È notizia recentissima che il Giappone, un tempo seconda economia mondiale, ha perso anche lo status di terza economia mondiale e la suo posto si inserisce la Germania, perché l’economia nipponica è scivolata inaspettatamente in recessione tecnica.
Con gli ultimi dati economici, il Giappone ha avuto due trimestri consecutivi di contrazione economica, chiudendo il IV trimestre 2023 con lo 0,4% su base annua, dopo la precedente contrazione del 3,3% nel terzo trimestre.
Il PIL del quarto trimestre ha ampiamente deluso le previsioni di consensus che vedevano una crescita dell’1,4%.
Ricordiamo che, convenzionalmente, si definiscono recessione due trimestri consecutivi di contrazione economica del PIL. Su base trimestrale, il PIL è sceso dello 0,1%, rispetto ad un consensus che vedeva un aumento dello 0,3%.
In risposta all’ultimo rilascio del PIL, il benchmark Nikkei 225 è salito dello 0,65% e ha superato anche se di poco la soglia dei 38.000, perché gli investitori hanno considerato che la debole lettura economica possa essere un segnale che la Banca del Giappone decida di mantenere la politica dei tassi di interesse negativi.
Cosa succede nel Regno Unito?
L’Office for National Statistics ha dichiarato che il prodotto interno lordo del Regno Unito si è ridotto dello 0,3% negli ultimi tre mesi dell’anno, registrando il secondo calo trimestrale consecutivo, decretando che l’economia del Regno Unito è entrata una recessione tecnica nell’ultimo trimestre dello scorso.
La previsione di consenso era di una contrazione di -0,1% per il periodo ottobre-dicembre.
Tutti e tre i principali settori dell’economia hanno subito una contrazione nel quarto trimestre, con cali dello 0,2% nel settore dei servizi, dell’1% nel settore manifatturiero e dell’1,3% nella produzione edilizia.
Si stima che nell’intero 2023 il PIL britannico sia aumentato solo dello 0,1% rispetto al 2022. Nel mese di dicembre la produzione industriale è diminuita dello 0,1%.
L’inflazione non è ancora sotto controllo ed erode i consumi, costituendo il più grande ostacolo alla crescita, anche perché con un’inflazione ancora elevata la Banca d’Inghilterra è propensa a mantenere fermi i tassi di interesse e questo costituisce un ostacolo alla crescita economica.
Perché i mercati salgono dopo dati di debolezza economica?
Gli investitori hanno vissuto per anni sotto la droga dei tassi bassi e della liquidità a buon mercato e vedono nella debolezza economica una possibilità di allentamento della politica monetaria, con possibili iniezioni di liquidità che contribuiscano nuovamente a drogare i mercati azionari.
Per questo c’è la spasmodica attesa del c.d. Pivot della FED e ogni segnale di debolezza dell’economia mondiale come qualcosa che può avere effetto anche sull’economia U.S.A. e di conseguenza sulla futura politica della FED.
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