Mercati Azionari: SP500, regge il pivot point a 5780-5800, ma si completa un rising wedge

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Nella nostra precedente analisi del 21 ottobre, avevamo evidenziato che tutti i pivot point segnalati la settimana precedente rimanevano validi e quello tra 5780-5800 era diventato molto importante perché se non veniva rotto al ribasso entro pochi giorni, l’indice SP500 poteva intraprendere un conteggio alternativo delle onde di Elliott che lo proietterebbe verso 6300, preceduto da una correzione intermedia una volta entrato a contatto con l’area di resistenza a 5950-6000. Viceversa la rottura di 5780-5800 prima e successivamente di 5670-5690 indicherebbe che si è formato un top di medio termine, Queste rotture porterebbero anche al concretizzarsi dei sei segnali su RSI weekly, più volte evidenziati nelle precedenti settimane.

La settimana scorsa ha visto una rotazione di rialzi e ribassi, che però si sono fermati a contatto col pivot point a 5780-5800. Questi ribassi infrasettimanali però hanno rotto la linea di tendenza al rialzo che partiva dal minimo del 6 settembre e che era la linea inferiore di un rising wedge, figura grafica normalmente ribassista.

La rottura della linea di tendenza al rialzo è visibile sia sul chart che sull’indicatore RSI. Il successivo rimbalzo si è fermato proprio sulla vecchia linea rialzista interrotta. Normalmente a segnali come questi fa seguito un veloce ribasso, ma considerata la forza del trend al rialzo sottostante e il fatto che la rottura della linea sia avvenuta in concomitanza con le scadenze tecniche, richiede una conferma con la rottura del pivot point posto a 5780-5800. Senza questa conferma il trend rimane al rialzo.

Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly

Repetita Iuvant: riepiloghiamo nuovamente i punti fondamentali del chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane, dove è evidente la convergenza di linee orizzontali e di trend. Queste trendline e linee orizzontali sono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine.

In mancanza della rottura di queste linee, l’indice SP500 può puntare all’obiettivo successivo posto attorno a 6300, ma a medio temine il risk/reward di posizioni Long è molto sbilanciato dalla parte del rischio.

Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine

Sul grafico Hourly si vede molto chiaramente la rottura del rising wedge e il conseguente indebolimento della struttura del trend al rialzo.

Tuttavia, riteniamo preferibile un’analisi basata su dati di medio termine, vista l’erraticità del trend di brevissimo termine. Quindi aspettiamo la rottura del pivot point tra 5780-5800.

Confermiamo l’analisi della settimana scorsa sull’indice Nasdaq 100, il cui trend ricalca sostanzialmente quello dell’indice maggiore SP500, anche se l’indice Nasdaq 100 ha già rotto la precedente trendline rialzista ed evidenzia forti divergenze sull’indicatore RSI weekly, segno di perdita di forza più marcato. Il livello di 50-51 dell’indicatore RSI a 21 settimane rimane il vero spartiacque tra trend al rialzo e ribasso di medio termine.

Al momento c’è da superare la forte resistenza tra 20250-20300, cioè i massimi di luglio, che invece l’indice maggiore SP500 ha già ampiamente superato. La settimana entrante vedrà le relazioni trimestrali di tutti i colossi della tecnologia, che avranno un impatto importante sul trend del Nasdaq 100 e di conseguenza dell’indice SP500.

Mercati Azionari: rientrato l’eccesso di ottimismo

Indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed

L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed era salito costantemente nel corso delle ultime 6 settimane, fino ad arrivare al livello di 75 venerdì 18 ottobre, in piena area di extreme greed, cioè eccesso di euforia.

La piccola rotazione tra rialzi e ribassi della settimana scorsa, ha riportato l’indice composito CNN Fear & Greed su livelli vicini alla neutralità. La Put/Call ratio è rientrata parzialmente dagli eccessi di posizioni long e quindi i dati sul sentiment non danno particolari indicazioni di breve termine.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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