Nella nostra precedente analisi del 9 settembre, avevamo evidenziato che invertendo immediatamente la rotta, l’indice Sp500 ha rotto il pivot point a 5560 e in 4 sedute ha perso 250 punti, pari al 4,5%, chiudendo la settimana a 5408, rompendo anche il secondo pivot point tra 5430 e 5460. La discesa da 5650 a 5408 aumentava di molto le probabilità che il livello 5650-5675, raggiunto a luglio sia stato il massimo dell’anno e che il secondo top a 5650 raggiunto venerdì 31agosto, potesse essere stato il massimo di un’onda B di un più ampio A-B-C ribassista di medio termine ed ora sembra essere partita l’onda C, anche se mancano alcune piccole conferme. Per ora ci sarebbe stato un ritracciamento del 50% dal minimo del 5 agosto al massimo del 31 agosto e, in quella che potrebbe essere la prima Onda ribassista dell’onda C dell’A-B-C menzionato, non è ancora possibile individuare una microstruttura a 5 onde, saremmo per ora ipoteticamente alla quarta. 5427 è un piccolissimo pivot point che sarebbe necessario non superare per non complicare la struttura del movimento ribassista. La fascia inferiore della prossima area pivot è posta 5320.
Immediatamente alla riapertura di lunedì 9 settembre l’indice SP500 ha superato con gap il nostro pivot point a 5427, segnalando che la struttura del ribasso era stata di 3 onde, quindi normalmente correttiva, non un nuovo impulso ribassista 5 onde.
Da lì a tirare sopra 5600 è stato un attimo, 5 sedute al rialzo consecutivo. Non si possono escludere ulteriori rialzi verso il vecchio obiettivo di 5650, ma rimane aperta anche possibilità che la configurazione del top tra 5650-5675 si allarghi e gli ultimi 2 movimenti al ribasso e il successivo rialzo, siano stato un nuovo inizio di un A-B-C che configura la A ribassista.
L’alternarsi di veloci ribassi a veloci rialzi, impedisce di fare previsioni di breve termine con buon grado di affidabili, rimane invece una situazione prossima all’inversione di tendenza su tutti i grafici Weekly e rispettivi indicatori tecnici.
Mercati Azionari: confermata l’analisi del trend di lungo termine
Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022. C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento che è durato da marzo a fine luglio 2023.
Dopo la correzione avvenuta tra agosto e ottobre, col successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, che probabilmente ha raggiunto il suo top a metà luglio sopra 5650.
Manca la conferma del top di medio termine, che si avrebbe sotto 5182. La rottura di 4946 confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, raggiungibile nei 5-6 mesi successivi, perché l’inversione di una struttura rialzista Leading Diagonal comporta sempre movimenti bruschi e violenti.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
La settimana scorsa avevamo evidenziato che per avere la configurazione di un movimento impulso al ribasso mancava ancora l’onda 5 dal massimo del 31 agosto, ma la rottura al rialzo del pivot point al livello di 5427 dell’indice Sp500 ha riportato il mercato azionario sopra i due precedenti pivot point bucati al ribasso, il primo tra 5430-5460, il secondo a 5560, senza la minima resistenza che ci si poteva aspettare.
L’impressione è che questi movimenti bruschi in entrambe le direzioni siano frutto di posizioni short che prima schiacciano i prezzi a ribasso e poi sono costrette a veloci ricoperture, riportando i prezzi al punto di partenza.
La configurazione deli indicatori indicherebbe un potenziale ribasso ad inizio settimana, ma mercoledì 8 c’è la riunione della Fed e nell’attesa i movimenti del mercato azionario potrebbero risultare più contenuti.
Il Nasdaq 100 mostra un pattern molto simile all’indice SP500, ma rimane più debole, con massimi discendenti sia sul chart dei prezzi, si sul chart dell’indicatore RSI.
Mercati Azionari: Sentiment, l’indice CNN Fear & Greed mostra neutralità
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed è salito costantemente nel corso degli ultimi 5 giorni, chiudendo venerdì 13 settembre sul livello di 49, con 10 punti di ribasso rispetto al venerdì precedente.
Terminata quindi la fase di iniziale pessimismo, non ci sono particolari indicazioni operative che si possono dedurre dagli indicatori di sentiment.
Mercati Azionari: Bitcoin
Da due settimane sembra volgere al termine la fase laterale Bitcoin che da mesi non aveva più seguito i massimi del Nasdaq, con cui di solito è correlato. Ricordiamo che, negli ultimi 2 ribassi importanti, settembre-dicembre 2018 (-20%) e febbraio-marzo 2020 (-32%, Covid crash), il Bitcoin aveva anticipato di qualche settimana/mese il massimo dei principali indici azionari, per questo continuiamo a ritenerlo un importante indicatore di risk on/ risk off. Per ora tiene il livello di 54000, che è l’ultima spiaggia, al di sotto del quale si punta a 40000, ma i massimi ora non sono più laterali ma discendenti e siamo già su una fascia di forte resistenza.
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