Nella nostra precedente analisi del 27 maggio, avevamo evidenziato che il key reversal day di giovedì, dopo che l’indice SP500 aveva raggiunto 5341, è sicuramente un segnale di quanta speculazione al rialzo fosse presente sul mercato e potrebbe essere anche il segnale che il top sia stato raggiunto. Per averne la conferma però, bisogna aspettare un chiaro declino di 5 onde rispetto al massimo raggiunto la scorsa settimana, perché il rimbalzo di venerdì non è completamente consono con un impulso ribassista in atto. Il minimo toccato la scorsa settimana a 5257 conferma invece l’importanza dell’area pivot 5240-5260 che avevamo chiaramente indicato nel precedente report del 20 maggio. L’obiettivo teorico rimane quindi il livello di 5356 dell’indice SP500 che corrisponde al calcolo di onda a= onda c, mentre il grafico giornaliero presenta un livello di resistenza di poco superiore, attorno a 5400. Questa è la fascia principale di resistenza da tenere d’occhio nella prossima settimana.
Siamo adesso un po’ come nella famosa canzone dei Led Zeppelin “When the levee breaks”: se continuano le vendite, l’argine si romperà e allora non ci sarà più posto dove nascondersi. A parte questa nota di colore, i punti fermi di questa settimana sono i seguenti:
– l’area pivot è stata violata la ribasso e ci sono molti segnali di ribasso sugli indicatori tecnici di medio termine, che lascerebbero presumere che il top del movimento al rialzo sia stato raggiunto, anche se rimane il supporto a livello 5182 dell’indice SP500, da cui venerdì pomeriggio un rally intraday di quasi 100 punti, che ha riportato l’indice SP500, sulla fascia più alta vecchia area pivot, che dovrebbe fungere da resistenza.
– guardando l’ultimo ribasso da 5341 a 5182 dell’indice SP500, pur mancando ancora un chiaro movimento di 5 onde e per avere la conferma delle 5 onde ribassiste, l’indice SP500 potrebbe aver iniziato un nuovo movimento impulso al ribasso, dopo aver formato un top di medio termine rimanendo per 2 mesi tra 5180-5350, livelli che in passato avevamo indicato come i due possibili obiettivi del rialzo di medio termine iniziato ad ottobre 2023.
Per confermare l’impulso ribassista, rimane da fare un minimo più basso del livello di 5182 di venerdì. Se ciò non dovesse accadere, ci sarebbe ancorala possibilità di un ultimo movimento al rialzo fino all’area 5350-5400, ma sarebbe sempre all’interno del top di medio termine
Da notare una forte divergenza tra SP500 e DJIA, perché quest’ultimo ha praticamente già perso tutto il rialzo che aveva disegnato dai minimi di aprile, movimento che sembra essere stato un vero e proprio doppio massimo.
Mercati Azionari: confermata l’analisi del trend di lungo termine
Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.
C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento che è durato da marzo a fine luglio.
Dopo la correzione avvenuta tra agosto e ottobre, col successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, che probabilmente ha raggiunto il suo top il 1° aprile a 5280.
La rottura di 4946 confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, già entro la fine del 2024.
Mercato Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
Gli indicatori tecnici calcolati su base orario hanno scaricato l’eccesso di ipervenduto, che si era accumulato negli ultimi 3 giorni, dopo una discesa che aveva rotto al ribasso l’area pivot tra 5240-5270.
Col forte rimbalzo di 100 punti, aiutato anche dal window dressing di fine mese, siamo arrivati sulla fascia di resistenza rappresentata dalla parte superiore della vecchia area pivot.
Come si vede dall’incrocio della linea orizzontale con la trendline ascendente dai minimi di aprile, il livello di 5182 è il nuovo argine, rotto il quale ci sarebbero tutte le conferme di un movimento impulso al ribasso.
L’indice Nasdaq 100, che durante la settimana ha superato i massimi precedenti, ha mollato bruscamente, confermando che il forte key reversal day evidenziato la settimana precedente non era un fatto isolato e casuale.
Dopo un veloce movimento al ribasso fino alle prime ore di contrattazione di venerdì 31 maggio, il settore tecnologico è rimbalzato, rimanendo al di sopra del supporto.
Anche per il Nasdaq 100, per avere la conferma iniziale di un massimo e per vedere un movimento completo al ribasso di cinque, bisogna vedere la rottura del supporto al livello di 16264.
Come abbiamo spiegato più dettagliatamente nell’analisi dell’indice SP500. finché non vedremo chiaramente cinque al ribasso e una rottura della zona di supporto non possiamo ancora escludere di vedere un altro massimo più alto, anche se marginale, senza essere in grado di cambiare la configurazione di top di medio termine.
Mercati Azionari: sentiment – indice CNN Fear & Greed perfettamente neutrale
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana al livello di 48, sostanzialmente invariato rispetto alla settimana scorsa.
Le indicazioni dei singoli indicatori che fanno parte dell’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed, danno segnali misti, ma rimane elevato il livello di speculazione al rialzo, come si può notare dal grafico della put/call ratio qui sotto.
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