Ieri, i prezzi dei future sul petrolio greggio statunitense hanno guadagnato il 3%, registrando il giorno migliore delle ultime due settimane, a seguito delle notizie di un arresto della produzione in Libia e degli scambi di attacchi tra Israele e Hezbollah lungo il confine libanese.
Il governo orientale della Libia, con sede a Bengasi, ha dichiarato che la produzione e le esportazioni di petrolio nel paese nordafricano si fermeranno, in mezzo a una disputa con il governo occidentale riconosciuto a livello internazionale a Tripoli su chi dovrebbe guidare la banca centrale. Questo arresto ha implicazioni significative per l’offerta globale di petrolio, data l’importanza strategica della Libia nel mercato petrolifero internazionale.
Il prezzo del petrolio ha registrato un rialzo del 9% dai minimi della settimana scorsa, in perfetto tempismo con il nostro articolo del 22 agosto. Avevamo avvertito che i prezzi del petrolio avevano raggiunto un minimo importante, affermando che “ai prezzi attuali è completamente evaporato il premio per il rischio di un’escalation militare nel Medio Oriente e non viene minimamente presa in considerazione la difficoltà della Russia di approvvigionare il mercato interno a causa dei continui attacchi ucraini alla logistica del petrolio russo”.
Gli attacchi recenti hanno colpito obiettivi lontani come il Tatarstan e il Bashkortostan, evidenziando l’estensione e l’impatto degli attacchi. Le installazioni energetiche sono stati obiettivi chiave nel conflitto, con oltre 30 raffinerie, terminal e depositi di petrolio russi colpiti dagli attacchi ucraini.
Inoltre, avevamo sottolineato che i potenziali rischi di approvvigionamento in Medio Oriente persistono, poiché il viaggio del Segretario di Stato statunitense Antony Blinken si è concluso senza un accordo di tregua tra Israele e Hamas, mentre i combattimenti tra Hezbollah e Israele si intensificano, rendendo un’invasione del sud del Libano ormai inevitabile.
Le Novità Rispetto alla Settimana Scorsa: Nuova Strategia di Russia e Libia
Novità molto importanti emergono questa settimana, rafforzando la ripresa del prezzo del petrolio. La Russia, colpita duramente dalle sanzioni e dagli attacchi alle sue infrastrutture petrolifere, ha un disperato bisogno di valuta pregiata dalle sue esportazioni per finanziare la guerra in Ucraina.
L’attacco recente a Kiev, che ha colpito le centrali elettriche ucraine, si stima sia costato a Putin $1,23 miliardi. Non potendo incrementare i volumi di esportazione del petrolio a causa dei danni significativi agli impianti di stoccaggio e raffinazione, la Russia sembra ora spingere gli alleati a tagliare la produzione per aumentare i prezzi.
Il governo orientale della Libia, sostenuto dal comandante dell’Esercito nazionale libico Khalifa Haftar, storico alleato di Putin, ha dichiarato la chiusura di tutti i giacimenti petroliferi sotto il suo controllo, interrompendo la produzione e le esportazioni di greggio fino a nuovo avviso. La Libia produce circa 1,2 milioni di barili al giorno, con oltre 1 milione di barili esportati sul mercato globale. Questo stop avrà un impatto immediato sulle forniture globali di petrolio e potrebbe contribuire a sostenere ulteriori aumenti dei prezzi se la situazione dovesse perdurare.
Aumento dei Rischi di Escalation nella Guerra in Medio Oriente
I rischi di un’escalation della guerra in Medio Oriente aumentano, con minacce concrete per le esportazioni dal Golfo Persico. Il Pentagono ha dichiarato che la minaccia di un attacco contro Israele da parte dell’Iran e dei suoi alleati rimane elevata, in risposta all’uccisione di un comandante di alto rango di Hezbollah.
Gli Stati Uniti stanno rafforzando la loro presenza militare nella regione, mantenendo due portaerei nell’area del Golfo Persico per aumentare la deterrenza e proteggere le rotte di approvvigionamento cruciali.
Cosa Dice l’Analisi Tecnica?
Dal punto di vista tecnico, il trend di medio-lungo termine per il petrolio si è stabilizzato con un triplo minimo intorno ai $72 al barile. Attualmente, il mercato si sta avvicinando a un punto di svolta chiave, posizionato tra $78-81. Una rottura al rialzo di questo livello chiave potrebbe spingere i future del Crude Oil verso i massimi del 2023 a $93-94.
Nel breve termine, potrebbe verificarsi un leggero ritracciamento dopo un rialzo del 9% dai minimi della settimana scorsa, per assorbire l’eccesso di rialzo sugli indicatori tecnici. Tuttavia, il mercato del petrolio rimane estremamente sensibile alle notizie, con un ulteriore potenziale di rialzo se la situazione in Russia o in Medio Oriente dovesse peggiorare.
I Nostri Consigli:
- Monitorare gli Aggiornamenti Geopolitici: Le notizie dal Medio Oriente e dalla Russia possono influenzare drasticamente i prezzi del petrolio, creando opportunità o rischi di investimento.
- Analizzare l’Analisi Tecnica: Utilizza livelli chiave di supporto e resistenza per prendere decisioni informate su possibili punti di ingresso e uscita nel mercato del petrolio.
- Diversificare il Portafoglio: Non mettere tutte le uova in un paniere; considera l’integrazione del petrolio con altri asset per ridurre il rischio complessivo del tuo portafoglio.
- Consultare un Consulente Finanziario: Prima di prendere decisioni di investimento significative, consulta un esperto per adattare le tue strategie alle attuali condizioni di mercato e agli sviluppi geopolitici.
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