Nella nostra precedente analisi del 29 aprile, avevamo evidenziato che per il momento l’indice SP500 stava seguendo un pattern coerente con le nostre aspettative di rimbalzo di un’onda B. Come avevamo evidenziato la settimana scorsa, la rottura del livello di 4940-4950 aumenterebbe la probabilità di un’inversione di tendenza di medio termine, con obiettivo verso l’area 3800 dell’indice SP500, in base alla regola per cui ad una struttura Leading diagonal, come è stato il movimento che ci ha portato al massimo di 5280 del 1aprile, segue normalmente una discesa più veloce e diretta che fa perdere all’indice tutto il terreno guadagnato nella fase di rialzo. Per invalidare questa ipotesi operativa, l’indice Sp500 dovrebbe riuscire a risalire oltre 5220, ma al momento questa ipotesi sembra meno probabile.
L’indice SP500 si sta muovendo all’interno del pattern che avevamo indicato già 2 settimane fa e confermato la settimana scorsa, perché al momento l’onda B sembra in pieno svolgimento e l’obiettivo più probabile rimane l’area 5150-5160, dove potrebbero riaffiorare le vendite, visto che, durante la discesa dell’indice SP500 di metà aprile, la rottura di questo livello aveva fatto partire l’accelerazione la ribasso.
Per capire se l’onda B si sarà effettivamente esaurita, la successiva ripresa del ribasso deve essere un impulso di 5 onde e non un movimento correttivo di 3 onde e soprattutto deve rompere il minimo di aprile a 4940-4960, per dare la conferma definitiva che è iniziato un ribasso di medio termine, con obiettivi di discesa del 25%.
Per annullare questo potenziale 1-2 ribassista (prima discesa a 4960 e successivo rimbalzo a 5150) sarebbe necessario il superamento del livello di 5220 dell’indice SP500, ipotesi che potrebbe aprire le porte ad un ultimo guizzo al rialzo verso il vecchio obiettivo di 5350, che non era mai stato raggiunto.
Atteniamoci alla realtà dei numeri e per ora l’onda B è l’ipotesi principale e la prossima settimana potrebbe rappresentare l’ultima occasione per vendere, prima di un ribasso consistente.
Mercati Azionari: confermata l’analisi del trend di lungo termine
Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.
C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento che è durato da marzo a fine luglio.
Dopo la correzione avvenuta tra agosto e ottobre, col successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, che probabilmente ha raggiunto il suo top il 1° aprile a 5280.
La rottura di 4946 confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, già entro la fine del 2024.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
Analizzando il movimento dell’indice SP500 attraverso un chart su base oraria, si può notare un canale rialzista, la cui parallela superiore passa in questo momento a 5150-5160, livello che corrisponde tra l’altro ad un’area pivot importante, creatasi nella fase di discesa di metà aprile.
Gli indicatori tecnici calcolati su base orario sono già ampiamento in zona di ipercomprato.
Se all’inizio della prossima settimana dovessimo invece vedere una discesa che vada a chiudere il gap tra 5060-5090, allora aumenterebbero le probabilità che il rimbalzo possa essere già terminato e di conseguenza dovrebbe iniziare il declino più ampio dell’onda C.
L’indice Nasdaq 100 dopo aver rotto la ribasso anche l’area pivot più importante, posta tra 17800- 18046, scivolando velocemente verso il livello di 17000 è rimbalzato dopo un forte oversold di brevissimo temine dando vita ad un’onda B che ha raggiunto la forte resistenza tra 17800-18046, cioè nella vecchia area di supporto, complice anche il +6% di Apple nella giornata di venerdì 3 maggio.
Il rimbalzo potrebbe estendersi anche fino ad arrivare ad un doppio massimo, ma l’obiettivo minimo del ribasso iniziato il 1° aprile rimane almeno l’area 16000.
I prossimi giorni saranno molto importanti per delineare il trend di medio termine.
Mercati Azionari: sentiment e indice CNN Fear & Greed. La put/call ratio segnala che l’eccesso di posizioni short è rientrato
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana al livello di 40, praticamente invariato rispetto alla chiusura di 42 della settimana.
Parecchio dello short accumulatosi durante la discesa di metà aprile è ormai rientrato, come si può notare dal grafico della put/call ratio.
Invece il McClellan Volume summation Index, che è un indicatore che misura è un l’ampiezza del mercato, basandosi sulla differenza tra il volume dei titoli al rialzo rispetto ai titoli al ribasso, segnala ancora che la leva rialzista rimane molto stratificata e profonda e il deleveraging delle posizioni rialziste è ancora lungo.
Infatti, il McClellan volume summation index indica chiaramente che la strada del deleveraging della speculazione rialzista può essere ancora lunga e dolorosa.
Il rimbalzo in atto potrebbe essere un classico sucker’s play, per ricaricare l’indice e consentire nuove vendite short agli hedge funds.
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