Elliott Management all’attacco di Texas Instruments

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Elliott Management, l’hedge fund attivista da 65 miliardi di dollari noto in Italia per essere stato anche azionista del Milan, ha effettuato un investimento di 2,5 miliardi di dollari in Texas Instruments, il colosso dei semiconduttori analogici.

L’hedge fund sta esortando la società a migliorare il suo free cash flow adottando un piano meno rigido in termini di Capex.

Secondo Elliott Management, utilizzando una strategia di gestione della capacità dinamica, Texas Instruments (Nasdaq:TXN) potrebbe raggiungere un free cash flow fino a 9 dollari per azione entro il 2026, un livello circa il 40% al di sopra del consenso attuale degli analisti.

La presa di posizione di Elliott Management ha determinato un immediato rialzo delle azioni di Texas Instruments di circa il 3%, guadagno che però è svanito in chiusura di contrattazioni, prima di recuperare i guadagni nel trading mattutino.

Secondo Elliott Management, la rigida aderenza al piano di capital expenditure messo in atto nel 2022 ha danneggiato i rendimenti degli azionisti, riducendo drasticamente il free cash flow da 6,40 dollari per azione nel 2022 a 1,83 dollari previsti per quest’anno.

Il piano di spesa in conto capitale del 2022 prevedeva un Capex fino a un massimo di 5 miliardi di dollari all’anno dal 2023-2026, una cifra corrispondente fino al 23% dei ricavi, mentre nel decennio precedente tale spesa era stata di circa il 5% dei ricavi.

Il problema è che i livelli di capacità produttiva risultano superiori del 50% rispetto alle aspettative dei ricavi di consenso nel 2026 e 2030, creando quindi un eccesso di capacità produttiva.

Cosa dicono gli indicatori fondamentali di bilancio?

Il primo trimestre del 2024 ha visto i segmenti di elaborazione analogici e incorporati con ricavi in discesa rispettivamente del 14% e del 22% su base annua. L’impegno di Texas Instruments nei confronti della produzione interna e della scalabilità rimane quello di preservare il suo vantaggio in un settore competitivo.

Il resto del portafoglio prodotti ha visto un aumento della redditività operativa del 41% anno su anno.

Il management di Texas Instruments ha ribadito che ritiene strategici gli investimenti nella capacità produttiva, che sono una solida base per la ripresa e la crescita future.

Negli ultimi 12 mesi, Texas Instruments ha investito 1,9 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo e 5,3 miliardi di dollari in spese in conto capitale.

Dai dati del primo trimestre 2024 emerge comunque un’accorta gestione di Texas Instruments nella gestione dell’inventario e nella produzione, coerenti con la strategia di medio termine.

La guidance del management per il secondo trimestre va da 3,65 miliardi a 3,95 miliardi di dollari, con una previsione EPS da 1,05 a 1,25 dollari, in linea con le aspettative degli analisti.

Può essere interessante acquistare azioni Texas Instruments in questo momento?

Ai prezzi correnti, le azioni Texas Instruments quotano con un EV/EBITDA forward di 20,6 e di 18 sui risultati attesi per il 2026. Questi valori sono decisamente alti rispetto alle valutazioni storiche, soprattutto in un periodo di transizione per l’azienda come quello attuale.

Non riteniamo quindi particolarmente interessante acquistare azioni Texas Instruments in questo momento, malgrado il braccio di ferro con Elliott Management.

I Nostri Consigli

Crediamo che gli investimenti in Texas Instruments possano convenire essenzialmente a due tipi di investitore:

  1. Chi cerca opportunità di crescita a lungo termine: Investitori che puntano su aziende in grado di beneficiare di una gestione più efficiente del capitale e che sono pronti a gestire le fluttuazioni di mercato.
  2. Chi cerca diversificazione: Investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio includendo azioni di aziende tecnologiche che offrono una protezione contro le fluttuazioni di mercato.

Se l’investitore volesse cambiare i piani in anticipo, potrà comunque modificare la propria allocazione con una flessibilità relativa, adattandosi alle nuove condizioni di mercato senza significative penalizzazioni.

Per questo siamo qui…

Flavio Ferrara – Consulente Finanziario Indipendente, è qui per aiutare le persone a investire diversamente, partendo da ciò che sappiamo di non sapere e usando un linguaggio semplice, pacato e coinvolgente.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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