Trump Innesca il Sell-Off sui Semiconduttori: La Festa è Finita?

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

I mercati azionari sono ormai convinti che Trump vinca facilmente la corsa alle Presidenziali, malgrado i sondaggi esprimano una fortissima incertezza, con una leggera prevalenza di Biden negli Stati chiave, i cosiddetti swing states, da cui dipenderà il risultato a causa del sistema maggioritario puro, per cui chi vince in uno Stato, prende tutti i delegati per la nomina del Presidente.

Per questo motivo, una dichiarazione molto forte di Trump, con cui l’ex presidente degli Stati Uniti ha affermato di ritenere che Taiwan dovrebbe pagare gli Stati Uniti per la difesa, sostenendo che il paese “non ci dà nulla”, ha scatenato un forte sell-off sui semiconduttori e sulla tecnologia in generale.

Il suo commento è stato in risposta alla domanda se avrebbe difeso Taiwan dalla Cina, come parte di un’intervista con Bloomberg Businessweek pubblicata martedì. Il governo di Pechino e il Presidente Xi Jinping considerano Taiwan come parte integrante del loro territorio.

Più di una volta, Xi Jinping ha affermato con forza che la riunificazione con la terraferma è “un’inevitabilità storica”. Trump è noto per le sue posizioni isolazioniste in politica, tipiche del M.A.G.A., e ha detto che Taiwan dovrebbe pagare gli U.S.A. per la difesa che l’esercito americano fornisce a Taiwan, come se Taiwan non fosse strategica per l’industria americana dei semiconduttori.

Quali Opzioni Sta Valutando il Presidente Xi per Riunificare Taiwan alla Cina?

Come abbiamo riassunto nel nostro articolo del 13 novembre 2023, Biden deve essere preparato a qualsiasi eventualità, che va dalla nessuna risposta fino a un intervento militare.

Fino ad ora, l’opzione preferita di Xi è stata quella di esercitare una pressione inflessibile e intensificante, in modo che la popolazione di Taiwan veda l’inevitabilità dell’unificazione con Pechino. Tuttavia, l’elezione del candidato del DPP Lai Ching-te per il suo terzo mandato significa che la coercizione senza guerra ha di fatto fallito.

L’opzione militare potrebbe essere una semplice dimostrazione di potenza, bombardando Taiwan con l’aviazione e missili balistici e distruggendo le reti stradali che collegano i porti più accessibili di Taiwan alle sue città più importanti, oppure una vera e propria escalation con un’invasione su vasta scala, anticipata da un massiccio attacco aereo contro le forze armate e le infrastrutture critiche di Taiwan, insieme a sabotaggi e tentativi di assassinare la sua leadership, in stile Putin nei primi giorni dell’attacco a Kiev.

L’Industria dei Semiconduttori Dipende da Taiwan

Secondo i dati TrendForce, quest’anno Taiwan dovrebbe rappresentare il 66% della produzione dei chip più avanzati del mondo. Gli Stati Uniti dovrebbero rappresentare il 6% della produzione.

TSMC (NYSE:TSMC) è il produttore di chip più grande e avanzato al mondo, responsabile della produzione di chip per le principali aziende americane come Apple e Nvidia. Le azioni di TSMC hanno chiuso in ribasso del 7,8% alla chiusura di Wall Street di ieri sera, dopo la pubblicazione dei commenti di Trump.

Trump sembra non avere interesse a dare appoggio all’industria dei semiconduttori di Taiwan, anzi ha rincarato la dose dicendo che Taiwan ha assorbito circa il 100% del business di produzione dei chip, che prima era appannaggio degli U.S.A. Delocalizzazione e globalizzazione sono l’esatto opposto della politica isolazionista e protezionista proposta da Trump, che sembra voler caratterizzare la sua campagna elettorale in uno scontro radicale con la politica Dem.

Anche Biden aveva cominciato a ritenere dannoso per gli U.S.A. l’abbandono da parte delle aziende della produzione dei propri chip, che hanno portato alla crescita di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co e altre importanti aziende taiwanesi e per questo motivo ha deliberato una legge che favorisce l’insediamento di nuovi impianti produttivi negli U.S.A.

Sotto l’amministrazione Biden, gli Stati Uniti hanno cercato di riportare più produzione di chip sulle proprie coste attraverso sovvenzioni che invogliano aziende come TSMC e Samsung ad espandere i propri impianti di produzione. Trump è contrario anche a questa legislazione e ha espressamente dichiarato: “Hanno preso quasi il 100% della nostra industria dei chip, glielo devo”, Trump disse.

“Non avremmo mai dovuto lasciare che ciò accadesse.” Ha aggiunto: “Ora stiamo dando loro miliardi di dollari per costruire nuovi chip nel nostro paese, e poi prenderanno anche quello, in altre parole, costruiranno ma poi lo riporteranno nel loro paese”.

Un Grave Rischio per Tutta l’Industria dei Semiconduttori, al Contrario un Vantaggio per Intel

Le dichiarazioni di Trump possono essere l’inizio di un movimento al ribasso di larga portata sulle azioni dei semiconduttori, soprattutto su quelle Fabless che dipendono dalla produzione di Taiwan, perché gli investitori cominceranno a chiedere un premio per il rischio e le valutazioni in termini di P/E e P.E.G. sono destinate a scendere.

Al contrario, questo movimento può essere una grande opportunità per le azioni Intel, dal momento che l’azienda ha deciso di diventare il secondo produttore di Chip, lavorando anche per conto terzi, non solo per la propria produzione.

I Nostri Consigli

Per affrontare al meglio questa situazione di incertezza nei mercati, consideriamo utile adottare alcune strategie:

  1. Diversificazione del Portafoglio: Non concentrarsi troppo su un singolo settore, ma diversificare gli investimenti per ridurre il rischio.
  2. Valutazione delle Opportunità: Monitorare attentamente le aziende che possono beneficiare dei cambiamenti geopolitici e delle politiche protezioniste, come Taiwan Semiconductors.
  3. Gestione del Rischio: Mantenere una parte del portafoglio in asset meno volatili come obbligazioni o oro per mitigare eventuali perdite.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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