Come abbiamo sottolineato più volte, oltre alla sua funzione di criptovaluta, il Bitcoin rappresenta un importante indicatore di sentiment, perché indica con anticipo se l’ago del barometro sta per spostarsi dal risk-on al risk-off o viceversa.
Nel mese di marzo, il prezzo del Bitcoin aveva fatto segnare un nuovo record, superando per due volte il livello dei $70.000, anche se in misura marginale rispetto al precedente massimo storico del 2021. Nelle settimane scorse, un sell-off lo aveva portato a scendere fino a $53.000-$54.000.
Il forte ribasso era seguito alle notizie del rimborso di quasi 9 miliardi di dollari agli utenti dell’exchange di Bitcoin Mt. Gox, fallito negli anni scorsi. Dai $72.000 del mese di marzo, il prezzo del Bitcoin ha chiuso al prezzo di $56.571,00, perdendo oltre il 3% nella sola giornata di venerdì 5 luglio, dopo essere crollato fino a $53.513, segnando il suo primo scambio sotto il livello di $55.000 dal 27 febbraio.
A questo si è aggiunto un altro flusso di vendite, perché giovedì il governo tedesco ha venduto circa 3.000 Bitcoin – per un valore di circa 175 milioni di dollari ai prezzi odierni, provenienti dal sequestro di 50.000 Bitcoin derivante dall’operazione di pirateria cinematografica Movie2k. Il governo della Germania detiene ancora più di 40.000 Bitcoin per un valore di oltre 2 miliardi di dollari.
Perché Negli Ultimi Giorni C’è Stato un Forte Rimbalzo del Bitcoin?
Dopo l’attentato a Trump, il Bitcoin ha beneficiato dell’effetto ‘safe haven’ e della politica favorevole alle criptovalute che il mercato si aspetta dalla prossima amministrazione Trump, dato ormai come sicuro vincitore delle elezioni Presidenziali.
La più grande criptovaluta del mondo è rimbalzata dai minimi di quattro mesi questa settimana dopo che Trump sembra aver ottenuto un enorme aumento di popolarità dopo un fallito tentativo di omicidio la scorsa settimana. L’ex presidente ha mantenuto una posizione ampiamente pro-cripto durante la sua recente campagna elettorale, affermando che il futuro delle criptovalute dovrebbe essere costruito negli Stati Uniti. La sua campagna accetta anche donazioni in criptovalute.
Trump parlerà alla Bitcoin Conference di Nashville alla fine di questo mese, dove le speculazioni sui social media hanno suggerito che il favorito presidenziale potrebbe potenzialmente delineare piani per dichiarare Bitcoin come un “asset di riserva strategico”.
A questo si sono aggiunte preoccupazioni sull’incremento del debito pubblico a livello mondiale e negli U.S.A. in particolare. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen ha avvertito che i paesi di tutto il mondo si stanno allontanando dal dollaro USA, mentre l’accumulo vertiginoso di 34mila miliardi di dollari di debito statunitense alimenta i timori di collasso, con Bitcoin e criptovalute che stanno lentamente scalzando il dominio del dollaro.
Posizioni Contrastanti, ma Prevale un Eccesso di Ottimismo sulla Criptovaluta
Nel nostro articolo del 18 giugno https://www.word2invest.com/2024/06/il-bitcoin-e-alla-soglia-di-un-collasso/, prima della caduta del Bitcoin fino al minimo di $53.000, avevamo riassunto le due opposte visioni di mercato sulla criptovaluta. Recentemente un nuovo report di Bernstein aveva alzato le sue previsioni, dichiarando che il Bitcoin potrebbe raggiungere 1 milione di dollari entro il 2033 e un massimo del ciclo di 200.000 dollari entro il 2025.
Le previsioni ottimistiche di Bernstein sulla quotazione del BTC sono motivate dall’aumento della domanda da parte degli ETF spot e dalla limitata offerta di criptovalute. Bernstein prevede che il Bitcoin possa raggiungere i 500.000 dollari entro il 2029, rivedendo al rialzo la stima per il 2025 da 150.000 a 200.000 dollari.
L’unica voce negativa che esce dal coro di ottimisti è quella del noto trader Peter Brandt, che ha affermato che il Bitcoin potrebbe ancora scivolare sotto i $50.000, se ciò che resta del bid support dovesse cedere. Peter Brandt non esclude neanche la possibilità di nuovi minimi nel lungo termine inferiori ai minimi del 2022. L’ultima volta che Bitcoin è stato scambiato sotto la soglia dei $50.000 è stato a metà febbraio, un mese prima di toccare gli attuali massimi storici di $73.800.
Cosa Indica l’Analisi Tecnica?
Nel breve termine, il chart giornaliero aveva prima segnalato un doppio top a livelli di poco superiori a $70.000 e la rottura al ribasso dell’ultima trendline ascendente che partiva dai minimi di maggio.
C’è poi stata un’evidente rottura dell’ultimo trading range tra $67.000-$72.000, con il successivo raggiungimento del primo target a $53.000. Da lì è partito il rimbalzo che è ancora in corso.
Molto più inquietante il chart settimanale, soprattutto con il “testa e spalle” al ribasso completato sull’indicatore tecnico RSI, figura che normalmente anticipa una performance negativa di medio termine dei prezzi.
In quest’ottica l’ultimo movimento al rialzo del Bitcoin è un rimbalzo, potente come sempre per le caratteristiche di volatilità dell’asset crypto, ma sempre un rimbalzo e non l’inizio di un nuovo trend rialzista. È possibile superare i $65.000-$66.000, anche se sono una resistenza importante, ma non andare sopra i massimi di marzo.
I Nostri Consigli
- Diversificazione del Portafoglio: Non concentrarsi troppo su un singolo asset, ma diversificare gli investimenti per ridurre il rischio complessivo.
- Monitoraggio Costante: Tenere sotto controllo le notizie geopolitiche e le decisioni delle principali istituzioni finanziarie che potrebbero influenzare il mercato delle criptovalute.
- Analisi Tecnica e Fondamentale: Utilizzare entrambe le analisi per prendere decisioni informate e ridurre il rischio di perdite significative.
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