Come sempre l’inizio della earnings season vede protagoniste le banche e oggi hanno riportate i più importanti conglomerati bancari degli USA.
Il quadro che ne esce è fatto di chiaroscuri, luci ed ombre perché, se la forbice dei tassi di interesse è stato un fattore positivo, le perdite su titoli obbligazionari e accantonamenti straordinari hanno ridotto i risultati netti.
Il rallentamento economico, unito a tassi di interesse ancora alti, può costituire una miscela esplosiva per le banche e non a caso sono arrivate le parole di cautela di Jaime Dimon, che ha già vissuto in passato i periodi bui per le banche.
Buoni risultati di JP Morgan, ma estrema cautela del CEO Jaime Dimon
Le azioni JPMorgan Chase (NYSE:JPM) hanno riportato l’utile del quarto trimestre in diminuzione dopo aver pagato una perdita di 2,9 miliardi di dollari legata ai sequestri governativi delle banche regionali fallite lo scorso anno.
Utili per azione sono stati 3,04 dollari, meno 15% rispetto all’anno precedente, mentre i ricavi sono stati pari a 39,94 miliardi di dollari, rispetto ai 39,78 miliardi di dollari attesi.
La banca ha dichiarato che gli utili sono scesi del 15% a 9,31 miliardi di dollari, o 3,04 dollari per azione, rispetto all’anno precedente, mentre i ricavi sono saliti del 12% a 39,94 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti.
Nonostante la performance della sua banca, il CEO Jaime Dimon è stato molto cauto sull’economia americana e alle aspettative generalizzate di soft landing, perché la spesa in deficit e gli aggiustamenti della catena di approvvigionamento potrebbero portare l’inflazione a essere più vischiosa e i tassi a essere più alti di quanto previsto dai mercati.
Azioni Bank of America colpite dagli oneri straordinari
Le azioni della Bank of America (NYSE:BAC) sono scese di circa il 2% nelle negoziazioni premarket di venerdì dopo che la società ha riportato un calo degli utili del quarto trimestre a causa delle ingenti spese una tantum.
L’utile per azione rettificato dalle poste straordinarie è stato di 70 centesimi contro 68 centesimi per azione previsti, mentre i ricavi sono stati 22 miliardi di dollari.
Bank of America ha dichiarato di essere stata colpita da un onere al lordo delle imposte di 1,6 miliardi di dollari nel trimestre relativo alla transizione dal London Interbank Offered Rate e da una commissione speciale di 2,1 miliardi di dollari addebitata dalla Federal Deposit Insurance Corp per i fallimenti della Silicon Valley Bank e della Signature Bank.
Il reddito da interessi netti è diminuito del 5% a 13,9 miliardi di dollari a causa dei maggiori costi di deposito e dei minori saldi dei depositi.
I ricavi del consumer banking sono scesi del 4% a 10,3 miliardi di dollari, mentre i ricavi delle vendite e del trading sono aumentati del 3% a 3,6 miliardi di dollari.
Le previsioni degli analisti vedevano Bank of America come uno dei maggiori beneficiari dei tassi di interesse più elevati lo scorso anno, ma in realtà ha sottoperformato i suoi concorrenti a causa delle perdite accumulate sui titoli a lungo termine e a basso rendimento che aveva acquistato durante la pandemia di Covid.
Profit warning per il 2024 di Wells Fargo
Le azioni di Wells Fargo (NYSE:WFC) sono scese, malgrado l’utile del quarto trimestre sia aumentato rispetto a un anno fa, 20,48 miliardi di dollari rispetto ai 20,30 miliardi di dollari previsti, poiché Wells Fargo ha avvertito che il reddito da interessi netti per il 2024 potrebbe essere significativamente inferiore anno su anno.
Le azioni di Wells Fargo sono scese dell’1% nel premarket.
I ricavi totali sono stati pari a 20,48 miliardi di dollari, con un aumento del 2% rispetto al quarto trimestre del 2022, quando Wells Fargo aveva registrato ricavi per 20,3 miliardi di dollari.
L’utile netto è stato di 86 centesimi per azione, in leggero aumento rispetto a 75 centesimi per azione.
Gli utili sono stati ridotti di un addebito di 1,9 miliardi di dollari, da una valutazione speciale della FDIC e di un addebito di 969 milioni di dollari.
Il reddito da interessi netti è sceso del 5% rispetto a un anno fa a 12,78 miliardi di dollari.
Gli accantonamenti per perdite su crediti sono aumentati del 34% a 1,28 miliardi di dollari rispetto a 957 milioni di dollari di un anno fa, poiché gli accantonamenti per perdite su crediti sono aumentati per prestiti con carte di credito e immobili commerciali.
Wells Fargo ha fatto un significativo profit warning, con cui ha avvertito che la cifra per il 2024 potrebbe scendere dal 7% al 9% su base annua.
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