Per buona parte del 2024, i mercati finanziari si sono orientati verso un taglio significativo dei tassi di interesse, prevedendo sei o sette tagli nel corso dell’anno. L’idea diffusa era che la Fed avrebbe dovuto abbassare i tassi per evitare una recessione, come già accaduto in cicli economici precedenti.
Tuttavia, voci come quella dell’economista Edward Yardeni hanno sempre sostenuto che l’economia fosse abbastanza resiliente da evitare una recessione senza numerosi tagli ai tassi.
Secondo Yardeni, la Fed ha fatto bene a riportare sotto controllo l’eccesso di liquidità accumulato durante la pandemia di COVID-19, grazie al massiccio Quantitative Easing (QE).
Yardeni ha cambiato opinione solo all’inizio dell’estate, prevedendo un taglio a settembre seguito da una pausa e da eventuali tagli nel 2025. Finora, Yardeni ha dimostrato di essere più preciso del consensus del mercato, poiché non ci sono stati tagli fino alla riunione di stasera.
Il taglio è ora certo, con probabilità al 100%, secondo il CME Group’s FedWatch. La possibilità di un taglio di 25 punti base è al 65%, mentre quella di un taglio di 50 punti base è del 35%. Storicamente, cinque degli ultimi sei cicli di taglio dei tassi sono iniziati con un taglio di 50 punti base.
Cosa si aspetta il mercato dalla Fed nei prossimi mesi?
Le aspettative di ulteriori tagli sono state alimentate dai dati revisionati sul mercato del lavoro, che hanno mostrato 800.000 posti in meno rispetto alle previsioni, e dal discorso di Jerome Powell a Jackson Hole, dove ha indicato che la Fed monitorerà i dati prima di decidere ulteriori riduzioni.
Attualmente, il mercato prevede due tagli di 25 punti base a novembre e dicembre, con un totale di sei tagli nei prossimi sei mesi e nove nei prossimi dodici mesi. Le proiezioni della Fed prevedono che il tasso sui Fed Funds scenderà al 3,75% nei prossimi sei mesi e al 3,00% entro i prossimi dodici mesi.
Cosa dicono le proiezioni della FED?
Ogni trimestre, il FOMC pubblica il Summary of Economic Projections (SEP). L’ultimo SEP di giugno ha indicato un tasso Fed Funds al 5,1% per la fine del 2024, al 4,1% per il 2025 e al 3,1% per il 2026.
Tuttavia, il SEP di settembre potrebbe rivedere al ribasso queste previsioni, mostrando due o tre tagli entro la fine del 2024 e confermando una prospettiva di tassi Fed Funds a lungo termine più elevati rispetto alle aspettative di mercato, con un punto di equilibrio attorno al 3%.
Quali possono essere i riflessi sui mercati finanziari?
Indipendentemente dal ritmo dei tagli, il ciclo potrebbe durare fino al 2025. Le aspettative di un abbassamento aggressivo dei tassi hanno favorito i Treasury Bonds a lungo termine, con il fondo iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (TLT) in aumento di oltre il 9% negli ultimi due mesi.
Tuttavia, il mercato azionario sembra aver già scontato il taglio, concentrandosi ora sulla crescita degli utili. La discesa dei tassi potrebbe favorire soprattutto le obbligazioni e l’oro, considerato un rifugio sicuro che non paga interessi e beneficia di una riduzione dei tassi.
Negli ultimi mesi, le “Magnificent 7” (Apple, Amazon, Google, Meta, Nvidia, Tesla e Microsoft) hanno perso circa il 5% dal picco di luglio dell’S&P 500, mentre l’indice stesso ha perso meno dell’1%.
Questo indica che il taglio dei tassi potrebbe influire maggiormente su asset come obbligazioni a lungo termine e oro, piuttosto che sul mercato azionario, dove le valutazioni sono già elevate e richiedono una crescita costante degli utili per giustificarle.
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