Mercati Azionari: SP500 Uptober reversal invece di ottobre rosso?

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Nella nostra precedente analisi del 18 settembre, avevamo evidenziato che L’area 4370-4405 è il nuovo pivot di medio termine e finché rimaniamo sotto questi livelli, il trend mantiene tutta la sua spinta al ribasso. Al contrario, se il mercato dovesse riuscire a superare 4401 dell’indice Sp500 prima di segnare nuovi minimi, avremmo un forte segnale che è già stato raggiunto il minimo del ribasso iniziato ad agosto, ma ritengo questa ipotesi poco probabile. In mancanza di simile segnale, il nostro target rimane l’area 4165-4180 dell’indice SP500, con possibile overshooting a 4050, la linea blu più bassa, che rappresenta l’estremità inferiore della vasta area pivot di supporto.

Nel breve termine si può sostanzialmente dire che il primo obiettivo è stato sfiorato durante la scorsa settimana, in cui si è toccato il livello di 4200-4230.

La candela rialzista di venerdì potrebbe essere l’inizio del classico reversal “Uptober “, ma abbiamo bisogno di conferme perché il mercato azionario è adesso ad uno snodo importante.

La resistenza primaria rimane l’area pivot 4375-4401, dove si era generato un forte gap ribassista e finché l’indice Sp500 rimarrà sotto a quel livello, è ancora in forza il trend ribassista primario in atto da inizio agosto.

Se invece si andasse sopra 4401 significherebbe che il trend al rialzo che aveva caratterizzato i primi 7 mesi del 2023, non è ancora morto e sepolto.

Malgrado ci siano elementi negativi derivanti dagli indicatori di forza su base settimanale, non possiamo escludere una ripresa del rialzo e per rimanere oggettivi è necessario aspettare che Mr. Market indichi la strada da percorrere nelle prossime settimane.

Grafico giornaliero S&P 500
Grafico settimanale S&P 500

Invariata l’analisi del trend di lungo termine: Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.

C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022. Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento leading diagonal, terminato con un’onda C, che è durata da marzo a fine luglio.

Il top di luglio, in un quadro più ampio dovrebbe rappresentare la B wave di un ribasso pluriennale iniziato nel gennaio 2022.

Le prospettive di medio lungo termine dipendono dall’incognita se vedere se il mercato riesca disegnare chiaro declino di 5 onde per segnalare che un’onda C che punti ad andare ben al di sotto del minimo di ottobre 2022 a 3490 dell’indice SP500.

Per ora, l’unico modo per considerare il recente ribasso come l’inizio di un’onda C verso nuovi minimi in ciclo ribassista pluriennale iniziato a fine 2021, è che il ribasso stia prendendo forma come un leading diagonal.

In questo Leading Diagonal, ci dovremmo trovare nella terza onda della prima onda A ribassista di grado maggiore.

Tenendo conto che, normalmente, la terza onda in una diagonale principale di solito arriva all’estensione 1.236-1.382 delle onde i-ii, avremmo target di 4165-4205 dell’indice, teoricamente raggiunto.

Successivamente, mi aspetterei che l’onda iv e se dovessimo poi vedere una rottura al di sotto del minimo toccato nell’onda iii, questo indicherebbe che stiamo scendendo verso l’area 4000-4060 dell’indice SP500 per completare la diagonale principale dell’onda 1 al ribasso.

Successivamente, vedremmo probabilmente un consistente rally nell’onda 2, che potrebbe essere rappresentato dal classico rally di fine anno, inizio gennaio.

La soglia di non ritorno sarebbe alla fine la rottura del livello di 4000, che confermerebbe che è in atto il completamento del ciclo di ribasso pluriennale, iniziato a fine 2021.

Ricordiamo che ci stiamo avvicinando al quarto anno del ciclo Presidenziale negli U.S.A., che statisticamente è piuttosto negativo.

Grafico orario S&P 500

Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 il runaway gap del 21 settembre, ha raggiunto il primo obiettivo che era posizionato attorno a 4200, anche se leggermente più in basso e ha iniziato una nuova fase di rimbalzo, ancora troppo acerba per poter trarre delle conclusioni sul posizionamento del trend.

Positiva la rottura della linea di tendenza discendete sull’indicatore RSI hourly, che normalmente anticipa un’analoga rottura della linea similare sui prezzi.

Rimane qualificante però l’area pivot tra 4375-4401, che, se non venisse superata, lascerebbe il mercato in mano ai ribassisti.

Grafico giornaliero Nasdaq

L’indice Nasdaq 100 conferma i precedenti segnali di ribasso, configurando uno slope ribassista. Questo ci fa pensare che il deleveraging delle posizioni rialziste che si erano stratificate durante la fase di rialzo, possa essere un processo destinato a durante ancora un po’ di tempo.

Il primo obiettivo naturale della correzione iniziata il 1° agosto sembra essere situato nell’area 13700-13900.

L’indicatore RSI evidenzia una linea di tenza al ribasso, mentre la figura grafica sui prezzi sembra ancora un pullback.

Quindi solo una rottura al rialzo di questa linea discendente sull’indicatore RSI darebbe un nuovo impulso positivo alla tecnologia.

Mercati Azionari: sentiment eccesso di pessimismo compatibile con un piccolo rally al rialzo, anche se il VIX così basso esce fuori dal coro

CNN Fear & Greed Index

Dopo aver toccato anche il livello di extreme fear a 25, l’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed si posiziona sull’attuale livello di 28 con un pattern già visto nelle passate correzioni, in cui l’indicatore CNN Far & Greed index era sempre sceso almeno a 20-25.

Non c’è stata capitulation come quando l’indicatore di Sentiment era arrivato a 13 a metà di ottobre del 2022, al culmine del trend al ribasso dello scorso.

All’interno dell’indicatore composito Fear & Greed, sono costruttivi sia il put call ratio che il McClellan volume summation index, mentre il VIX non ha mai segnalato fasi di eccesso estremo e rimane il più grosso punto interrogativo.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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