La BCE divisa sui prossimi tagli dei tassi: è davvero possibile un taglio di 50 punti base a dicembre?

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Già nel nostro precedente articolo del 15 settembre, avevamo sottolineato la necessità che la BCE avesse il coraggio di effettuare tagli più consistenti dei tassi, dato che l’inflazione era sotto controllo e l’economia europea stava rapidamente rallentando. Tuttavia, come ben descritto da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi con il personaggio di Don Abbondio, “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”. Questa frase calza perfettamente con l’attuale situazione della BCE. Malgrado le condizioni economiche, alcuni membri del Consiglio Direttivo sembrano esitare nel prendere misure più coraggiose.

Dopo l’ultima riunione del Direttivo della Banca Centrale Europea, durante la quale la BCE ha effettuato il secondo taglio dei tassi consecutivo per la prima volta in 13 anni, emergono divisioni interne su come procedere nei prossimi mesi. Si discute infatti la possibilità di un taglio dei tassi di 50 punti base a dicembre, sebbene i rischi al ribasso per la crescita e l’inflazione sembrino prevalere.

Diversi punti di vista all’interno della BCE

Il Governatore della Banca del Portogallo, Mario Centeno, ha dichiarato che l’inflazione annua di settembre è stata “molto inferiore a quanto ci aspettavamo”, sottolineando che un taglio di 50 punti base potrebbe essere giustificato in base ai dati in arrivo. Centeno ha evidenziato la discesa dell’inflazione e il rapido indebolimento dell’economia, che sembra ormai ferma da mesi. L’inflazione nella zona euro è stata rivista all’1,7% a settembre, un calo rispetto al 2,2% di agosto. Questo segna il primo mese dal 2021 in cui l’inflazione è scesa sotto l’obiettivo del 2% della BCE, alimentando aspettative di ulteriori tagli dei tassi.

Inflazione Eurozona
Inflazione Eurozona

Sulla stessa linea di Centeno si trova Klaas Knot, membro del Consiglio Direttivo della BCE. Tuttavia, Christine Lagarde, Presidente della BCE, ha dichiarato che durante l’ultima riunione si è discusso solo di un possibile taglio di 25 punti base e non di una riduzione più consistente. Questa posizione riflette una maggiore cautela. Anche il capo della Banca centrale austriaca, Robert Holzmann, ha espresso il suo scetticismo, affermando di non essere sicuro che sia necessario un altro taglio di 25 punti base e escludendo fermamente una riduzione di 50 punti base. Joachim Nagel, capo della Bundesbank tedesca, ha sottolineato l’incertezza dell’attuale contesto economico e ha ribadito la necessità di aspettare ulteriori dati prima di prendere decisioni definitive.

La BCE ignora il rallentamento economico e la frenata dei consumi?

La BCE ha avvertito che l’inflazione potrebbe risalire nei prossimi mesi prima di tornare al livello target nel 2025. Tuttavia, il Fondo Monetario Internazionale ha recentemente sottolineato che i rischi al ribasso sono aumentati e dominano le prospettive economiche globali. La crisi del settore automobilistico e la crescita debole dei salari potrebbero avere un impatto significativo sull’economia europea.

PIL Eurozona
PIL Eurozona

I dati provenienti dall’Asia indicano un rallentamento della domanda estera, mentre l’economia statunitense continua a crescere, anche se a un ritmo moderato, trainata principalmente dal settore tecnologico, che ha un peso inferiore in Europa. Questi segnali suggeriscono che l’economia europea non avrà un sostegno esterno e che un’azione rapida e coraggiosa è necessaria per evitare un ulteriore deterioramento.

Chiudiamo con una citazione classica: “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”, ossia “Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata”. Questo detto latino ben rappresenta la situazione in cui, invece di agire con decisione, si rischia di perdere tempo in inutili discussioni, mentre l’economia europea continua a peggiorare.

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente
Flavio Ferrara
Flavio Ferrara
Consulente Finanziario Indipendente (delibera numero 2046 del 25/10/2022 con matricola n. 631131). Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari. Laureato in Scienze Economiche, ha frequentato diversi corsi di specializzazione tra i quali un Master in Corporate Finance e un corso in Value Investing. Spinto dagli studi e dalla specializzazione in Finanza, ha deciso di iscriversi all’esame OCF, superato con successo, e diventare un Consulente Finanziario Indipendente. La sua esperienza non solo teorica è a disposizione per assistere le persone nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari. Sostiene il concetto di una sana pianificazione finanziaria, in cui gli investitori ottengono rendimenti attraverso il valore creato nell’economia reale.

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