Gli ostacoli sulla strada della transizione verso i veicoli elettrici possono provocare una crisi nel settore automobilistico?

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

La transizione verso i veicoli elettrici (EV) è spesso vista come inevitabile, ma ci sono molti ostacoli significativi lungo il cammino.

Oltre alla sfida nota della costruzione di batterie più potenti, alimentate da grandi quantità di materiali rari come il litio e il cobalto, ci sono nuovi problemi che stanno emergendo, legati sia alla produzione che alla domanda di veicoli elettrici da parte dei consumatori.

La scarsità di rame come risorsa critica

Secondo uno studio recente intitolato “Estrazione del rame ed elettrificazione dei veicoli” dei professori Lawrence M. Cathles (Cornell) e Adam Simon (Università del Michigan), la fornitura di rame potrebbe diventare un fattore critico nel limitare la produzione di veicoli elettrici.

Il rame è essenziale per i componenti elettronici e i cavi, e i ricercatori affermano che sarà necessario aprire fino a sei nuove miniere nei prossimi decenni per soddisfare la domanda. Fino al 40% della produzione di rame di queste nuove miniere dovrà essere dedicato solo ai materiali legati ai veicoli elettrici.

Lo studio suggerisce che, per soddisfare la domanda globale, sarà necessario estrarre il 115% in più di rame rispetto a quanto estratto in tutta la storia umana fino al 2018. Simon mette in guardia sull’importanza di considerare il rame come un fattore limitante nella transizione energetica.

La domanda debole di veicoli elettrici da parte dei consumatori

Oltre ai problemi di fornitura, le case automobilistiche europee stanno affrontando una serie di difficoltà nel convincere i consumatori a passare ai veicoli elettrici. Le cause includono la mancanza di modelli accessibili, un’infrastruttura di ricarica insufficiente e l’incertezza provocata dalle tariffe sui veicoli elettrici importati dalla Cina.

La scorsa settimana, Volvo Cars, una delle case automobilistiche europee meglio posizionate, ha annunciato di abbandonare il suo piano di vendere solo veicoli elettrici entro il 2030, citando la necessità di “pragmatismo e flessibilità”.

Sebbene Volvo punti ancora a vendere una percentuale elevata di veicoli elettrici o ibridi plug-in entro il 2030, l’azienda ha riconosciuto che sarà necessaria una revisione strategica. Anche altre case automobilistiche, tra cui Volkswagen, Ford e Mercedes-Benz, hanno rinviato gli obiettivi di eliminare gradualmente le vendite di veicoli a combustione interna in Europa.

Nonostante i governi abbiano imposto obiettivi obbligatori per le vendite di veicoli elettrici, le case automobilistiche stanno facendo marcia indietro, mostrando una crescente preoccupazione per la domanda reale dei consumatori.

I produttori stanno ora rivalutando i loro investimenti, tornando a investire nella tecnologia dei motori a combustione interna per mantenere la competitività e soddisfare la domanda del mercato attuale.

Contraddizioni politiche e infrastrutturali

I governi dei principali mercati globali hanno fissato obiettivi ambiziosi per le vendite di veicoli elettrici, con il traguardo del 100% di vendite di veicoli elettrici entro il 2035.

Tuttavia, questi obiettivi non sono sempre accompagnati da investimenti adeguati nelle infrastrutture di ricarica.

Inoltre, molti governi hanno iniziato a ritirare gli incentivi finanziari per l’acquisto di veicoli elettrici, rendendo ancora più difficile per i consumatori giustificare il passaggio ai veicoli a batteria. Infine, l’incertezza causata dai nuovi dazi imposti su vari mercati complica ulteriormente la transizione verso l’elettrificazione.

I Nostri Consigli

  1. Monitorare le materie prime: La disponibilità di rame e altri materiali critici influenzerà pesantemente la produzione di veicoli elettrici. Seguire l’andamento di queste risorse può aiutarti a prendere decisioni più informate sugli investimenti nel settore.
  2. Investire nelle aziende con piani flessibili: Aziende che dimostrano flessibilità nei loro piani di elettrificazione, come Volvo, potrebbero rappresentare opportunità d’investimento più sicure rispetto a quelle che puntano esclusivamente su veicoli elettrici.
  3. Considerare i rischi legati all’infrastruttura: La mancanza di una rete di ricarica adeguata potrebbe rallentare l’adozione dei veicoli elettrici. Investire in aziende coinvolte nello sviluppo di infrastrutture di ricarica potrebbe essere una strategia interessante.

Perché Scegliere Flavio Ferrara

Flavio Ferrara, Consulente Finanziario Indipendente, offre una guida chiara e personalizzata per navigare nei mercati automobilistici e comprendere le sfide legate alla transizione energetica. Grazie alla sua esperienza, puoi ricevere consigli pratici per adattare il tuo portafoglio alle nuove dinamiche del mercato, proteggendo i tuoi investimenti dai rischi e cogliendo le opportunità future.

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Flavio Ferrara
Flavio Ferrara
Consulente Finanziario Indipendente (delibera numero 2046 del 25/10/2022 con matricola n. 631131). Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari. Laureato in Scienze Economiche, ha frequentato diversi corsi di specializzazione tra i quali un Master in Corporate Finance e un corso in Value Investing. Spinto dagli studi e dalla specializzazione in Finanza, ha deciso di iscriversi all’esame OCF, superato con successo, e diventare un Consulente Finanziario Indipendente. La sua esperienza non solo teorica è a disposizione per assistere le persone nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari. Sostiene il concetto di una sana pianificazione finanziaria, in cui gli investitori ottengono rendimenti attraverso il valore creato nell’economia reale.

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