dichiarato che il settore automobilistico è una priorità per la Commissione Europea. La transizione verde sta incontrando resistenze significative a causa del rallentamento della domanda e delle importazioni a basso costo, che costringono i produttori a tagliare posti di lavoro.

Séjourné ha promesso di affrontare le sfide del settore, incluso il rispetto degli standard più severi sulle emissioni in vigore dal prossimo anno e il divieto delle auto a combustione entro il 2035. Tuttavia, l’opposizione crescente dell’ala destra del Parlamento europeo potrebbe ostacolare questi piani, spingendo per un’esenzione delle case automobilistiche dalle multe e un allentamento delle restrizioni.

GM Vende la Sua Quota Nella Produzione di Batterie

Negli Stati Uniti, General Motors (GM) ha annunciato la vendita della sua quota in uno stabilimento di batterie per veicoli elettrici nel Michigan, valutato 2,6 miliardi di dollari. L’acquirente sarà il partner della joint venture, LG Energy Solution, e l’accordo dovrebbe concludersi entro il primo trimestre del prossimo anno. GM prevede di incassare circa 1 miliardo di dollari dall’operazione, cercando di recuperare il proprio investimento nella struttura.

La decisione riguarda il terzo stabilimento della joint venture Ultium Cells LLC, dopo quelli già operativi in Ohio e Tennessee. Annunciato nel gennaio 2022, l’impianto di Lansing avrebbe dovuto rappresentare un pilastro nella strategia BEV di GM, ma la casa automobilistica sta ridimensionando i suoi piani di produzione di veicoli elettrici.

La domanda dei consumatori per i veicoli elettrici si è rivelata più debole del previsto, e l’incertezza sugli incentivi federali sotto l’amministrazione di Donald Trump aggiunge ulteriori pressioni.

Un Mercato in Difficoltà

La crisi del segmento BEV riflette problematiche comuni sia negli Stati Uniti che in Europa:

  1. Rallentamento della domanda: Sia in Europa che negli Stati Uniti, i consumatori stanno mostrando meno interesse per i veicoli elettrici rispetto alle aspettative.
  2. Costi di produzione elevati: L’aumento dei costi sta spingendo i produttori a rivedere le strategie e ridurre la capacità produttiva.
  3. Incertezza normativa: I cambiamenti politici e gli incentivi incerti stanno rallentando gli investimenti nel settore.

Conclusioni

La crisi nel segmento dei veicoli elettrici rappresenta una sfida globale che richiede risposte coordinate. In Europa, le difficoltà della Germania e il rallentamento della transizione rischiano di colpire duramente anche l’Italia. Negli Stati Uniti, le mosse di GM segnalano una revisione strategica in un mercato in difficoltà. La svolta legislativa promessa dalla nuova Commissione Europea e le politiche della futura amministrazione Trump saranno cruciali per determinare il futuro del settore.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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