Nella nostra precedente analisi del 27 dicembre, avevamo evidenziato che c’erano sono alcune trendline, sia sul grafico dei prezzi, sia sugli indicatori tecnici, che stiamo osservando per poter evidenziare quando ci sarà un vero segnale di ribasso, per ora possiamo solo dire che il mercato è saturo e che il livello di rischio/rendimento è decisamente sbilanciato sul fattore di rischio. La descrizione ideale del trend del mercato azionario in questo momento è quella di una camera satura di gas, dove manca ancora scintilla che faccia esplodere il potenziale di ribasso. Nuovo pivot point a 4740-4750, che sarebbe una prima indicazione di indebolimento. Possibile ancora la formazione di nuovi massimi marginali sopra il massimo del gennaio 2022 a 4824, con conseguente bull trap.
L’inizio del nuovo è partito subito con un ribasso e stiamo per completare i primi 5 giorni di mercato aperto che, se dovessero essere complessivamente negativi, andrebbero ad aggiungere un dato statistico inquietante, perché per molti analisti hanno un valore predittivo per l’intero anno.
Il ribasso della settimana scorsa è un po’ come le banderillas che il torero infila nel corpo del toro, per indebolirlo prima del colpo di spada finale.
Il test più importante sarà a livello di 4607, il massimo precedente che ora rappresenta un importante pivot point di medio periodo, mentre nel breve termine c’è il livello di 4690-4700 che potrebbe aprire la botola verso 4607.
È possibile però che la figura si allarghi con un’ulteriore fase di distribuzione tra 4690-4780, prima dell’accelerazione verso 4607.
Invariata l’analisi del trend di lungo termine: Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.
C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento leading diagonal, terminato con un’onda C, che è durata da marzo a fine luglio.
Dopo la correzione avvenuta tra agosto ed inizio e successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, con un obiettivo variabile che per il momento può essere individuato tra 4885-5180.
Le prospettive di medio lungo termine dipendono dall’incognita se il mercato riuscirà a disegnare un chiaro declino di 5 onde per segnalare che si sta creando una nuova onda impulso ribassista, che punti ad andare ben al di sotto del minimo di ottobre 2022 a 3490 dell’indice SP500.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
L’indice SP500 ha rotto al ribasso il canale di rallentamento, detto SLOPE, che avevamo evidenziato già da alcune settimane.
Il primo Pivot point a 4740-4750 è già stato portato via il primo giorno di borsa aperta del 2024, mentre il successivo pivot point a 4690-4710 è stato solo parzialmente intaccato.
Molto importante è diventato il pivot point di medio termine rappresentato dal precedente massimo di luglio a 4607, la cui rottura proietterebbe l’indice SP500 verso una correzione più consistente.
In caso di tenuta del livello di 4690-4710, non si può escludere un tentativo di ritorno o addirittura di superamento del massimo storico di 4819, ma sarebbe veramente una colossale bull trap per far male a più investitori retail possibile.
L’indice Nasdaq 100 ha completato l’onda 5 dell’impulso rialzista partito ai primi di ottobre ed è partita una prima fase di correzione, sufficiente a far scattare alcuni segnali significativi di ribasso sugli indicatori tecnici.
Ogni rimbalzo dai livelli attuali sarà un ulteriore tentativo chiudere la bull trap con più pesci possibile ed è assolutamente sconsigliato correre dietro al mercato in una fase simile.
Mercati Azionari: sentiment, ancora troppa euforia, benzina per il potenziale ribasso in arrivo
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana al livello di 74, in leggero ribasso rispetto al livello di 77 della settimana precedente, il McClellan Volume Summation Index che aveva segnalato euforia sfrenata, che ha coinvolto ormai tutti i settori del mercato azionario, ha cominciato a girare verso il basso, indicando che probabilmente il top di questa fase stato già raggiunto.
Questo espone il mercato azionario a rischio di ribasso, evidenziato che siamo ad un livello di saturazione del trend, quindi in caso di rottura dei due pivot point a 4700 prima e successivamente a 4607, è probabile uno scossone importante.
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