Nella nostra precedente analisi del 21 ottobre, avevamo evidenziato che la correzione di fine ottobre si è rivelata ex post solo un semplice profit taking, prima dell’esito delle elezioni e il segnale che non c’era grande voglia di far scendere il mercato azionario era stata la tenuta del pivot point strategico a 5670-5690, livello che il mercato aveva sfiorato lunedì 4 novembre. Il prossimo obiettivo dinamico è posizionato attorno a 6300, raggiungibile con 5 micro onde al rialzo, struttura entro la quale il livello di 6000 potrebbe costituire il top della pima micro onda. L’indice Sp500 trova nel breve la vecchia linea di tendenza rialzista interrotta con la rottura del rising wedge, che ora fa da resistenza dinamica. Nel caso in cui l’indice torni al di sotto della nuova area pivot di breve termine creatasi 5840-5880, vorrebbe dire che è iniziata una correzione intermedia di brevissimo temine, che potrebbe fa r perdere all’indice SP500 circa 150 punti, cioè il 50% dell’ultimo rally al rialzo.
Un tempo i vecchi broker dicevano “la borsa politica ha le gambe corte” e l’andamento del mercato azionario USA non si è discostato da questo motto. L’indice SP50 ha seguito per ora il percorso indicato come da manuale, bloccato dalla vecchia trendline a 6000.
Il violento ribasso di venerdì ha fatto perdere il 50% dell’ultimo rally da 5700 a 6000, ma è rimasto sull’orlo del primo pivot point, mentre l’indice Nasdaq 100 si è dimostrato molto più debole, violando subito la prima area pivot.
Non c’è molto da aggiungere, le premesse per una correzione di breve, un A-B-C, ci sono tutte, mentre per parlare di correzione più profonda è necessario che l’indice SP500 violi al ribasso l’area pivot tra 5670-5690, vero spartiacque del trend di medio termine.
Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly
Invariata l’analisi settimanale e sempre più importanti i punti fondamentali del chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane. Sul chart weekly è evidente la convergenza di linee orizzontali e di trend. Queste trendline e linee orizzontali sono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine.
In mancanza della rottura di queste linee, finché tengono queste linee e non viene violato il pivot point spartiacque di 5670-5690, l’indice SP500 ha ancora la forza puntare all’obiettivo successivo posto attorno a 6300, ma non ve rompere le linee tracciate sul chart dell’indicatore RSI weekly.
In un’ottica di più lungo termine rimaniamo nella fase finale del bull market e anche se c’è ancora un 5% di potenziale spazio al rialzo, il risk/reward di posizioni Long rimane molto sbilanciato dalla parte del rischio, perché l’indicatore RSI a 21 settimane sta ballando da troppo tempo su questi livelli chiave.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
Sul grafico Hourly si vede molto molto chiaramente che il ribasso di venerdì 15/11 ha spinto l’indice SP500 sull’orlo del piccolo pivot point di breve termine tra 5845-5875. Da qui potrebbe esserci un piccolo rimbalzo, un’onda B di un A-B-C di correzione di breve termine.
Il pivot point strategico rimane l’area tra 5670-5690, che è diventata lo spartiacque tra rialzo e ribasso di medio termine. Se il basso dovesse continuare e andare sotto 5670-5690, si aprirebbe uno scenario nuovo.
L’indice Nasdaq 100 ricalca sostanzialmente il trend dell’indice maggiore SP500, anche se ci sono più segnali maggiore debolezza e stanchezza del trend. Infatti, il violento ribasso di venerdì 15/11 ha già violato il pivot point di breve termine, che si era formato il 6 novembre dopo il risultato elettorale.
Inoltre, l’indice Nasdaq 100 ha già rotto la precedente trendline rialzista ed evidenzia forti divergenze sull’indicatore RSI weekly, segno di perdita di forza più marcato, e si trova a contatto con la parallela superiore del canale rialzista di medio termine, che parte addirittura dai minimi dell’ottobre 2022 e che ha sempre costituito un ostacolo, almeno momentaneo al rialzo.
Il livello di 50-51 dell’indicatore RSI a 21 settimane rimane il vero spartiacque tra trend al rialzo e ribasso di medio termine.
Mercati Azionari: nuovo eccesso di euforia, vicino a livelli estremi
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed, prima dell piccola correzione di venerdì, era salito di 20 punti, tornando a 68, un livello di forte euforia, vino a livelli estremi.
La chiusura settimanale è stata in ribasso di 17 punti, perdendo praticamente tutto quello che aveva guadagnato nei 10 giorni precedenti La Put/Call ratio è rientrata in posizione più neutra, ma indica ancora eccessi di posizioni long, anche perché la correzione per ora è durata solo un giorno.
Quindi gli indicatori di sentiment sono in questa fase a traino dell’analisi grafica e degli indicatori di forza, senza segnalare situazioni estreme che possano condizionare la forza del trend.
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