Nella nostra precedente analisi del 20 novembre, avevamo evidenziato che nel brevissimo termine si era formato un piccolo supporto nella fascia 4520-4525 e fintanto che il mercato azionario fosse riuscito a stare sopra questo livello c’è ancora spinta al rialzo. La qualità del prossimo movimento di correzione, se sarà un pullback a 3 onde o un impulso ribassista a 5 onde, determinerà la sorte del mercato azionario per il 2024. Quindi occorre rimanere vigili, senza sposare tesi aprioristiche. L’oggettività è la principale dote di un’an analista tecnico, ma rimane un esercizio difficile perché la mente umana è più propensa a fornire interpretazioni soggettive. Per questo nella fase attuale è opportuno attenersi ai livelli pivot indicati: 4607 e 4470 perché solo un abbattimento di queste barriere indicherà il trend di medio termine.
Malgrado che anche la settimana abbia visto l’indice SP500 ancora al rialzo (per la quinta settimana consecutiva), nessuna delle due barriere è stata superata.
Gli indicatori tecnici son in fase di forte ipercomprato e teoricamente non ci sarebbe niente di strano se partisse una correzione già dalla settimana entrante, manca ancora un segnale di forte eccesso di euforia sugli indicatori di sentiment.
Il fatto stesso che il mercato sembri interpretare positivamente anche le notizie meno positive significa che il sentiment non completamente ai massimi.
I livelli di attenzione sono sempre quelli indicati in precedenza, a cui si può aggiungere anche 4540 come primo eventuale warning di discesa.
Da notare una piccola divergenza nel movimento settimanale tra SP500, che ha fatto nuovi massimi di periodo, e l’indice Nasdaq, che è rimasto stabile per tutta la settimana in un range molto stretto.
Invariata l’analisi del trend di lungo termine: Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.
C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.
Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento leading diagonal, terminato con un’onda C, che è durata da marzo a fine luglio.
Il top di luglio, in un quadro più ampio dovrebbe rappresentare la B wave di un ribasso pluriennale iniziato nel gennaio 2022.
Mercati Azionari: analisi di lungo termine
A livello di grafico weekly rimane valida l’analisi presentata nel report delle scorse settimane.
Le prospettive di medio lungo termine dipendono dall’incognita se il mercato riuscirà a disegnare un chiaro declino di 5 onde per segnalare che un’onda C che punti ad andare ben al di sotto del minimo di ottobre 2022 a 3490 dell’indice SP500.
Per ora, l’unico modo per considerare il recente ribasso come l’inizio di un’onda C verso nuovi minimi in ciclo ribassista pluriennale iniziato a fine 2021, è che il ribasso stia prendendo forma come un leading diagonal.
In questo Leading Diagonal, dovremmo aver terminato la terza onda della prima onda A ribassista di grado maggiore, ma non si può escludere del tutto che sia stata invece completata un’onda impulso ribassista di 5 onde ed ora stiamo formando l’Onda 2.
Il netto superamento di 4560-4607 tenderebbe invece a negare la configurazione ribassista partita dai massimi di luglio 2023.
Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 ha superato l’obiettivo di 4560 ed è arrivato a contatto con la resistenza rappresentata dai massimi fine luglio 2023.
Il grafico orario si mantiene nel canale di rallentamento del rialzo, detto SLOPE, che avevamo già evidenziato la settimana scorsa, mentre il grafico dell’indicatore RSI non segna nuovi massimi mostrando un’evidente divergenza.
Piccolo, ma significativo supporto, attorno a 4540 dell’indice SP500. Solo la discesa sotto 4540 farebbe iniziare la fase di correzione.
L’indice Nasdaq 100 dopo aver fatto segnare nuovi massimi superiori al top di fine luglio, è rimasto bloccato per l’intera settimanale, probabilmente perché troppo vicino ai massimi di inizio 2022, area in cui cominciano a riaffiorare le vendite.
Come evidenziato nel report precedente, a medio lungo termine rimangono alcune divergenze, sull’indicatore RSI settimanale, dove c’è un pullback alla vecchia trendline ascendente, con una potenziale divergenza negativa di medio termine in formazione.
Mercati Azionari: Sentiment, eccesso di ottimismo, ma non ancora a livelli estremi
L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed si posiziona sull’attuale livello di 68, sostanzialmente invariato rispetto al livello di 68 della settimana scorsa.
L’eccesso di ottimismo è tuttavia ancora lontano da livelli estremi e fa ipotizzare che la fase di rialzo del mercato azionario non sia ancora satura e non ci siano ancora tutte le condizioni per l’inizio di una fase di correzione al ribasso.
Alcuni sub-componenti dell’indicatore composito CNN Fear & Greed Index, soprattutto il VIX, ,sono sintomatici di una nuova fase di euforia che si sta consolidando e che potrebbe nuovamente raggiungere livelli estremi e funzionare come segnale contrarian sull’indice SP500, ma complessivamente siamo ancora lontani dai livelli estremi, come quelli che si creano visti in concomitanza del top di fine luglio scorso.
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