Mercati Azionari: SP500, dopo settembre nero, arriverà ottobre rosso?

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Nella nostra precedente analisi del 18 settembre, avevamo evidenziato che a brevissimo termine c’era un supporto tra 4230-4275 dell’indice SP500, 4275 rappresentava il primo obiettivo, perché ci passa la linea di trend al rialzo partita da ottobre 2022. Tuttavia, il modo il ribasso ha preso forma suggeriva che sarebbe stato possibile vedere un target successivo più basso, attorno a 4180 nelle prossime settimane, a cavallo della metà di ottobre, con possibile overshooting a 4050. In caso di ribasso fino a 4050- 4180, prenderebbe poi forma un rimbalzo più ampio, l’onda 4, che dovrebbe riportarci nuovamente verso la vecchia area pivot di 4360.

Il rimbalzino terminato venerdì mattina attorno a 4340, si è avvicinato all’obiettivo ideale per l’onda 4, che è il ritracciamento di 0.382 dell’onda 3.

Teoricamente sarebbe possibile una continuazione del fino all’area 4370/75 dell’indice SP500.

Per ora la prima resistenza è rappresentata dal massimo di venerdì, seguito da 4375 e poi da 4405 dell’indice SP500.

L’area 4370-4405 è il nuovo pivot di medio termine e finché rimaniamo sotto questi livelli, il trend mantiene tutta la sua spinta al ribasso.

Al contrario, se il mercato dovesse riuscire a superare 4401 dell’indice Sp500 prima di segnare nuovi minimi, avremmo un forte segnale che è già stato raggiunto il minimo del ribasso iniziato ad agosto, ma ritengo questa ipotesi poco probabile.

In mancanza di simile segnale, il nostro target rimane l’area 4165-4180 dell’indice SP500, con possibile overshooting a 4050, la linea blu più bassa, che rappresenta l’estremità inferiore della vasta area pivot di supporto.

Gli indicatori di sentiment, che andremo ad analizzare nell’ultima parte del report, sembrano indicare che il ribasso non è ancora finito.

Grafico giornaliero S&P 500
Grafico settimanale S&P 500

Mercati Azionari: previsioni di lungo termine

Invariata l’analisi del trend di lungo termine: Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022.

C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.

Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento leading diagonal, terminato con un’onda C, che è durata da marzo a fine luglio.

Il top di luglio, in un quadro più ampio dovrebbe rappresentare la B wave di un ribasso pluriennale iniziato nel gennaio 2022.

Le prospettive di medio lungo termine dipendono dall’incognita se vedere se il mercato riesca disegnare chiaro declino di 5 onde per segnalare che un’onda C che punti ad andare ben al di sotto del minimo di ottobre 2022 a 3490 dell’indice SP500.

Per ora, l’unico modo per considerare il recente ribasso come l’inizio di un’onda C verso nuovi minimi in ciclo ribassista pluriennale iniziato a fine 2021, è che il ribasso stia prendendo forma come un leading diagonal.

In questo Leading Diagonal, ci dovremmo trovare nella terza onda della prima onda A ribassista di grado maggiore.

Tenendo conto che, normalmente, la terza onda in una diagonale principale di solito arriva all’estensione 1.236-1.382 delle onde i-ii, avremmo target di 4165-4205 dell’indice.

Successivamente, mi aspetterei che l’onda iv e se dovessimo poi vedere una rottura al di sotto del minimo toccato nell’onda iii, questo indicherebbe che stiamo scendendo verso l’area 4000-4060 dell’indice SP500 per completare la diagonale principale dell’onda 1 al ribasso.

Successivamente, vedremmo probabilmente un consistente rally nell’onda 2, che potrebbe essere rappresentato dal classico rally di fine anno, inizio gennaio.

La soglia di non ritorno sarebbe alla fine la rottura del livello di 4000, che confermerebbe che è in atto il completamento del ciclo di ribasso pluriennale, iniziato a fine 2021.

Ci stiamo avvicinando al quarto anno del ciclo Presidenziale negli U.S.A., che statisticamente è piuttosto negativo.

Grafico orario S&P 500

Analisi del trend di brevissimo termine: l’indice SP500 dopo aver dato una spallata al ribasso nella giornata di giovedì 21/09 con un runaway gap, ha raggiunto il primo supporto a 4270, ma il rimbalzo è stato di breve durata.

È possibile che massimo di venerdì 29 settembre a 4340 rappresenti solo l’onda a di un picco a-b-c con obiettivo a 4375.

L’apertura del gap tra 4375-4400 è la nuova area pivot e la resistenza, l’Everest che dovrebbero scalare i rialzisti per riprendere in mano il mercato.

Grafico giornaliero Nasdaq

L’indice Nasdaq 100 conferma i precedenti segnali di ribasso, configurando uno slope ribassista. Questo ci fa pensare che il deleveraging delle posizioni rialziste che si erano stratificate durante la fase di rialzo, possa essere un processo destinato a durante ancora un po’ di tempo.

Il primo obiettivo naturale della correzione iniziata il 1° agosto sembra essere situato nell’area 13700-13900.

L’indicatore change momentum evidenzia una linea di tenza al ribasso che andrà ad incrociare lo zero tra un paio di settimane e solo una rottura al rialzo darebbe un nuovo impulso positivo alla tecnologia.

Mercati Azionari: sentiment, fase iniziale eccesso di pessimismo, manca la capitulation

Come avevamo evidenziato già da alcun e settimane, dopo una lunga fase di euforia del Sentiment nei mesi giugno e luglio, in cui l’indicatore CNN Fear & Greed aveva addirittura raggiunto il livello di 82, il deleveraging non può che essere lungo e doloroso, perché c’è stata per mesi troppa leva operativa al rialzo e non c’è ancora alcun segno di capitulation.

Indicatore CNN Fear & Greed

Anche se l’attuale livello di 28 rappresenta già un inizio di eccesso di pessimismo, nelle passate correzioni l’indicatore CNN Far & Greed index era sempre sceso almeno a 20-25 (addirittura a 13 nel mese di ottobre 2022, al culmine del ribasso).

Sia il put call ratio che il McClellan volume summation index non sono ancora livelli estremi e quindi non siamo arrivati al minimo, manca la capitulation “non c’è ancora il sangue per le strade” (cit. Nathan Rothschild “Il momento di comprare è quando il sangue scorre nelle strade.”).

Indicatore put call ratio
McClellan volume summation index

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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