Nel nostro ultimo articolo del 1° agosto https://www.word2invest.com/2024/08/oro-e-argento-pronti-per-un-rally-potente-attenzione-a-non-perdere-il-treno/, avevamo delineato uno scenario positivo sull’oro e sull’argento. Già alla fine del 2023, come avevamo indicato in https://www.word2invest.com/2023/12/quale-potra-essere-la-tendenza-delloro-nel-2024/, l’oro era considerato un asset strategico per il 2024 grazie a un setup tecnico chiaro, accompagnato da numerosi rischi geopolitici.
Da allora, il nostro scenario è stato confermato in diversi articoli, l’ultimo dei quali è stato pubblicato il 1° agosto. In seguito, gli eventi macroeconomici, tra cui il discorso di Powell a Jackson Hole e il taglio dei tassi da parte della FED durante la riunione del FOMC del 18 agosto, hanno ulteriormente rafforzato la nostra tesi.
Powell ha cambiato la sua strategia da una lotta aggressiva contro l’inflazione a una politica monetaria più flessibile, volta a proteggere il mercato del lavoro.
Quali sono i driver che stanno ancora spingendo al rialzo Oro e Argento?
1. La diminuzione dei tassi reali
Essendo l’oro un bene rifugio che non paga interessi, il suo valore tende a essere inversamente correlato al livello dei tassi reali sui titoli di stato a lungo termine. Negli ultimi due mesi, i rendimenti dei Treasury a lunga scadenza sono scesi di quasi un punto percentuale, mentre l’inflazione su base annua si è stabilizzata attorno al 2%, con aspettative a cinque anni pari a circa il 3%. Questa discesa dei tassi reali, che rappresentano la differenza tra i tassi nominali e il tasso di inflazione, ha favorito l’ascesa del prezzo dell’oro. L’inflazione prevista per i prossimi mesi rimane relativamente stabile, anche a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime agricole e del petrolio, che ha invertito la sua recente tendenza al ribasso.
2. Le tensioni geopolitiche continuano ad aumentare
Il secondo fattore chiave a supporto di oro e argento è l’aumento delle tensioni geopolitiche. Le guerre in Ucraina e Medio Oriente, così come le crescenti provocazioni nella regione Asia-Pacifico (inclusi Cina, Taiwan, Giappone e Filippine), stanno creando una crescente incertezza economica globale. Anche se i media italiani trattano raramente queste notizie, i conflitti e le provocazioni sono sempre più frequenti, senza soluzioni vicine all’orizzonte. Inoltre, le imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti potrebbero aumentare ulteriormente le incertezze geopolitiche e rafforzare l’attrattiva dell’oro come bene rifugio.
3. Acquisti massicci delle banche centrali, soprattutto dei paesi emergenti
Le banche centrali, specialmente nei paesi emergenti, hanno continuato ad accumulare riserve d’oro a ritmo sostenuto. Si stima che nel 2023 la domanda eccessiva da parte delle banche centrali abbia contribuito a un incremento del prezzo dell’oro pari al 10%. Anche se nel 2024 non si prevede lo stesso livello record degli anni precedenti, l’acquisto di oltre 450-500 tonnellate di oro potrebbe fornire un ulteriore supporto al rialzo del metallo prezioso.
Le prossime elezioni statunitensi potrebbero incrementare l’incertezza geopolitica
La discesa in campo di Kamala Harris ha reso meno certa una vittoria facile per Donald Trump, ma lo scontro elettorale resta altamente incerto. Dal punto di vista geopolitico, la vittoria di Trump potrebbe avere implicazioni globali significative, poiché l’ex presidente ha più volte manifestato posizioni anti-NATO e filo-Putin. Inoltre, Trump ha dichiarato pubblicamente di essere contrario all’uso di forze militari statunitensi per difendere Taiwan in caso di invasione cinese.
Analisi tecnica di lungo periodo con la metodologia delle Onde di Elliott
Nel nostro articolo del 1° agosto, avevamo già evidenziato che l’oro aveva completato la sua onda [2] e iniziato una nuova struttura i-ii nell’onda [3]. Secondo la teoria delle Onde di Elliott, l’onda [3] è solitamente la più forte e dirompente in un movimento di impulso. Da ottobre 2023, il prezzo dell’oro è salito del 37% e mostra ancora spazio per ulteriori guadagni.
L’argento, che inizialmente aveva mostrato una performance inferiore rispetto all’oro, ora si trova in una fase simile, con una configurazione tecnica che indica un forte potenziale rialzista. Questa struttura è simile a quella vista per l’oro all’inizio del 2019, quando il metallo giallo ha guadagnato il 64% nei 14 mesi successivi. Il grafico settimanale dell’argento suggerisce che l’onda [3] potrebbe presto prendere piede, generando un rally simile a quello dell’oro.
Conclusione
L’oro e l’argento continuano a beneficiare di fattori macroeconomici, geopolitici e tecnici favorevoli. La diminuzione dei tassi reali, l’instabilità geopolitica e gli acquisti delle banche centrali indicano che la tendenza rialzista è destinata a proseguire. La configurazione tecnica attuale, specialmente per l’argento, suggerisce un potenziale di crescita ancora più forte nel prossimo futuro.
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