Il Bitcoin si avvia all’ottava settimana consecutiva di guadagni, dopo essere passato da 27.000 a oltre 38.000 dollari.
Da lunedì è salito di oltre il 2%, mentre l’ethereum, la seconda criptovaluta più apprezzata sul mercato, è in rialzo di meno dell’1%.
Nelle scorse settimane, l’allontanamento forzato del CEO della più grande piattaforma di criptovalute al mondo, Binance, non ha avuto un impatto diretto sul prezzo del BTC, diversamente da come ci si aspettava vista l’importanza e l’influenza che Changpeng Zhao aveva sull’ecosistema delle criptovalute.
Alla fine, il Bitcoin ha chiuso il mese di novembre a +8%, con una crescita di oltre il 130% dall’inizio dell’anno.
La moneta digitale deve ancora crescere dell’80% prima di raggiungere il suo massimo storico di 69.000 dollari nel 2021.
Come si può valutare il Bitcoin? È un’alternativa all’oro fisico?
A differenza degli asset tradizionali come azioni e obbligazioni, Bitcoin (BTC/USD) non ha le caratteristiche tipiche richieste dai metodi di valutazione tradizionali.
Non genera flussi di cassa, non paga dividendi, né offre rendimenti in altro modo, e quindi potrebbe ricordare più le materie prime, che sono di natura ciclica e notoriamente difficili da valutare.
Tuttavia, esistono una serie di contesti sensati attraverso i quali considerare questa evoluzione della moneta e della finanza.
Un modo per valutare il valore del Bitcoin è determinare con quali classi di attività o titoli compete e confrontare il loro valore potenziale.
Quindi, per estendere la nostra metafora delle materie prime, dove si colloca il Bitcoin – il cosiddetto oro digitale – rispetto all’oro vero e proprio?
Entrambi sono asset a offerta fissa, privi di controparti, con caratteristiche monetarie rare e desiderabili e utilizzati dagli investitori come beni rifugio a lungo termine per la conservazione del capitale.
Oggi l’oro ha una capitalizzazione di mercato di circa 11,5 trilioni di dollari. Se il Bitcoin raggiungesse una capitalizzazione di mercato simile, il prezzo per moneta supererebbe i 500.000 dollari.
Valutazione in base ai costi di produzione
Si sente continuamente parlare dell’elettricità e delle attrezzature necessarie per estrarre Bitcoin.
Queste spese associate forniscono un altro mezzo per determinare il valore della criptovaluta.
Sebbene le stime di questi costi siano molte variabili e inevitabilmente imprecise, i ricercatori dell’Università di Cambridge hanno raccolto alcuni dei dati più affidabili.
Naturalmente, il Bitcoin è un bene di riserva di valore e una tecnologia monetaria alternativa. Ma pochi utenti valutano il Bitcoin in base a quest’ultima qualità.
Ecco perché i costi di produzione del Bitcoin hanno uno scopo simile a quello dell’oro: fissano un limite minimo al prezzo, che può aiutare a determinare se il sottostante è sottovalutato.
Storicamente, il prezzo del Bitcoin tende a toccare il fondo intorno al suo costo di produzione, come nella seconda metà del 2016, nella prima metà del 2019, nel marzo 2020 e nella seconda metà del 2022.
Valutazione in base ai cicli di politica monetaria della FED
Quindi, come valutiamo il premio monetario di Bitcoin?
Come tecnologia monetaria alternativa, il Bitcoin deve essere valutato nel contesto del sistema monetario prevalente: il dollaro USA.
I tassi di interesse reali, la crescita dell’offerta di moneta e la politica fiscale, tra gli altri fattori, influenzano tutti la valutazione del Bitcoin.
Tassi di interesse reali elevati e una crescita contenuta dell’offerta di moneta sono indicatori di una sana politica monetaria e fiscale.
Aiutano a valutare se le autorità stanno proteggendo il valore del dollaro. Tali fattori dovrebbero costituire ostacoli per i prezzi dei Bitcoin.
Se i politici si prendono cura del regime monetario esistente, è meno probabile che gli investitori cerchino un’alternativa. In condizioni macro più restrittive, il Bitcoin ha meno valore.
Utilizzando un approccio più comportamentale, possiamo anche valutare la convinzione di fondo dei detentori di Bitcoin a lungo termine rispetto a quelli a breve termine per ottenere indizi sul valore del Bitcoin.
La quota di detentori a lungo termine tende ad aumentare durante i mercati ribassisti e a diminuire durante i mercati rialzisti.
Ciò suggerisce che il Bitcoin è sopravvalutato quando gli speculatori a breve termine detengono una quota maggiore dell’offerta e sottovalutato quando predominano i detentori a lungo termine.
Il Bitcoin è un asset class destinata a durare nel tempo o un tulipano nero?
Coloro che sono abituati ai flussi di cassa scontati, ai rapporti prezzo-utili e ad altri parametri tradizionali potrebbero trovare non convenzionali i metodi di valutazione dei Bitcoin.
Ma non convenzionali o no, offrono un modo per andare avanti.
Gli output e i risultati possono variare, ma ciò non sorprende quando si tratta di tecnologie emergenti e potenzialmente trasformative.
I molti detrattori di Bitcoin potrebbero benissimo avere ragione. Bitcoin e le criptovalute in generale potrebbero finire tutte con un fallimento, con un valore intrinseco pari effettivamente a zero.
Ma anche i sostenitori delle criptovalute potrebbero avere ragione quando prevedono che il Bitcoin diventi un asset di riserva globale. Pochi asset hanno mai suscitato opinioni così divergenti.
A nostro avviso il Bitcoin costituisce principalmente una proxy della propensione al rischio degli investitori finanziari, quasi alla stregua di un indicatore di sentiment come il VIX, e come tale va trattato.
Col passare del tempo si vedrà poi se hanno ragione i detrattori o i sostenitori.
Resta aggiornato sulle nostre notizie
Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi canali social attraverso i pulsati dedicati qui sotto e commenta per condividere le tue esperienze ed opinioni sull’argomento.
Per restare aggiornato sui nuovi articoli pubblicati su Word2Invest attiva le notifiche dalla campanella e iscriviti al canale Telegram di Word2Invest per ricevere breaking news e i principali appuntamenti del calendario economico.
Grafici forniti da TradingView. Visita il sito per accedere ad una serie di funzionalità avanzate, come lo screener azionario.