Mercati Azionari: SP500, c’è stato Key reversal day nella giornata di giovedì, sarà il segnale che il top è stato raggiunto?

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Nella nostra precedente analisi del 20 maggio, avevamo evidenziato che trai due scenari prospettati, aveva avuto la meglio la continuazione della spinta la rialzo e che l’indice SP500 stava tentando di raggiungere il vecchio obiettivo a 5350, che ha praticamente già raggiunto. Fino a quando l’Indice SP500 riuscirà a rimanere al di sopra del gap aperto tra 5240-5265, il trend è ancora impostato al rialzo, anche se i margini di ulteriore salita sono limitati. L’eccesso di euforia è tornato prepotente a condizionare il mercato e la put /call ratio ha raggiunto livelli insostenibili, segnalando come tutta la speculazione, soprattutto retail, sia nuovamente molto carica di posizioni a leva al rialzo.

Il key reversal day di giovedì, dopo che l’indice SP500 aveva raggiunto 5341, è sicuramente un segnale di quanta speculazione al rialzo fosse presente sul mercato e potrebbe essere anche il segnale che il top sia stato raggiunto.

Per averne la conferma però, bisogna aspettare un chiaro declino di 5 onde rispetto al massimo raggiunto la scorsa settimana, perché il rimbalzo di venerdì non è completamente consono con un impulso ribassista in atto.

Il minimo toccato la scorsa settimana a 5257 conferma invece l’importanza dell’area pivot 5240-5260 che avevamo chiaramente indicato nel precedente report del 20 maggio.

L’obiettivo teorico rimane quindi il livello di 5356 dell’indice SP500 che corrisponde al calcolo di onda a= onda c, mentre il grafico giornaliero presenta un livello di resistenza di poco superiore, attorno a 5400.

Questa è la fascia principale di resistenza da tenere d’occhio nella prossima settimana.

Mercati Azionari: confermata l’analisi del trend di lungo termine

Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.

C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.

Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento che è durato da marzo a fine luglio.

Dopo la correzione avvenuta tra agosto e ottobre, col successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, che probabilmente ha raggiunto il suo top il 1° aprile a 5280.

La rottura di 4946 confermerebbe la completa inversione di tendenza con obiettivo 3500-3800, già entro la fine del 2024.

Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine

Gli indicatori tecnici calcolati su base orario hanno scaricato l’eccesso forte ipercomprato, che era invece presente la settimana scorsa.

Come spiegato nel primo paragrafo del report, l’obiettivo teorico è 5356, ma se all’inizio della prossima settimana dovessimo invece vedere una discesa che vada a rompere al ribasso l’area pivot tra 5240-5265, allora aumenterebbero le probabilità che l’onda B possa essere già terminata col massimo di 5341 di giovedì scorso.

Viceversa, finché l’indice SP500 rimane al di sopra di questa linea e del gap tra 5240-5265, la pressione rimane orientata al rialzo.

Anche l’indice Nasdaq 100 all’indice SP500, ha visto un forte key reversal day nella giornata di giovedì, seguito poi da un rimbalzo venerdì, molto probabilmente uno scarico della forte speculazione rialzista che emergeva dalla put/call ratio della settimana scorsa. I minimi di giovedì non hanno rotto la micro-trendline dell’ultimo rally al rialzo da metà aprile, ma il rimbalzo di venerdì sembra un movimento correttivo, anche se per definirsi tale deve rimanere al di sotto del livello 18803.

Per ora manca, comunque, un segnale di ribasso chiaro, anche se il risk/reward è tutto sbilanciato verso il risk.

Mercati Azionari: Indice CNN Fear & Greed nuovamente in eccesso di euforia

L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana al livello di 53, in ribasso rispetto alla chiusura di 465 della settimana scorsa.

Le indicazioni dei singoli indicatori che fanno parte dell’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed, danno segnali misti, ma occorre fare attenzione al McClellan volume summation index che ha fatto 3 massimi discendenti divergendo completamente dall’andamento dell’indice SP500, il che potrebbe essere sintomo che la pressione al rialzo si stia esaurendo.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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