Nella giornata di ieri, è stato reso pubblico che Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffet, possiede circa il 31% delle azioni di Sirius XM, portando il titolo a un balzo del 3% giovedì, con volumi di scambio elevati. Nei documenti depositati presso la SEC, risulta che Buffet, tramite Berkshire Hathaway (NYSE:BRK.A) e veicoli di investimento come i fondi pensionistici dei dipendenti e la controllata assicurativa Geico, controlla indirettamente circa 105,2 milioni di azioni di Sirius XM.
Lo scorso 9 settembre, Liberty Media ha scorporato la sua quota di Sirius XM, lasciando agli ex proprietari delle azioni ordinarie di Liberty Sirius XM l’81% delle azioni della società, con l’azionista di minoranza che ha ottenuto il restante 19%. Successivamente, Sirius XM ha completato un frazionamento inverso delle sue azioni, 10 per 1.
È emerso anche che Ted Weschler, Chief Investment Manager di Berkshire Hathaway, e sua figlia possedevano altre 810.000 azioni di Sirius XM tramite veicoli di investimento personali e trust di famiglia.
Di cosa si occupa e come è organizzata Sirius XM?
Sirius XM è nata dalla fusione del 2008 tra Sirius Satellite Radio e XM Satellite Radio, fusione approvata dalla Federal Communications Commission (FCC), che ha valutato che l’accordo non avrebbe danneggiato i consumatori, data l’abbondanza di alternative nel settore dell’intrattenimento audio.
Sebbene Sirius XM sia l’unico fornitore di radio satellitare negli Stati Uniti, non è in grado di aumentare significativamente i prezzi dei consumatori a causa della concorrenza di stazioni radio terrestri e di nuovi concorrenti, come Apple CarPlay, che consente agli utenti di collegare i propri smartphone ai sistemi delle auto. Anche Spotify funziona con Apple CarPlay, rendendolo un concorrente diretto di Sirius.
Sirius XM opera in un settore maturo e a bassa crescita, come dimostrano i risultati finanziari del secondo trimestre del 2024.
L’azienda genera 7 miliardi di dollari dalle attività di trasmissione e 2 miliardi di dollari dalle attività pubblicitarie. Detiene la leadership negli Stati Uniti tra i servizi a pagamento, superando piattaforme come YouTube e Spotify.
I suoi punti di forza includono ricavi per abbonato simili a Netflix, un margine lordo doppio rispetto a Spotify, e un alto tasso di soddisfazione degli utenti. Sirius XM è presente in oltre 160 milioni di veicoli in Nord America, e il settore dell’automotive potrebbe rappresentare il prossimo grande orizzonte della pubblicità digitale, dopo la monetizzazione di spazi come casa, ufficio e dispositivi mobili.
Tuttavia, il servizio è meno utilizzato dal pubblico più giovane e le vendite di auto nuove negli Stati Uniti rimangono inferiori del 25% rispetto ai livelli pre-pandemia.
Risultati e valutazioni di mercato delle azioni Sirius XM
Nel 2024, i ricavi totali di Sirius XM sono diminuiti del 3,2% su base annua, arrivando a 2,18 miliardi di dollari, ma il reddito operativo è cresciuto del 5,4%, raggiungendo 505 milioni di dollari, grazie a una riduzione delle spese operative, tra cui i costi del personale e lo sviluppo.
Al prezzo di mercato attuale di 26 dollari per azione, Sirius XM è valutata a circa sette volte il free cash flow generato l’anno scorso.
Nonostante questo multiplo sembri interessante, la società presenta un livello di indebitamento elevato. Considerando il enterprise value (che include debito netto e capitalizzazione di mercato), le azioni di Sirius XM sono attualmente scambiate a quindici volte il free cash flow del 2023.
Il principale problema per l’azienda è il calo significativo del free cash flow negli ultimi quattro anni. Si prevede che nel 2024 raggiunga 1,2 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 1,7 miliardi del 2020.
Questo calo ha sollevato dubbi tra gli investitori riguardo alla capacità della società di mantenere la crescita e di sostenere i suoi livelli di redditività a lungo termine. Tuttavia, con il supporto di Warren Buffet e il continuo interesse per il settore automotive, Sirius XM potrebbe ancora avere margini di crescita in futuro, nonostante le sfide attuali.
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