Mentre Qualcomm ha manifestato interesse nell’acquisizione del suo ex rivale Intel, un accordo che affronterebbe un intenso controllo normativo e potenzialmente rimodellerebbe l’industria dei semiconduttori, Intel prosegue con il suo piano di ristrutturazione avviato più di un anno fa.
Il CEO Pat Gelsinger sta guidando la trasformazione, e nell’ambito di questo processo, Intel ha reso la sua divisione Programmable Solutions Group (PSG) una società indipendente dal 1° gennaio, ridandole il nome di Altera, acquisita nel 2015 per 16,7 miliardi di dollari. I chip di Altera servono un’ampia gamma di mercati, tra cui datacenter, telecomunicazioni, industriale, automotive, aerospazio e difesa.
Tuttavia, Intel (NYSE:INTC) ha fino ad ora focalizzato la divisione PSG sul settore dei datacenter, trascurando altre aree chiave in cui vuole recuperare terreno nella competizione con Xilinx, acquisita da AMD, e altri concorrenti.
Il segmento di mercato di Altera: Complex Programmable Logic Device (CPLD)
Sandra Rivera, vicepresidente esecutivo di Intel e ora a capo della nuova Altera, ha evidenziato che il mercato dei Complex Programmable Logic Device (CPLD) è destinato a crescere progressivamente fino a superare i 13 miliardi di dollari l’anno entro il 2028, con ulteriori margini di crescita grazie alla diffusione dell’intelligenza artificiale. I principali driver di crescita sono:
- Applicazioni automobilistiche: il crescente utilizzo di CPLD nei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e altre tecnologie automobilistiche.
- Infrastruttura per le telecomunicazioni: la crescente domanda di componenti affidabili e flessibili nelle reti di telecomunicazioni.
- Automazione industriale: l’incremento dei processi automatizzati nelle industrie sta determinando la necessità di CPLD riconfigurabili ed efficienti.
- Elettronica di consumo: la proliferazione di dispositivi intelligenti e della domotica crea nuove opportunità per le applicazioni CPLD.
Tre ipotesi sul tavolo: IPO, cessione di una quota a un fondo di private equity o cessione totale
Secondo le notizie più recenti, Intel sta cercando di vendere almeno una quota di minoranza della sua unità Altera, con l’obiettivo di incassare diversi miliardi di dollari in contanti, utili per finanziare il piano di ristrutturazione e la realizzazione delle foundries.
Intel sta cercando un accordo che valuti Altera circa 17 miliardi di dollari, lo stesso importo pagato nell’acquisizione del 2015. Intel ha aperto negoziati con diversi investitori strategici e fondi di private equity questa settimana, esprimendo anche la possibilità di cedere una quota di maggioranza della società.
Il mese scorso, il CEO Gelsinger aveva dichiarato che la dirigenza di Intel considerava Altera una parte fondamentale del futuro dell’azienda, e in questo quadro la vendita di una quota di minoranza sarebbe vista solo come un’opportunità per monetizzare il business, tramite una IPO o un’alleanza con un partner finanziario.
La vendita di una quota di Altera permetterebbe a Intel di perseguire con maggiore facilità le sue ambizioni nel settore della fabbricazione di semiconduttori, garantendo agli investitori che l’azienda ha un futuro come entità indipendente.
Tuttavia, ci sono stati rumors nel mese di settembre secondo i quali Intel potrebbe prendere in considerazione la vendita completa di Altera. Si è parlato anche di contatti preliminari con Marvell Technology Group come potenziale acquirente.
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