Nella nostra precedente analisi del 27 dicembre, avevamo evidenziato che nel corso dell’ultima settimana le divergenze sono aumentate e si sono create le premesse per poter evidenziare nei prossimi giorni un affidabile segnale di ribasso. La rotazione settoriale che ha favorito l’ultima gamba di rialzo delle ultime 2-3 settimane, sembra ormai essersi completata. L’euforia è a livelli molto elevati, paragonabili a quelli del top di fine luglio ed esattamente speculari al pessimismo atroce che c’era ad inizio ottobre. Ci sono alcune trendline sia sul grafico dei prezzi, sia sugli indicatori tecnici, che stiamo osservando per poter evidenziare quando ci sarà un vero segnale di ribasso, per ora possiamo solo dire che il mercato è saturo e che il livello di rischio/rendimento è decisamente sbilanciato sul fattore di rischio.
Per il momento queste osservazioni rimangono un warning forte, ma non si sono trasformate ancora in un vero e proprio segnale.
La descrizione ideale del trend del mercato azionario, in questo momento, è quella di una camera satura di gas, dove manca ancora scintilla che faccia esplodere il potenziale di ribasso.
Nuovo pivot point a 4740-4750, che sarebbe una prima indicazione di indebolimento. Possibile ancora la formazione di nuovi massimi marginali sopra il massimo del gennaio 2022 a 4824, con conseguente bull trap.
Invariata l’analisi del trend di lungo termine: Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.
C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento leading diagonal, terminato con un’onda C, che è durata da marzo a fine luglio.
Dopo la correzione avvenuta tra agosto ed inizio e successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda da minimo del 20230, con un obiettivo variabile che per il momento può essere individuato tra 4885-5180.
Le prospettive di medio lungo termine dipendono dall’incognita se il mercato riuscirà a disegnare un chiaro declino di 5 onde per segnalare che si sta creando una nuova onda impulso ribassista, che punti ad andare ben al di sotto del minimo di ottobre 2022 a 3490 dell’indice SP500.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
L’indice SP500 ha continuato segnare nuovi massimi marginali del movimento in corso, spingendosi per ben 2 volte verso il massimo storico di 4819.
Il grafico orario rimane all’interno del canale di rallentamento del rialzo, detto SLOPE, che abbiamo evidenziato già da alcune settimane. Pivot point a 4740-4750, poi 4710.
Molto importante è diventato il pivot point di medio termine rappresentato dal precedente massimo di luglio a 4607, la cui rottura proietterebbe l’indice SP500 verso una correzione più consistente.
Una discesa sotto 4740 farebbe iniziare la fase di correzione, almeno nel brevissimo termine, ma in caso di tenuta del livello inferiore a 4710, potrebbe seguire poi un nuovo slancio per tentare di superare il massimo storico di 4819.
Se si verificasse quest’ultima ipotesi, la prima proiezione al rialzo sarebbe a 4885, dove potrebbe veramente scattare la bull trap.
In questo momento il Nasdaq 100 sembra avere completato l’onda 5 dell’impulso rialzista partito ai primi di ottobre e ci sono diversi warning, rappresentati sia dalle divergenze su RSI, sia da alcuni indicatori chiave di sentiment come il put/call ratio sono in territorio decisamente contrarian.
Permane inoltre la volatilità a livelli decisamente molto bassi rispetto alla media storica, sintomo di un forte eccesso di euforia.
Anche se rimane possibile un ulteriore estensione verso l’alto, il settore tecnologico e soprattutto le su Megacaps si trovano a livello di risk/reward ratio decisamente sbilanciato dalla parte del rischio, che dovrebbe indurre a prese di profitto da parte degli investitori più moderati.
Mercati Azionari: sentiment, euforia sfrenata, il mantra è diventato “only the sky is limit”
Mentre l’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha raggiunto nuovamente durante la settimana il livello di 80, per poi chiudere a 77, in leggero rialzo rispetto alla settimana precedente, il McClellan Volume Summation Index mostra euforia sfrenata, che ha coinvolto ormai tutti i settori del mercato azionario, rendendo problematico il rialzo.
Questo espone il mercato azionario a rischio di ribasso, evidenziato che siamo ad un livello di saturazione del trend, quindi quando si verificherà anche un segnale di ribasso sugli indicatori tecnici quantitativi, è probabile uno scossone importante
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Approfondimento
Mercati Azionari: SP500, ottava settimana consecutiva di rialzo, aumenta la saturazione del trend