L’economia statunitense è rimasta solida nonostante l’inflazione in corso e i tassi di interesse elevati. Negli ultimi cento anni, ci sono state più di una dozzina di recessioni, con una durata media di 10 mesi, alcune delle quali si sono protratte fino a un anno e mezzo. Ad inizio settimana, abbiamo riportato l’opinione di Edward Yardeni, uno dei più stimati economisti e strategist indipendenti di Wall Street. Oggi, presentiamo una visione contrarian, proveniente dall’autorevole BCA Research, una delle più rinomate società di ricerca indipendenti, con sede in Canada e con una lunga tradizione di analisi apprezzata a Wall Street.
La Fed ha mantenuto il suo tasso di interesse overnight invariato per 13 mesi dopo una serie di rialzi aggressivi. I mercati hanno performato generalmente bene sotto il regime di tassi elevati, ma hanno reagito con incertezza dopo la riunione di luglio, a causa di segnali di deterioramento del mercato del lavoro e di debolezza nel settore manifatturiero.
Cosa possiamo aspettarci dal discorso di Powell di oggi pomeriggio?
Si prevede che Powell riconoscerà almeno alcuni dei venti contrari economici attuali, così come i progressi compiuti dalla Fed nella lotta contro l’inflazione. Al momento, il consenso del mercato prevede tagli dei tassi nelle prossime tre riunioni, seguiti da ulteriori allentamenti nel 2025, che potrebbero ridurre di circa 2 punti percentuali il tasso dei Fed Funds. Tuttavia, nonostante tutta l’attenzione dedicata al discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, le probabilità che contenga novità sorprendenti sembrano scarse. Il mercato ha già scontato l’ipotesi che la Fed possa iniziare a tagliare i tassi a settembre e probabilmente continuare su questa linea fino alla fine dell’anno e nel 2025, ma i dettagli su quanto velocemente e quando esattamente ciò avverrà dipenderanno dai dati economici da qui alla riunione.
I verbali della sessione di luglio del FOMC hanno mostrato una netta maggioranza di membri favorevoli a un taglio a settembre, salvo sorprese. Ieri, il presidente della Fed di Philadelphia, Patrick Harker, ha ulteriormente ribadito la necessità di avviare un processo di riduzione dei tassi a settembre. Una questione chiave è se la prima riduzione in più di quattro anni sarà di un quarto di punto o di mezzo punto: un taglio di mezzo punto richiederebbe probabilmente un significativo deterioramento dei dati economici da qui a quel momento, in particolare un altro debole rapporto sulle buste paga non agricole nelle prossime due settimane. Tuttavia, il rischio principale risiede nel fatto che un taglio dei tassi è ormai ampiamente previsto dai mercati e un taglio troppo pronunciato potrebbe alimentare il timore che la Fed stia anticipando una recessione.
Una voce contrarian: il Fed pivot non eviterà una recessione
Contrariamente a quanto molti credono, BCA Research, una storica casa di ricerca indipendente, ritiene che l’economia sia sull’orlo di una recessione e che i previsti imminenti tagli dei tassi della Fed non saranno sufficienti a evitarla. Garry Evans, capo stratega di BCA Research, ha sottolineato i segnali di rallentamento dell’economia, tra cui quello che ha definito il “deterioramento” del mercato del lavoro statunitense, evidenziato dalla revisione al ribasso di 800.000 posti di lavoro dall’inizio del 2024, come recentemente rivelato.
Il Dipartimento del Lavoro statunitense ha riportato che il tasso di disoccupazione è salito al 4,3% a luglio, il livello più alto da ottobre 2021, e un indicatore dell’attività manifatturiera statunitense è sceso al minimo di otto mesi nello stesso periodo. Secondo BCA, il deterioramento dell’economia potrebbe accelerare notevolmente ora, e anche se il mercato dei futures sui fondi federali suggerisce che gli investitori si aspettano almeno tre tagli dei tassi entro la fine dell’anno, secondo Evans, questi non avranno un impatto significativo sulle sue proiezioni.
Evans sostiene che qualche taglio dei tassi non impedirà una recessione, poiché solitamente ci vuole almeno un anno affinché i tagli della Fed inizino effettivamente a stimolare l’economia. Inoltre, Evans suggerisce che il fatto stesso che il mercato preveda un tasso dei Fed Funds al 3% entro la fine del prossimo anno, rispetto al 5,3% attuale, implica che ciò avverrà solo nel contesto di una recessione.
I Nostri Consigli
- Monitorare le Dichiarazioni della Fed: Il discorso di Powell potrebbe fornire importanti indicazioni sulla direzione futura dei tassi di interesse. È essenziale rimanere informati e adattare le strategie di investimento di conseguenza.
- Considerare Scenari di Recessione: Anche se il mercato prevede tagli dei tassi, considera la possibilità di una recessione e valuta l’opportunità di investire in asset difensivi o di rivedere la composizione del portafoglio.
- Rivedere le Previsioni a Lungo Termine: Le opinioni contrarian, come quelle di BCA Research, suggeriscono di non sottovalutare i rischi economici a lungo termine. Assicurati che il tuo portafoglio sia adeguatamente diversificato e preparato per eventuali turbolenze.
- Consultare un Consulente Finanziario: In periodi di incertezza economica, è fondamentale avere il supporto di un esperto per fare scelte informate e personalizzate.
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