Nella nostra precedente analisi del 15 luglio, avevamo evidenziato che, erano scattati 2 giorni di panic selling e è la settimana si era chiusa con un key reversal week, arrivato dopo la rottura del primo piccolo pivot point a 5580, dell’indice SP500 ma rimane intatto quello più importante a 5452 che sostiene la struttura del rialzo. A livello indicatori tecnici c’è un primo segnale di ribasso su RSI, che ha rotto completamente la linea di tendenza. Malgrado il conteggio delle onde d brevissimo temine lasci sazio ancora per un potenziale per un rally finale della quinta onda, con un mercato rialzista molto esteso a lungo termine, è sempre possibile che il rialzo sia stato già troncato e il prossimo movimento sia solo un rimbalzo correttivo. Per avere un vero segnale di ribasso è necessaria la rottura del livello di pivot point a 5544-5452 dell’indice SP500, poi 5370-5405, i 2 pivot point che sostengono il trend al rialzo. A livello di risk/reward stare long difficilmente può pagare il forte rischio di inversione di tendenza. È probabile che si ripeta il pattern dell’anno scorso con una distribuzione da qui a fine luglio ed un successivo ribasso importante.
Il key reversal week era stato un buon premonitore e durante la settimana si è scatenato un vero e proprio panic selling sulla tecnologia, complici i risultati negativi di Tesla e Google. Adesso siamo ad un bivio, con due varianti possibili.
Scenario A – nuovo rally nelle prossime settimane/mesi, l’onda finale v per completare l’onda C di una struttura diagonale finale, iniziata nell’ottobre del 2022. In questo caso la discesa da metà luglio sarebbe il pullback dell’onda IV. Il superamento dell’area pivot a 5491, proietterebbe l’indice Sp500 almeno verso l’area 5850.
Un immediato ulteriore ribasso dell’indice Sp500 con la rottura dell’area pivot 5370-5405 e un obiettivo minimo tra 51815-5280, sarebbe un forte indizio che la discesa di medio termine è già in corso, soprattutto se poi fosse seguito da un rally correttivo e da una chiara struttura a 5 onde che sarebbe l’onda 1 dell’onda III di grado maggiore, cioè quella di solito più violenta al ribasso.
Per come sono impostati gli indicatori tecnici e quelli di sentiment, sembra più probabile l’ipotesi ribassista, ma per essere oggettivi bisogna attenersi ai parametri indicati, tanto se il ribasso fosse confermato, lo spazio di discesa sarebbe molto profondo; quindi, anche senza cercare di anticiparlo ci sarebbe ampio spazio per andare short.
Non fidarti della tua opinione e non sostenere il tuo giudizio finché l’azione del mercato stesso non conferma la tua opinione, come diceva Jesse Livermore, “the boy plunger”, uno che lo short lo sapeva fare.
Mercati Azionari: confermata l’analisi del trend di lungo termine
Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022. C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento che è durato da marzo a fine luglio 2023.
Dopo la correzione avvenuta tra agosto e ottobre, col successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, che probabilmente ha raggiunto il suo top a metà luglio sopra 5600.
Manca la conferma del top di medio termine, che si avrebbe sotto 5182. La rottura di 4946 confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, già entro la fine del 2024.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
Dopo la doppia rottura la ribasso del piccolo pivot point a 5582, minimo di giovedì 11 luglio, si è visto un inizio di panic selling nelle giornate del 24-25 luglio, quest’ultima la più violenta discesa dal 2022.
La discesa al di sotto di 5445 ha aperto la strada ad una correzione, che si approfondirebbe in caso di rottura di 5370-5340, aumentando le probabilità di aver toccato il massimo di ciclo.
Lo spartiacque di medio termine resta 5180-5190, minimo della IV onda (toccato il 31 maggio) di questa onda C partita da 4940 a metà aprile. Nel breve è in atto un rimbalzo, che solo superando 5490 potrebbe trasformarsi in un nuovo impulso rialzista fino 5850.
Botta al ribasso dell’indice Nasdaq 100, innescata dalle trimestrali di alcuni titoli dei “magnifici 7”, come Tesla e Google. L’indice Nasdaq 100 ha rotto il supporto a 19364-19193 e con un movimento di cinque onde al ribasso è arrivato fino ad un minimo di 18900. Anche in questo caso siamo ad un bivio: sopra 19766 ci sarebbe un nuovo segnale rialzista che poi dovrebbe essere confermato rompendo di nuovo il livello 20000.
Al contrario una discesa dell’indice Nasdaq 100 sotto il livello 18900-19000, spingerebbe i prezzi fino al supporto più basso a 18432. Se poi venisse rotto anche il livello di 18432, si avrebbe una forte conferma che il massimo di luglio è stato un top di medio-lungo termine.
Come per l’indice SP500, occorre aspettare conferme prima dare per morto il trend al rialzo, ma siamo in ogni caso alle battute finali anche se facesse un massimo leggermente più lato nei prossimi giorni.
Anche per il Nasdaq 100, malgrado il bias ribassista della nostra analisi, vale la sentenza “Non fidarti della tua opinione e non sostenere il tuo giudizio finché l’azione del mercato stesso non conferma la tua opinione”,
Mercati Azionari: indice CNN Fear & Greed neutrale nascondo un notevole strato di eccesso euforia rimanente
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana al livello di 45, in ribasso di 4 punti rispetto alla settimana scorsa.
Tra i singoli indicatori che fanno parte dell’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed, è ancora visibile l’eccesso di leva rialzista sulle opzioni call e l’eccesso di euforia a livello di titoli con nuovi massimi a 52 settimane
Un altro importane indicatore di risk on / risk off come il Bitcoin, dopo aver completato una formazione Head & Shoulders ribassista sul chart dell’indicatore RSI Weekly, ha esteso il rimbalzo della settimana scorsa e ora si trova su una fascia di resistenze, con evidenti divergenze negative tra chart e indicatore tecnico RSI.
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