Nella nostra precedente analisi del 10 giugno, avevamo evidenziato che il livello fondamentale, che avevamo indicato come argine al ribasso, cioè il minimo a 5182 ha tenuto e c’è stato subito un piccolo rally, sia dell’ indice SP500 che del Nasdaq 100 , che ha fatto segnare nuovi massimi marginali, all’interno di un movimento ancora classificabile come un’onda terminale c (che ricordiamo è sempre di 5 onde ) dell’onda più grande B. L’obiettivo più alto di questo movimento potrebbe anche arrivare fino all’area 5447-5512 , ma dipende dalla capacità dell’indice SP500 di salire rimanendo sempre al di sopra del livello 5317. Se invece l’indice SP500 scendesse sotto il livello pivot di 5315 e successivamente segnasse un altro massimo più alto, avremmo un classico leading diagonal finale, con la possibilità di vedere un’inversione abbastanza brusca verso il livello 5193 per iniziare un movimento al ribasso più ampio.
La speculazione rialzista continua spingere al rialzo l’indice Sp500 e il Nasdaq 100, che anche alla fine della settimana hanno fatto segnare nuovi massimi marginali e sono in territorio di Overbought, come segnalano sia l’indicatore RSI, sia la put/call ratio.
Al contrario, gli indici Dow Jones Industrial e Russel 2000 si trovano in una chiara tendenza ribassista.
Questa situazione tecnica è determinata dal fatto che i volumi al rialzo sono concentrati su pochi titoli, che di fatto fanno l’indice SP500 e Nasdaq 100. Questo contrasto è un ulteriore segnale di un top di medio termine in costruzione da alcune settimane.
Nel breve termine la spinta al rialzo dell’indice SP500 rimane quella indicata la settimana scorsa, cioè l’area 5447-5512 e il reversal può avvenire bruscamente da un momento all’altro, come si è visto giovedì e venerdì sui mercati azionari europei.
Forte contrasto tra alcuni indicatori di sentiment, specificamente la put/call ratio che segnala un eccesso di speculazione rialzista e il McClellan volume summation index, che con tre massimi discendenti, evidenzia la fase di distribuzione in atto da alcune settimane.
Mercati Azionari: confermata l’analisi del trend di lungo termine
Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022. C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento che è durato da marzo a fine luglio.
Dopo la correzione avvenuta tra agosto e ottobre, col successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, che probabilmente ha raggiunto il suo top il 1° aprile a 5280.
La rottura di 4946 confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, già entro la fine del 2024.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
Il livello di 5182, da dove è partito l’ultimo rally nella giornata di venerdì 31/05 va considerato come il nuovo argine al ribasso.
L’ultimo rally, partito proprio da 5182 non sembra aver completato il proprio movimento, ma piuttosto essersi preso un giorno di pausa dopo i dati sul mercato del lavoro negli U.S.A.
Questa piccola correzione si approfondirebbe in caso di rottura di 5317, limitando il potenziale del successivo rialzo.
L’indice Nasdaq 100 durante la settimana ha superato i massimi precedenti, ma sta seguendo un modello molto simile all’indice SP500 poiché sembriamo ancora essere nell’onda (3) in rialzo.
Il supporto per l’onda (4) è posizionato nella zona 18934-18818 e finché il Nasdaq 100 rimarrà sopra quella zona ci sarà ancora vedere un altro massimo più alto come parte dell’onda (5) della quinta onda dell’onda c della più ampia B wave.
Al di sotto di quella zona ci sarebbe l’indicazione forte dell’aver formato un top, ma avremmo comunque bisogno di una discesa al di sotto dei 18432 punti.
Come abbiamo spiegato più dettagliatamente nell’analisi dell’indice SP500. finché non vedremo chiaramente cinque onde al ribasso e una rottura della zona di supporto non possiamo ancora escludere di vedere un altro massimo più alto, anche se marginale, pur rimanendo valida la configurazione di top di medio termine.
Mercati Azionari: sentiment, indice CNN Fear & Greed perfettamente neutrale
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana al livello di 38, in forte ribasso rispetto alla settimana scorsa. Le indicazioni dei singoli indicatori che fanno parte dell’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed, danno segnali misti perché la put/call ratio è in fase di Overbought, ma la speculazione al rialzo sta perdendo forza e volumi sono concentrati su pochi titoli, come si può notare dal grafico McClellan Volume Summation Index qui sotto, che mostra 3 massimi discendenti.
Un altro importane indicatore di risk on/risk off è da sempre il Bitcoin, che dopo essersi bloccato sulla linea dei massimi, malgrado l’afflusso record di volumi retail sui nuovi ETF, ha rotto la trendline al rialzo, sotto la spinta di nuove vendite da parte degli hedge funds, che stanno scommettendo sul ribasso del Bitcoin.
Il chart dell’indicatore RSI Weekly segnale una formazione Head & Shoulders ribassista, che può invertire completamente la tendenza di medio lungo termine del Bitcoin, con implicazioni importanti sul livello di risk on / risk off della speculazione.
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