Mercati Azionari: SP500, nuovi massimi accompagnati da forti divergenze sugli indicatori weekly

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Nella nostra precedente analisi del 16 settembre, avevamo evidenziato che, immediatamente alla riapertura di lunedì 9 settembre, l’indice SP500 ha superato con gap il nostro pivot point a 5427, segnalando che la struttura del ribasso era stata di 3 onde, quindi normalmente correttiva, non un nuovo impulso ribassista 5 onde. Dalì a tirare sopra 5600 è stato un attimo, 5 sedute al rialzo consecutivo. Non si possono escludere ulteriori rialzi verso il vecchio obiettivo di 5650, ma rimane aperta anche la possibilità che la configurazione del top tra 5650-5675 si allarghi e gli ultimi 2 movimenti al ribasso e il successivo rialzo, siano stato un nuovo inizio di un A-B-C che configura la A ribassista. L’alternarsi di veloci ribassi a veloci rialzi, impedisce di fare previsioni di breve termine con buon grado di affidabili, rimane invece una situazione prossima all’inversione di tendenza su tutti i grafici Weekly e rispettivi indicatori tecnici.

Dopo la riunione del FOMC del 18 settembre, l’indice SP500 ha fatto segnare nuovi massimi, grazie all’accelerazione di giovedì, che ha visto i mercati celebrare il raglio dei tassi con un +2% secco, che sembrerebbe confermare la possibilità di raggiungere il vecchio target a 5850, dove convergono più obiettivi, calcolabili sia con le onde di Elliott, sia con il metodo swing e counter swing, ma le divergenze sui grafici Weekly non possono essere ignorate e lasciano poco spazio a questa nuova ondata rialzista.

Con la debolezza di venerdì è venuto meno un po’ di eccesso e il rialzo di breve termine potrebbe continuare nell’ultima settimana di settembre, che è anche l’ultima del terzo trimestre.

In caso ribasso invece, il primo segnale negativo avverrebbe con la rottura della prima area pivot tra 5680-5690, che corrisponde grosso modo al gap di giovedì 19 settembre in apertura. I movimenti erratici di breve termine però continuano farci pensare che sia più utile concentrarsi nell’analisi del chart Weekly, dove sono chiari i punti di supporto, la cui rottura significherebbe un’inversione di tendenza. Finché questi segnali con si concretizzeranno, la tendenza rimane al rialzo.

Mercati Azionari: quali sono i punti importanti del chart weekly?

Sul chart weekly dell’indicatore RSI a 21settimane, possiamo notare la convergenza di linee orizzontali e di trend sull’indicatore, mentre un’analoga trendline è visibile anche sull’indicatore MACD weekly, solo l rottura di queste trendline e linee orizzontali potrà essere la conferma che attendiamo prima di poter affermare che si è formato un top importante di medio termine.

L’economista Edward Yardeni ha affermato, sotto il profilo dell’analisi fondamentale ed economica, che il mercato azionario sta entrando in una fase di “meltup”, cioè l’ultimo violento strattone rialzista prima di un’inversione al ribasso. Proprio perché il meltup può essere violento, occorre pazienza e disciplina nell’approcciare il mercato.

Siamo nell’ultima onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, che probabilmente, dopo avere superato il doppio massimo a 5650, raggiungerà il suo top nell’area 5850-6000 il suo top a metà luglio sopra 5650. Manca la conferma del top di medio termine, che si avrebbe sotto 5182.

In termini di onde di Elliott, solo la rottura dell’area pivot 4946-5190, confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, raggiungibile nei 5-6 mesi successivi, perché l’inversione di una struttura rialzista Leading Diagonal comporta sempre movimenti bruschi e violenti.

Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine

Dopo la rottura al rialzo del doppio top tra 5650-5675, è partito un violento balzo di circa 2%, non confermato però il giorno successivo.

Potrebbe essere una semplice pausa del movimento al rialzo, ma occorre monitorare la nuova piccola area pivot di brevissimo termine, corrispondente al gap tra 5675-5690, dove si è fermata anche la micro-correzione di venerdì 20 settembre.

Il movimento dell’indice Nasdaq 100 ricalca sostanzialmente quello dell’indice maggiore SP500, però al contrario dell’indice maggiore SP500, l’indice Nasdaq 100 ha già rotta la vecchia trendline rialzista sull’indicatore RSI weekly.

Tuttavia, anche questa volta il movimento al ribasso si è fermato giusto sul livello di 50-51 dell’indicatore RSI a 21 settimane, che si può considerare il vero spartiacque tra trend al rialzo e ribasso di medio termine.

Mercati Azionari: indice CNN Fear & Greed si allontana dal livello di neutralità

Indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed
Indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed

L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed è salito costantemente nel corso degli ultimi 10 giorni, chiudendo venerdì 20 settembre sul livello di 63, con 14 punti di ribasso rispetto al venerdì precedente. Siamo su un livello di euforia, ma ancora non troppo marcata, grazie a valori più neutri della Put/call ratio, che misura il carico speculativo di breve termine.

Al contrario gli indicatori di Breadth, cioè la ratio tra nuovi massimi e nuovi minimi a 52 settimane e il McClellan volume summation index, rimangono in una fase di eccesso di ottimismo, confermando l’intasamento che supporta il rischio di un’inversione di medio termine, alla conferma dei punti indicati nell’analisi del chart weekly.

Mercati Azionari: Bitcoin

Il Bitcoin da mesi non sta più seguendo i massimi del Nasdaq, con cui di solito è correlato. Vogliamo ancora una volta ricordare che, negli ultimi 2 ribassi importanti, settembre-dicembre 2018 (-20%) e febbraio-marzo 2020 (-32%, Covid crash), il Bitcoin aveva anticipato di qualche settimana/mese il massimo dei principali indici azionari, per questo continuiamo a ritenerlo un importante indicatore di risk on/ risk off.

Per ora ha tenuto il supporto chiave al livello di 54000, che è l’ultima spiaggia, al di sotto del quale si punta a 40000, ma i massimi ora non sono più laterali ma discendenti e siamo già su una fascia di forte resistenza.

Un’ultima spinta al rialzo potrebbe arrivare solo con una possibile vittoria di Trump, che sta facendo di tutto per ingraziarsi il popolo delle Criptovalute.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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