Nella nostra precedente analisi del 30 settembre, avevamo evidenziato che, il mercato andava avanti con movimenti molto ridotti sui prezzi, ma ancora al rialzo. Diminuiva però la velocità di salita, come evidenziato dal piccolo slope, che potrebbe anche segnalare che l’ultimo balzo iniziato ad agosto sta per volgere al termine. Potrebbe dicevamo, perché per ora mancano del tutto comunque i segnali di inversione e potremmo essere di fronte ad una semplice pausa, prima di ulteriore slancio al rialzo. Come avevamo sottolineato la settimana scorsa, sul chart settimanale ci sono punti molto chiari, la cui rottura segnalare un’inversione di tendenza ed è preferibile concentrarsi su questi punti, piuttosto che cercare “segnali di fumo” sui piccoli movimenti giornalieri.
Il punto saliente è che il pivot point tra 5670-5690 non è stato rotto al ribasso, anzi ha funzionato da supporto e ora rappresenta anche il minimo della iv onda di grado minore, aumentando quindi la sua significatività.
L’analisi è molto semplice: finché tiene l’area 5670-5690, dobbiamo continuare ad ipotizzare il raggiungimento dell’obiettivo a 5850. Per il resto continuiamo a sottolineare l’importanza di concentrarsi sul trend sul trend di medio termine e monitorare attentamente le forti divergenze sui chart degli indicatori weekly, con i punti che rappresentano lo spartiacque tra un trend di medio termine al rialzo e un’inversione di tendenza.
Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly
Nelle ultime settimane abbiamo evidenziato che il chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane mostrava la convergenza di linee orizzontali e di trend. Queste trendline e linee orizzontali sono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine.
Al momento sembra possibile una continuazione lineare del rialzo fino alla fascia 5850-6000, ma a medio temine il risk/reward di posizioni Long è molto sbilanciato dalla parte del rischio.
Siamo nell’ultima onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, che probabilmente, dopo avere superato il doppio massimo a 5650, raggiungerà il suo top nell’area 5850-6000. Manca la conferma del top di medio termine, che si avrebbe sotto 5182.
In termini di onde di Elliott, solo la rottura dell’area pivot 4946-5190, confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, raggiungibile nei 5-6 mesi successivi, perché l’inversione di una struttura rialzista Leading Diagonal comporta sempre movimenti bruschi e violenti.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
Dopo la rottura al rialzo della piccola trendline sui minimi dello Slope, c’ è stata una semplice pausa del movimento al rialzo. Ha tenuto perfettamente la prima area pivot di brevissimo termine, posizionata tra 5675-5690, dove si era verificato un piccolo gap e dove si è fermata sia la micro-correzione di venerdì 20 settembre, sia il successivo minimo di giovedì 3 ottobre.
Finché questo pivot point tiene, il trend di breve termine è orientato al rialzo, con un obiettivo a 5850. Attenzione però ad improvvisi cambiamenti di tendenza, perché il sentiment segnala una forte euforia.
Come nelle settimane precedenti, l’indice Nasdaq 100 ricalca sostanzialmente quello dell’indice maggiore SP500, anche se l’indice Nasdaq 100 ha già rotto la precedente trendline rialzista ed evidenzia forti divergenze sull’indicatore RSI weekly, segno di perdita di forza più marcato. Il livello di 50-51 dell’indicatore RSI a 21 settimane rimane il vero spartiacque tra trend al rialzo e ribasso di medio termine.
Mercati Azionari: l’indice CNN Fear & Greed mostra ancora l’eccesso di ottimismo

L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed è salito costantemente nel corso delle ultime 4 settimane, chiudendo venerdì 4 ottobre sul livello di 74, con 6 punti di rialzo rispetto al venerdì precedente. Anche gli lndicator di Breadth, cioè la ratio tra nuovi massimi e nuovi minimi a 52 settimane e il McClellan volume summation index, sono saliti ulteriormente, portandosi in una fase di euforia estrema, confermando il mercato azionario è saturo, una sorta di camera a gas che aspetta la scintilla, cioè la rottura la ribasso dei punti indicati nell’analisi del chart weekly.

La Put/Call ratio, che è indicativa del livello di speculazione presente sul mercato, è rientrata leggermente fase di eccesso di ottimismo, ma rimane sempre molto sbilanciato verso posizioni long.
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