Nei prossimi mesi circa la metà della popolazione adulta mondiale si recherà alle urne in un anno eccezionale di elezioni e cresce la preoccupazione sul possibile ruolo dell’intelligenza artificiale nel condizionare i risultati elettorali.
Ne ha parlato per primo l’Economist già nell’agosto del 2023 ed ha rincarato la dose il “Global Risks Report 2024”, pubblicato mercoledì, che ha classificato la disinformazione e la disinformazione derivate dall’intelligenza artificiale – e le sue implicazioni per la polarizzazione sociale – davanti al cambiamento climatico, alla guerra e alla debolezza economica tra i primi 10 rischi nei prossimi due anni.
Già nel 2016 è stato dimostrato il ruolo attivo della Russia nel diffondere fake news e condizionare le elezioni Presidenziali USA che portarono alla vittoria di Donald Trump.
Questo allarme arriva proprio mentre il mondo si avvia verso un anno storico di elezioni, con Taiwan che questo fine settimana darà il via alle elezioni, che sono previste anche negli Stati Uniti, in India, Russia, Sud Africa e Messico.
In un rapporto separato sui rischi globali per il 2024 pubblicato lunedì, Eurasia Group ha indicato le imminenti elezioni statunitensi come il rischio principale dell’anno, con l’“intelligenza artificiale non governata” tra i primi cinque.
Ian Bremmer, presidente e fondatore di Eurasia Group, ha affermato in una conferenza stampa che, date le conseguenze più ampie dell’esito elettorale, la società di consulenza “non ha altra scelta” se non quella di classificare il rischio prima delle guerre tra Russia e Ucraina e Israele e Hamas.
Il possibile ruolo dell’Artificial Intelligence generativa
L’intelligenza artificiale generativa vale a dire un’intelligenza artificiale in grado di creare nuovi testi, immagini e altri media a partire dai dati esistenti, è una delle tecnologie più dirompenti degli ultimi secoli.
L’uso fraudolento dell’Artificial Intelligence generativa potrebbe mettere alla prova la sicurezza del processo elettorale degli Stati Uniti, dando la possibilità agli Stati canaglia (Russia, Iran e sullo sfondo anche la Cina) di attentare a indebolire la democrazia americana.
Nello specifico, l’intelligenza artificiale generativa amplificherà i rischi legati alla sicurezza informatica e renderà più facile, veloce ed economico inondare il Paese di contenuti falsi attraverso qualunque mezzo disponibile.
I progressi nell’intelligenza artificiale generativa (AI), con modelli in grado di produrre saggi sofisticati e creare immagini realistiche da suggerimenti di testo, rendono possibile la propaganda sintetica.
Il timore è che le campagne di disinformazione possano intensificarsi nel 2024, proprio mentre i paesi con una popolazione complessiva di circa 4 miliardi – tra cui America, Gran Bretagna, India, Indonesia, Messico e Taiwan – si preparano a votare.
Il grido di allarme del World Economic Forum
Secondo Carolina Klint, direttore commerciale per l’Europa presso la società di consulenza Marsh McLennan, che ha coprodotto il rapporto, l’intelligenza artificiale può costruire modelli per influenzare vaste popolazioni di elettori in un modo mai visto prima.
Guardando più avanti, l’equilibrio dei rischi per il prossimo decennio si sposta verso condizioni meteorologiche estreme e cambiamenti critici nell’ordine politico mondiale, con due terzi degli intervistati che anticipano la nascita di un nuovo mondo multipolare o frammentato.
Saadia Zahidi, amministratore delegato del WEF ha dichiarato che l’ordine globale instabile caratterizzato da narrazioni polarizzanti e insicurezza, il peggioramento degli impatti di condizioni meteorologiche estreme e l’incertezza economica stanno causando un’accelerazione dei rischi – tra cui la disinformazione e la disinformazione e che i leader mondiali devono unirsi per affrontare le crisi a breve termine I 10 principali rischi globali.
I rischi più citati per i prossimi due anni sono stati, nell’ordine: disinformazione e disinformazione, eventi meteorologici estremi, polarizzazione sociale, insicurezza informatica e conflitti armati interstatali.
Nella top 10 figurano anche mancanza di opportunità economiche, inflazione, migrazione involontaria, recessione economica e inquinamento.
Eventi meteorologici estremi, cambiamenti critici nei sistemi terrestri, perdita di biodiversità e collasso degli ecosistemi, carenza di risorse naturali e disinformazione sono stati indicati come i più probabili rischi nei prossimi 10 anni.
Anche gli esiti avversi delle tecnologie di intelligenza artificiale sono stati indicati come una preoccupazione a lungo termine.
Nel rapporto del World Economic Forum viene evidenziato io rischio che le scoperte dell’intelligenza artificiale possano aumentare radicalmente le prospettive di rischio per le organizzazioni, molte delle quali hanno difficoltà a reagire alle minacce derivanti dalla disinformazione, dalla disintermediazione e dagli errori di calcolo strategico.
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