Il rapporto tra il presidente eletto Donald Trump e il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, continua ad alimentare tensioni, come evidenziato nel nostro recente articolo dell’8 novembre scorso (link all’articolo). Sebbene Trump abbia nominato Powell nel 2017, il presidente non ha mai nascosto le sue critiche, lamentando che la Fed non stava allentando la politica monetaria abbastanza rapidamente durante il suo primo mandato.
In un’intervista di ottobre, Trump ha ribadito che il presidente degli Stati Uniti dovrebbe avere maggiore influenza sulle decisioni della banca centrale, compresa la determinazione dei tassi di interesse. Powell, dal canto suo, ha riaffermato la sua indipendenza, sottolineando che il presidente non ha il potere legale di rimuoverlo dall’incarico. Il mandato di Powell termina nel 2026, dopo essere stato confermato per un secondo mandato da Joe Biden.
L’Indipendenza della Fed Sotto Assedio
Con l’insediamento di Trump previsto per il 20 gennaio, le tensioni tra la Casa Bianca e la Fed potrebbero intensificarsi. Trump insiste che il presidente debba poter intervenire nelle decisioni sui tassi, un approccio che Powell e molti economisti considerano una minaccia all’indipendenza della banca centrale.
Powell ha dichiarato che il Congresso è saldo nel mantenere la separazione tra politica monetaria e potere politico. “È la legge del paese, e non mi preoccupa che potremmo perdere la nostra indipendenza statutaria,” ha affermato Powell, sottolineando che la Fed gode di ampio sostegno bipartisan al Congresso.
Le Prossime Mosse della Fed
Nonostante le pressioni, Powell ha ribadito che la Fed non cambierà la propria politica in risposta alle critiche di Trump. La prossima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), prevista tra due settimane, dovrebbe portare a un taglio del tasso di interesse chiave di un quarto di punto percentuale. L’attuale aspettativa del mercato è che la Fed mantenga un atteggiamento attendista alla riunione di gennaio, per poi considerare ulteriori tagli nel 2025.
Le Minacce di Trump e la Resistenza di Powell
Secondo alcuni resoconti, Trump potrebbe tentare di influenzare la politica monetaria tramite modifiche legislative o l’installazione di un “presidente ombra” per minare l’autorità di Powell. Tuttavia, Powell ha sottolineato che le decisioni del FOMC sono protette dalla legge e non possono essere annullate dal potere politico.
L’attuale solidità dell’economia statunitense offre alla Fed una certa flessibilità. Powell ha dichiarato che l’economia americana è “l’invidia delle altre grandi economie mondiali”, consentendo alla banca centrale di agire con pazienza mentre valuta i prossimi passi.
Conclusioni
Il conflitto tra Trump e Powell rischia di diventare uno dei temi centrali del prossimo anno, influenzando non solo la politica monetaria, ma anche la stabilità dei mercati finanziari. Con l’atteso taglio dei tassi e la protezione legislativa dell’indipendenza della Fed, Powell sembra determinato a mantenere il controllo, nonostante le pressioni crescenti dalla Casa Bianca.
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