È arrivato il momento di comprare i “Fallen Angels”. 5 azioni che il mercato disprezza e che potrebbero raddoppiare nei prossimi 2-3 anni

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Lo stesso comportamento degli investitori, che si comportano più come una mandria che come esseri pensanti, spingendo il prezzo delle azioni di un’azienda a valutazioni insostenibili (vedi l’esempio di Tesla di solo pochi mesi fa) può anche far crollare i prezzi delle azioni, tanto che spesso gli investitori considerano il titolo ormai morto o semplicemente non vogliono aspettare per vedere se la ristrutturazione dell’azienda può cambiare le cose.

Il lavoro di un analista contrarian, che non si lascia guidare dalle mode del momento, ma fa il suo mestiere e guarda freddamente i numeri, è quello di individuare le opportunità e poi essere abbastanza paziente da aspettare un turnaround dei numeri di bilancio.

È in questo modo che si possono trovare grandi occasioni tra i “Fallen Angels” di Wall Street.

Quando la sbornia rialzista è finita e il prezzo delle azioni di una società cominciano a crollare, la perdita di credibilità può essere sproporzionata, quasi come se la società avesse la peste.

Ad un certo punto però queste aziende cominciano un processo di ristrutturazione, ma il processo richiede tempo e l’investitore medio non ha pazienza.

Quarant’anni di esperienza nel mondo degli investimenti, mi hanno invece insegnato che spesso i “Fallen Angels” sono un buon settore per cercare idee di investimento a medio lungo termine.

Le cinque “Fallen Angels” che possono raddoppiare nei prossimi 2-3 anni

  1. Pfizer: Le azioni Pfizer (NYSE:PFE) hanno sottoperformato significativamente il mercato statunitense in generale.
    Pfizer è il primo Fallen Angels di questa lista dopo aver legato il suo nome ai vaccini e ai farmaci contro il Covid, i cui ricavi sono comprensibilmente crollati, sta ora scommettendo sul potenziamento della sua pipeline di farmaci antitumorali, dopo che le sue azioni sono scese di oltre il 40% nel 2023.
    Da ora in poi dovrebbe cominciare a produrre i suoi frutti l’acquisizione da 43 miliardi di dollari di Seagen, che ha raddoppiato la pipeline di farmaci oncologici di Pfizer portandola a 60 diversi programmi sperimentali.
    Il management di Pfizer ha recentemente affermato che la sua pipeline di farmaci potrebbe produrre almeno otto farmaci di successo entro il 2030, rispetto ai soli cinque di oggi.
    Mentre molti analisti si dimostrano scettici sul futuro di Pfizer, ci piace ricordare che nel settore farmaceutico è fondamentale disporre di un solido portafoglio di brevetti e Pfizer è uno dei player più forti da questo punto di vista. L’azienda dispone di un portafoglio di prodotti ampiamente diversificato, la maggior parte dei quali ha date di scadenza remote.
    È anche importante tenere presente che, secondo l’ultima previsione degli utili, nei prossimi 18 mesi l’azienda prevede di lanciare 19 nuovi prodotti. A nostro avviso, con un P/E forward di 17,8 sugli utili previsti per fine 2024 e di 11,75 su quelli del 2025, comprare azioni del Fallen Angels Pfizer può rappresentare un interessante investimento per gli investitori che guardano al medio lungo termine. Anche il chart mostra una fase di bottom e il peggio sembra essere passato.
  • Bristol Myers Squibb: Le azioni di Bristol Myers Squibb (NYSE:BMY), il secondo Fallen Angels sono scese del 30% solo negli ultimi 12 mesi. Lo scorso anno i ricavi sono diminuiti del 3% per il secondo anno. L’anticoagulante dell’azienda, Eliquis, co-commercializzato con Pfizer, esaurirà la protezione brevettuale entro il 2027. Nel frattempo, il farmaco antitumorale Opdivo perderà l’esclusività nel 2028. Nel 2023, il fatturato di Eliquis, pari a 12,2 miliardi di dollari, è aumentato del 4% su base annua, rendendolo è il farmaco più venduto del Fallen Angels Bristol Myers. Opdivo è arrivato secondo, con un fatturato di 9 miliardi di dollari, il 9% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo scorso anno questi due farmaci hanno rappresentato circa il 47% del fatturato di Bristol Myers. Con queste perdite di brevetti all’orizzonte, è comprensibile il motivo per cui alcuni investitori sono scettici nei confronti di Bristol Myers. Sul fronte dei nuovi farmaci, il più venduto del gruppo è Reblozyl, raggiungendo 1 miliardo di dollari, il 41% in più rispetto al 2022. Nell’agosto 2023, la FDA ha approvato Reblozyl, un trattamento per l’anemia con un potenziale di 4 miliardi di dollari di vendite al suo apice. A marzo, la FDA ha concesso l’approvazione accelerata per Breyanzi, una terapia con cellule T per la leucemia linfocitica, un farmaco con potenziale di 2 miliardi di dollari. Bristol Myers prevede che entro il 2029 i suoi nuovi prodotti potrebbero contribuire fino a 25 miliardi di dollari di entrate. Le azioni attualmente vengono scambiate a un multiplo prezzo-utili (P/E) incredibilmente conveniente di 7 (sulla base delle proiezioni degli analisti dei suoi profitti futuri). Anche il rendimento da dividendi del 4,62% di Bristol Myers sembra altamente competitivo dato che la media dell’indice S&P 500 è attualmente pari all’1,47%.
  • Intel: il nuovo prodotto di punta per l’AI, denominato Gaudi 3, che secondo Patrick Gelsinger, CEO di Intel (Nasdaq:INTC), il terzo Fallen Angels, sarà disponibile per i clienti al più presto nel terzo trimestre, forse ad inizio del quarto trimestre. Ci si aspetta che Gaudi 3, rispetto alla GPU H100 di Nvidia, possa produrre 4 volte le prestazioni di calcolo IA con il formato BF16, incrementando la bandwidth di memoria del 50% e la bandwidth di rete di 2 volte, consumando meno energia della GPU di Nvidia. Un’altra componente molto importante della ristrutturazione di Intel è che, oltre a progettare Gaudi 3, Intel prevede anche di produrre chip AI, potenzialmente per aziende esterne, in una nuova fabbrica dell’Ohio che dovrebbe aprire nel 2027 o 2028 Intel sta intensificando le proprie attività di Foundry e punta a diventare la seconda Foundry più grande entro il 2030 e gran parte del piano dipende dal processo Intel 18A. Previsto per essere pronto per la produzione entro l’inizio del 2025, Intel prevede che questo processo supererà il processo a 2 nm di TSMC, che dovrebbe entrare nella produzione in volume qualche tempo dopo Intel 18A. Da un punto di vista tecnologico, Intel sarà in grado di fornire l’erogazione di potenza sul retro, in modo da consentire un aumento delle prestazioni o una maggiore efficienza energetica. Con un Ev/Ebitda forward di 8,43 e di 6,6 sui risultati attesi per il 2026, la valutazione del Fallen Angels Intel è decisamente interessante e lascia spazio per acquisti in un’ottica di medio termine, soprattutto se la debolezza delle azioni Intel si dovesse accentuare. Va anche tenuto conto della forte leva in caso di successo della ristrutturazione perché con un Ev/sales forward di 2,9, considerati i margini operativi che può raggiungere un’azienda come Intel (nei cicli positivi passati superava il 60% di margine operativo).
  • Ali Baba: Negli ultimi 12 mesi, il quarto Fallen Angels Alibaba (NYSE:BABA) ha messo a punto un importante riorganizzazione del suo settore Cloud Computing per sfruttare il boom dell’intelligenza artificiale che si basa sull’infrastruttura costruita dai player del cloud. L’attività nel settore Cloud continuerà ad essere suddivisa in tre business unit: cloud pubblico, cloud ibrido e infrastruttura cloud e nelle settimane scorse è arrivata la seconda mossa del quarto Fallen Angels, che ha dichiarato ieri che taglierà i prezzi su un’ampia gamma di prodotti cloud principali fino al 55%, nel tentativo di alimentare la crescita dell’intelligenza artificiale in Cina. Alibaba prevede di effettuare forti investimenti sull’intelligenza artificiale nel cloud, per poter trarre vantaggio dal fatto che le applicazioni di Artificial Intelligence richiedono grandi quantità di potenza di calcolo. che le aziende di cloud computing possono offrire. azioni Alibaba, che, prezzi correnti, quotano con un P/E forward di 10,6 e di 9,25 sui risultati previsti per il 2025. Graficamente le azioni Alibaba possono dare un importante segnale di rialzo, se riescono a rompere la trendline discendente dai massimi del 2023. La notizia del taglio delle tariffe Cloud può avere un impatto negativo sul breve termine, ma è estremamente positiva e può far ripartire la crescita di Ali Baba.
  • Ericsson: Il quinto e ultimo Fallen Angels, Ericsson (Nasdaq:ERIC), ha recentemente comunicato i risultati per il primo trimestre 2024 superiori alle aspettative e ha rilasciato un outlook più rassicurante, affermando che i ricavi potrebbero stabilizzarsi nella seconda metà dell’anno nonostante la debole domanda nel settore dell’infrastruttura 5G. Gli utili operativi esclusi le spese di ristrutturazione sono cresciute inaspettatamente, a 4,3 miliardi di corone ($ 394,40 milioni) nonostante un calo delle vendite del 15%. Gli analisti hanno mantenuto fino ad oggi una visione negativa su Ericsson ed è probabile quindi che possa iniziare un processo di revisione al rialzo delle stime. A inizio dicembre 2023, Ericsson e AT&T hanno raggiunto un accordo strategicodella durata di 5 anni e del valore di circa 14 miliardi di dollari, che a livello finanziario è il più contratto singolo che Ericsson abbia mai vinto. La collaborazione tra Ericsson e AT&T riguarda progetti per la trasformazione e la digitalizzazione delle reti, necessari per rendere programmabili e intelligentii nuovi network 5 G. Nel 2020 il 5G era considerato il settore che avrebbe dato una svolta epocale alla tecnologia delle telecomunicazioni e ai processi produttivi, più o meno le stesse aspettative che si hanno oggi per l’Artificial Intelligence, poi si è bloccato tutto perché le Telecom stanno attraversando una crisi di redditività e hanno bloccato gli investimenti in infrastruttura 5 G. Ai prezzi correnti le azioni Ericsson quotano con un Ev/Ebitda di 5 sui risultati attesi per il 2024, valore che scenda a 4 sui risultati attesi per il 2025. Il dividend yield è attorno al 5%. Si tratta di una valutazione molto bassa, considerando che veniamo da alcuni anni di discesa di ricavi e profitti.

Valutare con Saggezza i “Fallen Angels”

La ricerca di opportunità di investimento tra i “Fallen Angels” del mercato azionario richiede un misto di coraggio, analisi dettagliata e pazienza.

Come abbiamo esplorato, aziende come Pfizer, Bristol Myers Squibb, Intel, Alibaba ed Ericsson presentano tutte le caratteristiche dei “Fallen Angels”: hanno subito significative battute d’arresto ma stanno pianificando, o sono già nel mezzo di, trasformazioni che potrebbero riposizionarle per un futuro di successo.

Investire in queste aziende non è privo di rischi. Tuttavia, la storia ci insegna che il mercato tende a reagire eccessivamente sia al rialzo che al ribasso, creando opportunità per gli investitori lungimiranti che sanno leggere oltre i trend del momento.

Le “Fallen Angels” possono offrire una notevole ricompensa a chi è disposto a esaminare i fondamentali aziendali e attendere che il potenziale non riconosciuto venga alla luce.

In definitiva, il successo nell’investimento in “Fallen Angels” dipende dalla capacità di distinguere tra aziende che sono temporaneamente in difficoltà a causa di fattori esterni o ciclici e quelle che sono strutturalmente problematiche.

Con un approccio informato e un’adeguata diligenza, gli investitori possono identificare quei rari gioielli che sono pronti a risplendere nuovamente nel panorama finanziario globale.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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