Nella nostra precedente analisi del 5 febbraio, avevamo evidenziato che le divergenze sono rimaste, così come il rischio di inversione di tendenza, ma il pivot point a 5100 aveva tenuto e l’indice SP500 ha avuto la forza di fare un nuovo massimo. In questa situazione finché il mercato rimane al di sopra di 5090-5100 dell’indice SP500, rimane possibile un target teorico verso l’area 5350, quindi un potenziale di rialzo circa il 2%. In estrema sintesi, una rottura al ribasso di 5091 dell’indice SP500 sarebbe il primo warning e sarebbe ancora più negativo con la rottura del pivot point a 4946, che la conferma che si è toccato un massimo importante a cui seguirebbe una correzione molto forte, fino a 3500-3800 dell’indice SP500 perché, dopo la conclusione di un movimento leading diagonal, molto spetto il mercato azionario tende a perdere tutto quello che aveva guadagnato nell’ultimo movimento.
L’indice SP500 si è fermato sul livello 5200, che era il livello superiore di supporto per un semplice pullback, ed ha ricominciato a salire verso l’area 5260-5285.
Come avevamo già evidenziato la settimana scorsa, finché il prossimo pullback non scenderà sotto il livello di 5091, è ancora possibile un nuovo massimo tra 5300-5350 dell’indice SP500.
Nel complesso, riteniamo ancora che l’SP500 stia tentando di completare un movimento Leading Diagonal finale di grado più ampio per la sua onda [5] di 5, del movimento partito al di fuori del minimo di ottobre 2022 e un forte e sostenuto ribasso sotto 5091, seguito dalla rottura al di sotto 4946 dell’indice SP500, sarebbe la prima indicazione che l’intero movimento al rialzo è stato completato.
Questo suggerirebbe quindi fortemente che ci troviamo nella nuova onda di un mercato ribassista di medio termine, che inizialmente avrebbe come obiettivo l’area 3500-3800 dell’indice SP500, potenzialmente già entro la fine dell’anno.
Fino a quando queste rotture non si verificano, il pallino è in mano ai rialzisti, ma non per molto tempo.
Fare la parte di Cassandra non è mai popolare, soprattutto quando lo scenario dominante è “only the sky is the limit”.
Mercati Azionari: invariata l’analisi del trend di lungo termine
Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022. C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento che è durato da marzo a fine luglio.
Dopo la correzione avvenuta tra agosto e ottobre, col successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, con un obiettivo variabile che dopo gli ultimi sviluppi può essere individuato tra 5300-5350.
Ulteriori ipotesi potranno essere fatte in base alla qualità della prossima correzione, in base al fatto che può assumere i connotati di un impulso ribassista di 5 onde.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
Nel corso della settimana l’indice SP500 ha tenuto il supporto più alto tra 5200-5230, in un contesto ancora dominato dalla spinta al rialzo, malgrado le forti divergenze e l’euforia sugli indicatori di sentiment.
Il primo pivot point è a 5100, che sarebbe a prima indicazione che si è formato un Top.
Più in basso il pivot principale rimane tra 4935-4940, che connoterebbe il segnale come un’inversione di trend di medio termine.
Poche novità per il settore tecnologico, rappresentato dall’indice Nasdaq 100 che si è riportato a contatto con la parallela superiore del canale rialzista, senza comunque riuscire a tornarci sopra.
Dopo il movimento di venerdì 8 marzo, l’indice Nasdaq 100 che ha portato anche alla rottura della trendline rialzista, la rottura al ribasso di 18435 darebbe il primo segnale di formazione di un massimo, che necessiterebbe della successiva rottura del minimo di 18010 per avere una conferma.
In caso di continuazione del rialzo, la resistenza superiore sarebbe nella zona 18825-18865.
Permangono le forti divergenze segnalate nelle settimane scorse e il rischio di movimento brusco di inversione di tendenza.
Mercati Azionari: sentiment, euforia stabile da otto settimane
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana al livello di 71, praticamente invariato rispetto alla settimana precedente, rimanendo ancora su livelli di forte eccesso di euforia, che normalmente si raggiungono in prossimità di Top di medio termine.
Sono ben otto settimane che l’indicatore composito CNN Fear & Greed gira intorno agli stessi livelli e la leva rialzista è sempre più stratificata e profonda e questo può essere il propellente della discesa, nel caso scatti il segnale di ribasso su qualche indicatore tecnico o si rompa uno dei pivot point indicati nel primo paragrafo di questa analisi.
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