Nella nostra precedente analisi del 15 luglio, avevamo evidenziato che il key reversal week era stato un buon premonitore e durante la settimana si è scatenato un vero e proprio panic selling sulla tecnologia, complici i risultati negativi di Tesla e Google. Adesso siamo ad un bivio, con due varianti possibili.
Scenario A-nuovo rally nelle prossime settimane/mesi, l’onda finale v per completare l’onda C di una struttura diagonale finale, iniziata nell’ottobre del 2022. In questo caso la discesa da metà luglio sarebbe il pullback dell’onda iv. Il superamento dell’area pivot a 5491, proietterebbe l’indice Sp500 almeno verso l’area 5850. Un immediato ulteriore ribasso dell’indice Sp500 con la rottura dell’area pivot 5370-5405 e un obiettivo minimo tra 51815-5280, sarebbe un forte indizio che la discesa di medio termine è gia in corso, soprattutto se poi fosse seguito da un rally correttivo e da una chiara struttura a 5 onde che sarebbe l’onda 1 dell’onda III di grado maggiore, cioè quella di solito più violenta al ribasso. Per come sono impostati gli indicatori tecnici e quelli di sentiment, sembra più probabile l’ipotesi ribassista, ma per essere oggettivi bisogna attenersi ai parametri indicati, tanto se il ribasso fosse confermato, lo spazio di discesa sarebbe molto profondo, quindi anche senza cercare di anticiparlo ci sarebbe ampio spazio per andare short. Non fidarti della tua opinione e non sostenere il tuo giudizio finché l’azione del mercato stesso non conferma la tua opinione, come diceva Jesse Livermore, “the boy plunger”, uno che lo short lo sapeva fare.
Abbiamo visto movimenti considerevoli sia il ribasso, che al rialzo negli ultimi 7 giorni di borsa sull’indice SP500. E sono stati in entrambe le direzioni, motivo per cui così tanti si sono sentiti così montati. Tra le due ipotesi che avevamo delineato nell’ultimo report rimane ancora aperta, almeno teoricamente la possibilità che ci troviamo preliminare ad un ultimo movimento rialzista con obiettivo a 5850, ma il movimento al ribasso di ieri con una rottura del livello di 5430 dell’indice sotto il ritracciamento .764 del rimbalzo del giorno precedente., mette in seria discussione questa variante rialzista, anche se la chiusura è stata leggermente superiore a 5440.
Una ulteriore discesa sotto il pivot point 370-5400, con target l’area 5185-5285, darebbe la conferma alla seconda ipotesi fatta nel report precedente, ovvero che è stato già raggiunto il top della V onda dell’onda C della leading diagonale iniziata ad ottobre 2022, quindi il ciclo al rialzo di 2 anni sarebbe finito a meta luglio.
Posizionamento degli indicatori e dei grafici dei tioli che avevano guidato il rialzo negli ultimi mesi da ottobre 2023 a luglio 2024, propendono per una conferma di quest’ultima ipotesi e quindi saremmo agli albori di un nuovo ciclo ribassista di medio lungo termine.
Tuttavia, rimane da rompere l’ultimo supporto e un atteggiamento troppo soggettivo può essere dannoso: il lato umano di ogni persona è il più grande nemico dell’investitore o speculatore medio come diceva Jesse Livermore.
Mercati Azionari: confermata l’analisi del trend di lungo termine
Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022. C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento che è durato da marzo a fine luglio 2023.
Dopo la correzione avvenuta tra agosto e ottobre, col successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, che probabilmente ha raggiunto il suo top a metà luglio sopra 5600.
Manca la conferma del top di medio termine, che si avrebbe sotto 5182. La rottura di 4946 confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, già entro la fine del 2024.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
Dopo la doppia rottura la ribasso del piccolo pivot point a 5582, minimo di giovedì 11 luglio, si è visto una prima ondata di panic selling nelle giornate del 24-25 luglio, quest’ultima la più violenta discesa dal 2022. Poi è seguito un rimbalzo violento mercoledì 31 luglio fino a 5535, ma era l’ultimo giorno del mese; quindi, in odore di window dressing e un’altra ondata di panic selling ieri 1° agosto.
Come abbiamo scritto nell’ultimo report il livello di 5430-5445 è diventato un crocevia importante e se nuovamente rotto al ribasso riapre la strada ad una correzione, che si approfondirebbe in caso di rottura di 5370-5340, aumentando le probabilità di aver toccato il massimo di ciclo. Lo spartiacque di medio termine resta 5180-5190, minimo della IV onda (toccato il 31 maggio) di questa onda C partita da 4940 a metà aprile.
Continua ribasso dell’indice Nasdaq 100, dopo i risultati delle trimestrali alcuni titoli dei “magnifici 7”, che sono risultati o peggiori delle stime o talmente scontati che hanno fatto scattare il take profit più pesante, con una perdita che ieri ha raggiunto un mino di meno 3,6%, variazione notevole anche per un indice volatile come il Nasdaq, oltretutto con un potente key reversal day.
Ricapitolando l’indice Nasdaq 100, dopo aver rotto il supporto a 19364-19193 e è arrivato fino ad un minimo di 18800 con un movimento di cinque onde al ribasso e dopo un rimbalzo sino al pivot point superiore ha ritestato i minimi a 1800. Il rimbalzo a 19500 può essere anche visto come il pullback alla neckline di un testa e spalle ribassista con obiettivo minimo a 18000-18200 Per annullare il segnale ribassista l’indice Nasdaq 100 dovrebbe prima superare 19770, poi salire ancora rompendo di nuovo il livello 20000.
Mercati Azionari: indice CNN Fear & Greed con valori complessivamente neutrali nasconde un notevole strato di eccesso euforia rimanente
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana al livello di 40, in ribasso di 5 punti rispetto alla settimana scorsa, portandosi in una zona di lieve eccesso di pessimismo. Tra i singoli indicatori che fanno parte dell’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed, è ancora visibile l’eccesso di leva rialzista sulle opzioni call e l’eccesso di euforia a livello di titoli con nuovi massimi a 52 settimane, mentre quello che spinge verso l’area di pessimismo è solo il VIX, quindi il mercato azionario non è ancora oversold sotto il profilo del sentiment.
Un altro importane indicatore di risk on / risk off come il Bitcoin, dopo aver completato una formazione Head & Shoulders ribassista sul chart dell’indicatore RSI Weekly, ed aver messo in atto un forte rimbalzo fino 67000, ha ora rotto nuovamente una considerevole formazione ribassista, uno sloper, cioè un flag al contrario che di solito riporta i prezzi verso il minimo da cui erano partiti.
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