Tassi USA: La FED non cambia politica, il Pivot si allontana

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Flavio Ferrara - Consulente Finanziario Indipendente

Per la seconda volta che si incontra quest’anno la Fed non aumenta i tassi ad una riunione del FOMC, ma non cambia politica e il pivot si allontana.

Come ampiamente previsto, la Federal Reserve ha mantenuto invariato il tasso di riferimento al 5,25%-5,50% anche se ha affermato che l’inflazione rimane elevata.

Il FOMC ha anche aumentato le aspettative di mantenere i tassi più alti più a lungo. Tutti i membri del FOMC hanno votato a favore del mantenimento del patto.

Il Federal Open Market Committee non ha dichiarato terminatala sua lotta contro l’inflazione e non ha escluso la possibilità di futuri rialzi dei tassi qualora l’inflazione dovesse rivelarsi più forte del previsto.

Il Comitato sarebbe pronto ad adeguare la posizione della politica monetaria in modo appropriato se emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi del Comitato“, si legge nella dichiarazione.

Il rischio di una seconda 0ndata di inflazione è emerso chiaramente nei dati della settimana, come avevamo evidenziato nel nostro articolo https://www.word2invest.com/2023/09/inflazione-usa-in-preoccupante-rialzo/.

La proiezione mediana per i fondi federali il tasso alla fine dell’anno era del 5,6%, il che implica un ulteriore aumento, e lo stesso della proiezione di giugno.

Il FOMC ha aumentato le proiezioni per il tasso dei Fed Funds alla fine del 2024 al 5,1% rispetto alla precedente proiezione del 4,6%. La proiezione mediana per la fine del 2025 è salita al 3,9% dal 3,4%.

Le previsioni di economisti e strategist a Wall Street

Mentre le proiezioni economiche della Fed puntano verso un soft landing, Olu Sonola, capo dell’economia statunitense di Fitch Ratings, vede il potenziale per un hard landing, ovvero recessione.

Il messaggio trasmesso dalla revisione al rialzo della crescita e dalla revisione al ribasso del tasso di disoccupazione nel 2024 indica chiaramente che per ora la Fed mantiene le proprie le aspettative di un soft landing, nonostante tassi più alti per il lungo periodo.

Il rischio è che il 2024 possa presentare una serie diversa di prospettive e realtà che contraddicono le aspettative della Fed.

Il FOMC ha affermato che le condizioni creditizie più restrittive probabilmente peseranno sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione, ma la portata di questi effetti rimane incerta.

Il Comitato rimane molto attento ai rischi di inflazione.

Soft landing o hard landing?

Il più affidabile indicatore economico è paradossalmente l’indice SP500, Mr. Market, che tende a scontare l’evoluzione dell’economia nei 6-12 mesi successivi.

Da agosto l’indice SP500, qui sottorappresentato dall’ETF SPY, ha iniziato una nuova fase con un trend laterale-ribassista, che punterebbe più ad moderato hard landing che ad un soft landing.

Grafico giornaliero ETF S&P 500

Anche lo strategist Edward Yardeni, una delle voci più ascoltate a Wall Street, con un formidabile track record di previsioni azzeccate nel passato, rimane favorevole ad una scenario di soft landing e della ripresa a rotazione.

Tuttavia, Edward Yardeni ritiene che l’aumento del 30% del barile di petrolio greggio Brent dal 27 giugno sia preoccupante, come abbiamo evidenziato anche noi di Word2invest ad inizio settimana https://www.word2invest.com/2023/09/il-nuovo-rialzo-prezzi-energia-puo-spingere-ad-una-recessione-globale/.

Per ora l’aumento del prezzo al dettaglio della benzina dalla fine di giugno alla settimana dell’11 settembre è stato solo del 8,4%, ma se il prezzo del petrolio superasse i 100 dollari al barile e il prezzo della benzina salisse stabilmente sopra i 4 dollari al gallone ed entrambi rimanessero al di sopra di questi livelli per un po’, si potrebbe innescare una rinnovata spirale salari-prezzi e maggiori aspettative inflazionistiche.

Questo scenario ricorderebbe quello gli anni ’70, quando la prima ondata di inflazione fu seguita da una seconda ondata ed entrambe innescarono recessioni.

Anche se per Yardeni questo non è lo scenario più probabile, rappresenta però un rischio rispetto allo scenario blue sky di soft landing e ripresa veloce.

Proprio a causa di questo, Edward Yardeni ha aumentato la probabilità soggettive di hard landing al 25% rispetto al 15% dei suoi rapporti economici precedenti.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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