Nella nostra precedente analisi del 7 ottobre, avevamo evidenziato che il punto saliente era che il pivot point tra 5670-5690 non era stato rotto al ribasso, anzi ha funzionato da supporto e ora rappresenta anche il minimo della iv onda di grado minore, aumentando quindi la sua significatività. L’analisi è molto semplice: finché tiene l’area 5670-5690, dobbiamo continuare ad ipotizzare il raggiungimento dell’obiettivo a 5850. Per il resto continuiamo a sottolineare l’importanza di concentrarsi sul trend sul trend di medio termine e monitorare attentamente le forti divergenze sui chart degli indicatori weekly, con i punti che rappresentano lo spartiacque tra un trend di medio termine al rialzo e un’inversione di tendenza.
L’obiettivo a 5850 è stato sostanzialmente raggiunto, ma per le caratteristiche di estrema forza del trend rialzista di medio termine, va ripetuto che finché non verrà rotto al ribasso il pivot point a 5670-5690 e contemporaneamente le linee tracciate sull’indicatore RSI a 21 settimane non saranno rotte al ribasso, non si potrà ancora avere un grado certezza che sia stato raggiunto il top. A 5780 c’un piccolo pivot creatosi col superamento del massimo precedente e corre la linea di tendenza rialzista dal minimo del 5 agosto.
La rottura di questi 2 punti configurerebbe un rising wedge e sarebbe la prima indicazione di possibile inversione di tendenza, che avrebbe poi assolutamente bisogno di essere confermata dalla rottura del pivot point strategico a 5670-5690.
Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly
Vista l’estrema importanza che hanno assunto nelle ultime settimane, riepiloghiamo nuovamente i punti fondamentali del chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane, dove è evidente la convergenza di linee orizzontali e di trend.
Queste trendline e linee orizzontali sono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine. Al momento sembra possibile una continuazione lineare del rialzo fino alla fascia 5850-6000, ma a medio temine il risk/reward di posizioni Long è molto sbilanciato dalla parte del rischio.
In termini di onde di Elliott, solo la rottura dell’area pivot 4946-5190, confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, raggiungibile nei 5-6 mesi successivi, perché l’inversione di una struttura rialzista Leading Diagonal comporta sempre movimenti bruschi e violenti.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
La settimana scorsa avevamo evidenziato che ci trovavamo nell’ultima onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022. Questo impulso rialzista probabilmente, dopo avere superato il doppio massimo a 5650, raggiungerà il suo top nell’area 5850-6000. Per la conferma del top di medio termine, ci sono una serie di step successivi da controllare: la rottura di 5780 prima, poi del pivot point a 5670-5690.Attenzione però ad improvvisi cambiamenti di tendenza, perché il sentiment segnala una forte euforia.
Come nelle settimane precedenti, l’indice Nasdaq 100 ricalca sostanzialmente quello dell’indice maggiore SP500, anche se l’indice Nasdaq 100 ha già rotto la precedente trendline rialzista ed evidenzia forti divergenze sull’indicatore RSI weekly, segno di perdita di forza più marcato. Il livello di 50-51 dell’indicatore RSI a 21 settimane rimane il vero spartiacque tra trend al rialzo e ribasso di medio termine.
Al momento c’è da superare la forte resistenza tra 20250-20300, cioè i massimi di luglio, che invece l’indice maggiore SP500 ha già ampiamente superato.
Mercati Azionari: aumenta ancora eccesso di ottimismo

L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed è salito costantemente nel corso delle ultime 5 settimane, chiudendo venerdì 11 ottobre sul livello di 74, praticamente invariato rispetto al venerdì precedente.
Gli indicatori di Breadth, cioè la ratio tra nuovi massimi e nuovi minimi a 52 settimane e il McClellan volume summation index, rimangono in una fase di euforia estrema, confermando il mercato azionario è saturo, una sorta di camera a gas che aspetta la scintilla, cioè la rottura la ribasso dei punti indicati nell’analisi del chart weekly.

La Put/Call ratio, che è indicativa del livello di speculazione presente sul mercato, è rientrata leggermente fase di eccesso di ottimismo, ma rimane sempre molto sbilanciato verso posizioni long.
In compenso sta crescendo la volatilità da pagare per acquistare opzioni per proteggere le posizioni long, sintomo di maggiore richiesta di investitori istituzionali.
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